Floresta, nel cuore dei Nebrodi, in una posizione unica e particolare, tra due grandi parchi naturali il grande vulcano alle spalle, la sua altitudine, ma con le Eolie davanti e le spiagge mediterranee a poco chilometri, con un comprensorio incontaminato, ricco di sentieri e bellezze naturali ed una tradizione agreste millenaria diventa un laboratorio di vita animale e vegetale che deve essere sempre più rispettato e salvaguardato.
All’interno di queste aree, tutt’altro che chiuse verso l’esterno, l’agricoltura e l’allevamento e quello che da questi ambiti deriva costituiscono il legame inscindibile tra la tradizione rurale e l’uomo, che diventa custode del paesaggio e in questo caso produttore di prestigiosi prodotti tipici della tradizione culinaria nebroidea e siciliana.
Quindi Floresta si candida anche attraverso Ottobrando di diventare una momento di promozione di tutti le tipicità del territorio, facendole conoscere, apprezzare, valorizzandole, perchè come dice il sindaco Antonino Cappadona, attraverso la creazione ed il fare impresa si mantiene e si fa crescere l’occupazione e la qualità della vita.
Così parlando dell’edizione di Ottobrando 2019, delle sue novità, di come si vuole, già guardando all’edizione del 2020, domani al porto si parlerà della voglia di creare ogni fine settimana, in un’area bel definita, un grande mercato con i prodotti slowfood, che possa richiamare, con l’occasione, a Floresta flussi di persone amanti del buon mangiare e del vivere sano.
Quelli del Kmzero.
Una scelta che darebbe e creerebbe nuovi spazi anche per le realtà agricole-casearie e contadine del luogo, ma anche per albergatori e ristoratori.
Lunedì ci sarà la conferma che la presenza dei parchi ha un ruolo fondamentale per la salvaguardia delle specie faunistiche e vegetali e mette un freno ai processi di urbanizzazione dei suoli naturali.
Del particolare interesse naturalistico, ambientale o storico che contengono gli ecosistemi prevalentemente o integralmente intatti come Floresta che può essere definito come uno “strumento con cui conservare la biodiversità”.
Dice Cappadona, il sindaco: “Consolidare il legame tra essere umano e natura attraverso un modello di coltivazione e allevamento sostenibile, che coniugano la salvaguardia delle risorse naturali con il mantenimento della produttività dei sistemi agricoli. L’agricoltura e l’allevamento sono la pratica più adatta per consolidare il legame tra l’uomo e la natura e per mantenere inalterata la vita che deriva dal suolo”.
Servirà, sempre parlando di Ottobrando, domani al porto, di valutare, insieme quei progetti che diventano piani di sviluppo rurale, attraverso i quali è possibile tutelare il territorio, caratterizzati da una presenza significativa di attività antropiche, e nello stesso tempo determinare economia e turismo, anche a traverso lo “sport verde” quale il trekking e la mountabike.
I prodotti agroalimentari sono la memoria e la ricchezza del territorio, un patrimonio di tradizioni, gesti, culti e di civiltà.
La qualità dei nostri cibi viene garantita oltre che dalle sigle nazionali, regionali e europee – dice il sindaco- dalla professionalità di gente come quella di Floresta che sa far bene il proprio mestiere, tramandato da padre in figlio, da generazioni.
Il valore aggiunto dei nostri prodotti sono loro che con i nostri ristoratori lavorano quei cibi e quegli alimenti prodotti all’interno di quella che già considero un’area fortemente protetta e che si arricchiscono delle conoscenze antiche e del legame inscindibile tra cibo e territorio. Molti dei nostri cibi tipici devono la loro alta qualità al luogo e alle pratiche di produzione.
Qui a Floresta, oltre a fornire alimenti sani, non si intacca l’equilibrio della natura.
C’è anche la voglia di dar vita ad un archivio che possa raccoglie i prodotti tipici.
Di quei prodotti che rispettano il patrimonio ambientale e il territorio grazie all’operato di numerose aziende agricole.
Dice e conclude il sindaco “Un Atlante del gusto che rotea intorno a Floresta, da attuare in collaborazione con i produttori locali, con Slow Food e Legambiente in collaborazione con il Parco, per raccogliere in un archivio di prodotti agroalimentari tipici dalle forme ai sapori, dalle ricette alle testimonianze per far diventare anche questo un attrattore per portar gente a Floresta. L’agricoltura ha un ruolo di primaria importanza nella conservazione dell’ambiente, delle risorse naturali e per il mantenimento della biodiversità di cui è così ricca la nostra terra”.
Dal mare ai monti, sino al vulcano, con gli Agricoltori che diventano custodi della terra e delle tradizioni.
Questo è il grande punto di partenza dell’incontro di domani che va ben oltre la presentazione dei quatro week end di Ottobrando.
“Custodi” della terra che instaurano un rapporto con il territorio e con il consumatore attraverso il commercio di prodotti della filiera corta. L’attività degli agricoltori è l’ultimo baluardo del legame tra la produzione agroalimentare e il rispetto del territorio reso ancora possibile grazie a quegli strumenti, la tradizione e la manualità, ormai sepolti dall’innovazione tecnologica.