OSPITI STELLATI – Pino Cuttaia a “a “La Terrazza” di Marinella Ricciardello
Doveva esserci al Galà di presentazione, tra giornalisti, addetti ai lavori e “nuove etichette” di vini. Ma uno dei più grandi chef italiani non ha voluto mancare l’appuntamento, e la promessa fatta a Marinella è stata mantenuta: con un’attenzione meticolosa e una curiosità consapevole, Cuttaia ha visitato il nuovo ristorante a Testa di Monaco, offrendo il suo contributo e la sua esperienza per garantire un’esperienza gastronomica indimenticabile.
Del resto, chi non ama, durante una bella giornata estiva, pranzare o cenare con una splendida vista mare?
Un Amico che dà consigli preziosi
Pino Cuttaia non è solo un grande chef, ma anche un amico. Durante la sua visita, non ha lesinato consigli preziosi a Marinella. La sua presenza ha sottolineato l’importanza di creare un’esperienza culinaria eccellente in un ambiente che offre una vista mozzafiato sulla spiaggia.
Cuttaia ha apprezzato la filosofia della Terrazza di Testa di Monaco” ovvero combinare la bellezza naturale del luogo con una cucina di alta qualità, senza compromessi.
La carriera di Pino Cuttaia: tra Nord e Sud
Nato a Licata, Pino Cuttaia ha vissuto un percorso di vita che lo ha portato dal sud al nord Italia. Dopo aver vissuto a Torino, dove ha studiato e lavorato in fabbrica, ha deciso di trasformare il suo hobby per la cucina in una carriera professionale. Ha lavorato in diversi ristoranti rinomati, tra cui “Il Sorriso” a Soriso (Novara) e “Il Patio” a Pollone (Biella), per poi tornare in Sicilia. Qui, ha aperto “La Madia” a Licata, che ha ottenuto la prima stella Michelin nel 2006 e la seconda nel 2009.
La filosofia culinaria di Pino Cuttaia
La cucina di Pino Cuttaia è una celebrazione della sua terra d’origine, reinterpretata con precisione e passione. La sua filosofia si basa sulla reinvenzione dei ricordi culinari della sua infanzia, trasformandoli in piatti che celebrano le stagioni e i simboli della tradizione siciliana. Questa filosofia è stata riconosciuta con numerosi premi, tra cui il Premio Pommery “Piatto dell’anno” nel 2013 e “Cuoco dell’anno” per il “Golosario”.
Uovo di Seppia: L’ambasciatore della cucina siciliana a Milano
Nel 2021, Pino Cuttaia ha portato la sua visione culinaria a Milano con il ristorante “Uovo di Seppia”, situato all’interno di Ariosto Social Club. Qui, propone piatti siciliani tradizionali come la pasta con le sarde e il risotto con ragù di triglia, arricchiti da creazioni innovative come il macco di fave con gnocchetti di calamaro e la cornucopia di cialda di cannolo e ricotta. La sua cucina a Milano è un omaggio alla semplicità e al sapore autentico della Sicilia. Tra i piatti più celebri di Pino Cuttaia troviamo la “Pizzaiola”, un merluzzo affumicato alla pigna, la “Nuvola di caprese”, una reinterpretazione della caprese con mozzarella e pomodoro, e la “Trasparenza di calamaro con tenerumi”, un raviolo di calamaro ripieno di germogli e foglie giovani di zucchine. Questi piatti riflettono la sua capacità di trasformare i ricordi d’infanzia in esperienze culinarie raffinate.
Pino Cuttaia rappresenta una figura fondamentale nel panorama gastronomico italiano.
La sua cucina è un omaggio alla sua amata Sicilia. Con il motto “Fate cultura, siate ambasciatori del vostro territorio”, Cuttaia continua a ispirare e a promuovere la ricchezza gastronomica della sua terra natale.
In conclusione, l’incontro tra lo chef Pino Cuttaia e “La Terrazza” di Marinella Ricciardello ha dato un’ulteriore conferma alla filosofia della Terrazza, che desidera offrire un’esperienza gastronomica unica, dove la qualità dei piatti si sposa con la bellezza del paesaggio marittimo, regalando ai clienti un viaggio sensoriale indimenticabile.
la Terrazza, ristorante sul mare, a Testa di Monaco
Per prenotare il vostro tavolo a “La Terrazza” e garantirvi un’esperienza indimenticabile, basta chiamare al 0941955016.
da leggere
ESPERIENZE ENOGASTRONOMICHE ESTIVE – Ora c’è la Terrazza di Testa di Monaco
LA TERRAZZA DI TESTA DI MONACO – Un galà di enogastronomia e accoglienza
LA TERRAZZA – Quando il Cibo incontra la Cultura Enogastronomica del Territorio