ORLANDINA BASKET – I playoff di Peppone Condello
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ORLANDINA BASKET – I playoff di Peppone Condello

198342_1717945241640_1628521874_1579495_1995562_nVincila Coach!!!

– di Claudia Lentini


Vigilia di playoff a Capo d’Orlando, domenica 1 maggio l’Upea ospiterà Ceglie in gara uno, una formula playoff che, al meglio delle tre gare, (una infrasettimanale), selezionerà la vincente su 8 formazioni qualificate. Il generale Condello tiene alto il morale dei suoi paladini, pianificando con rigore ogni dettaglio della battaglia. Capo d’Orlando aspetta l’ennesima promozione e, ‘molesti diavoletti’ a parte, siamo certi, arriverà!.. arriverà per la gioia di tutti, ma soprattutto per coronare i sogni, gli sforzi di quanti sinceramente amano il basket in questa cittadina e per questo sport da sempre si spendono.
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Terminata la regular season, oneri e vantaggi del primato in classifica

Il vantaggio sta nell’avere tutte le eventuali ‘belle’ in casa ed è già una buona cosa. Oneri, come detto in una precedente intervista, qui non si fanno campionati per partecipare, quindi dobbiamo vincere. – Sei d’accordo nel ritenere che, sotto il profilo psicologico, si gioca tutto in gara uno? – La prima partita sarà fondamentale – ti condiziona – dobbiamo stare tranquilli, sereni, sto cercando di non mettere pressione alla squadra, è solo una partita in casa contro Ceglie, dobbiamo mettere la giusta intensità, la giusta carica nervosa – questo tipo di condizionamento vale in special modo per chi gioca la prima fuori casa – è vero però di contro, io che gioco in casa, ho tutto da perdere.
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Nel percorso fin ora svolto quanto ha influito il ‘fattore ambientale’?

Questo è il campionato, ti capita ad esempio, come a Francavilla, di giocare in una palestra, dove il muro dista circa due metri dalla linea laterale, dove c’è una tribunetta per 100 spettatori ed anche l’arbitro vive le medesime condizioni ambientali. Non chiedo di poter giocare sempre in una grande arena, ma in un palazzetto si, nel PalaValenti della situazione, di certo non all’interno di una scuola e questo capita, si trovano situazioni logistiche che innegabilmente influiscono – quindi è un fattore importante che influisce sulla gara – sinceramente, se potessimo mettere giù la gara solo sotto il profilo tecnico, vinceremmo tutte le partite, il problema è che non c’è solo la tecnica a fare la gara, ci sono altre cose come le mani addosso, il metro arbitrale – spesso, il metro di un arbitro rispetto all’altro arbitro – fuori casa ci vuole la fortuna d’incontrare il commissario di campo, generale_condellola cui presenza invoglia i direttori di gara a far bene, a prestare attenzione, il dato nostro corrisponde a: 5/6 gare disputate fuori casa in presenza del commissario di campo, 5 vittorie ed 1 sconfitta quella di Reggio Calabria, ripeto, tutte le altre vinte. – Una valutazione percentuale su quanto fin ora ha influito sull’esito di gara, il fattore ambientale, la forza degli avversari e le panchine lunghe? – rispettivamente 70, 15 e 15%.

Griglia playoff, risponde alle reali potenzialità mostrate in campo dai vari rosters?

In linea di massima sì, anche se mi sarei aspettato qualcosa in più da Catanzaro – e meno da Campobasso forse – delle due formazioni di Campobasso mi aspettavo forse meno dall’Accademia Britannica, però neanche questo vistoso calo nel girone di ritorno, primi a lungo davanti a noi ed alla Viola Reggio Calabria durante il girone d’andata, poi il calo.DSC_0168Una battuta su Martina Franca vs Mens Sana CB – Martina Franca è la squadra col roster più lungo, 9 giocatori, la squadra più completa, buonissime guardie, lunghi importanti – importanti ma pesanti – sì, però bravi, Dip e Serino sono lunghi di qualità che nessuno ha in roster eccetto noi con Saponi, Caruso ed Agosta. Campobasso ha dalla sua l’esperienza, giocatori che nei playoff possono dare quel qualcosa in più, penso a Labella, i fratelli Stijepovic, atleti abituati a questo tipo di palcoscenico, esperti di playoff, lo stesso Saccardo, nonostante la mole, ha dalla sua una grande esperienza, due metri e tredici che sotto si fanno sentire – risultato aperto? – credo che Martina Franca prevarrà per via della sua lunga panchina. – Viola Reggio Calabria vs Nuovo Basket CB – Campobasso è in fase calante, quindi Viola – Francavilla vs Basket Corato – 1, X, 2 – infine, Upea vs Basket Ceglie – 1 fisso! – Come si batte l’Orlandina? DSC_0288– Non lo dico – non si batte – Non si batte! C’è un modo, ma non lo diciamo.

Una vecchia regola del basket dice che le gare si vincono prima in difesa, se a questo aggiungi una grande varietà di soluzioni offensive grazie alle caratteristiche tecniche dei singoli ed alle numerose strategie tattiche adottate dalla panchina, viene fuori… l’Upea di Peppone Condello

Dato che la pallacanestro è fatta d’attacco e difesa, non ci sono né terzini né attaccanti, credo sia necessario trovare il migliore equilibrio possibile tra gli elementi di cui disponi per cercare di proporre sia una buona difesa che un buon attacco. Se ho dei buoni lunghi, in attacco giocherò più sotto canestro, certo, noi possediamo una grande varietà di sistemi offensivi, adesso per i playoff, per semplificare, qualcosa l’abbiamo addirittura tolta.

Sotto il profilo della mentalità di gioco è corretto definire la tua Orlandina come: l’estremizzazione dei giochi a due? Questo grazie anche all’ottimo lavoro svolto in palestra dalla premiata ditta Coppolino & C.
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Su questo lavoriamo tanto, cercando però di coinvolgere tutti, lo stesso pick and roll, che può essere considerato un gioco a due, in definitiva non lo è, deve coinvolgere gli altri tre in campo, ma su questo ci devi lavorare, perché altrimenti rimane solo un gioco a due, devi far muovere tutti nei tempi e negli spazi giusti – giochi a due, ma gli altri tengono l’equilibrio di gioco – Mi piace il pick and roll, credo possa dare molte soluzioni ed abbiamo selezionato giocatori che sappiano giocarlo, però è necessario allenarlo, il pick and roll è il gioco a due per eccellenza, in sede nazionale è trattato anche come argomento didattico specifico, però devi farlo coinvolgendo gli altri, devi farlo velocemente, occupando gli spazi giusti, facendo in modo ad esempio che il bloccante non stia sul blocco ma rulli velocemente in area, usare le sponde, insomma coinvolge tutte e cinque gli atleti in campo.

Strategie di gara e paradosso Albertinazzi. Come in battaglia, avanti le truppe regolari, senza Pablito, a sondare il terreno avversario, imporre ritmo e gioco poi, in un preciso momento di gara, l’inserimento del play titolale sbaraglia definitivamente la difesa avversaria
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Mi permette soprattutto di non aver cali di rendimento, Pablo poi ha fatto suo l’obiettivo Upea, vincere il campionato, in quintetto vuole subito ottenere risultati, partire dalla panchina gli consente di osservare il gioco avversario, d’inquadrare la situazione perché ha la capacità di farlo, quando poi viene chiamato in campo ha le idee chiare sul da farsi – l’utilizzo di Pablo in seconda battuta, rende più efficace il suo impiego, massimizza il suo rendimento, è una scelta strategica – è una scelta e funziona bene.

Saponi-Costantino il muro Upea, della serie… se li conosci li eviti

Adesso abbiamo un problema d’abbondanza, Agosta, Costantino, Saponi e Caruso, uno di questi quattro deve star fuori. Peppe è stato penalizzato da un infortunio, è entrato Saponi ed ha giocato veramente molto bene, forse meglio di Agosta e Caruso specie fuori casa, quindi mi trovo in una situazione di scelta, per il momento sta fuori Costantino basket_1_0151Saponi e Costantino sono la difesa Upea – no, la difesa Upea è il collettivo, la tattica eseguita, le scelte compiute – in una delle ultime gare in casa Saponi, come suol dirsi, si è messo la difesa di squadra sulle spalle ed è andata benissimo – allenato, il suo rendimento è notevolmente migliorato, adesso difende anche sui piccoli, una crescita incredibile – aggiungo che adesso l’Orlandina ha un bel gioco – ma perché ci lavoriamo su, sono d’accordo, adesso l’Orlandina ha un bel gioco. All’inizio non riuscivamo a giocare bene perché non avevamo ancora acquisito il sistema, le cose che vuoi, spesso non vengono, devi provare e riprovare fino a quando saltano fuori – c’è da ricordare che i numerosi infortuni hanno condizionato, è stato necessario ridisegnare la squadra più volte – certamente, ma ribadisco, c’è voluto del tempo per acquisire il sistema di gioco, quello che poi ci ha dato forza, è stata senza dubbio la nostra difesa, eccetto qualche gare, vedi Corato e Francavilla, per il resto, non abbiamo mai permesso troppi punti agli avversari, sempre sotto i 70. – Resta quindi il quesito Saponi Costantino – è una scelta che devo fare di volta in volta, ma ci rientrano anche gli altri, poi adesso, giocando ogni tre giorni, può succedere di tutto, se vedo stanchezza nelle gambe di qualcuno posso operare scelte diverse, semmai il problema vero è che siamo rimasti in sette, Di Dio si è operato, quindi la panchina si è accorciata.
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A Capo d’Orlando si respira aria di “A dilettanti”

Ho notato che tutti la danno per scontata – hanno fiducia nell’Upea – il problema però sta nel dare per ovvie cose che non lo sono,  è vero, siamo arrivati primi ma dobbiamo ancora giocare i playoff. La storia dei playoff, specie negli ultimi anni, dice che le prime non salgono, qualche volta ha avuto successo la terza classificata, lo scorso anno è salita la quinta – sarete l’eccezione che conferma la regola –  certamente faremo di tutto, ma non è scontato, ci sono tantissime variabili in ballo, la prima è che siamo diventati improvvisamente corti, sette buoni con cui giocare e fuori due senior, capisci quindi che non è né facile, né scontato, si gioca ogni tre giorni e le energie se ne vanno – come vivono questo momento i tuoi ragazzi? – Lo vivono bene, buoni allenamenti, tanta intensità, abbiamo fatto un test in settimana contro Barcellona che ha dato indicazioni positive e di questo sono molto soddisfatto.
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Ad un passo dalla sfida finale, cosa pensa il coach? Cosa pensa Peppone?

Il coach è concentrato sulle cose da fare, sulle strategie da adottare contro Ceglie, scelte difensive, offensive per cercare di mettere in campo la squadra migliore, per poter disputare un buon primo turno e chiudere subito con un 2 a 0. Peppe Condello pensa la stessa cosa del coach, stessa identica, sono talmente immerso in questa realtà da non concedermi altro. In questo momento credo che, sia il coach che Peppe, debbano concentrarsi solo sulle cose da fare – ma proprio non ti sfiora il pensiero della promozione? – Certamente, al tempo stesso però.. c’è sempre quel cavolo di diavoletto sulla spalla che ti parla, che vorresti far scomparire con una sonora sberla ed al quale rispondi: ma che cavolo stai dicendo? Prima vincila!!!

Vincila Coach!!!

30 Aprile 2011

Autore:

admin


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