Elettrodotto Terna, silenzio dalla Regione e i lavori proseguono. A quattro mesi dall’approvazione da parte dell’Ars alla mozione che impegnava il governo regionale a porre in essere tutte le iniziative necessarie a modificare il tracciato dell’elettrodotto Sorgente-Rizziconi, l’assessorato al Territorio ed Ambiente non ha ancora battuto colpo.
Solo due dei tre tavoli tecnici annunciati hanno visto la luce e senza risultati apprezzabili.
Nei due incontri effettuati, infatti, l’assessore Lo Bello non ha affrontato i punti caldi della questione: la verifica di ottemperanza sulle prescrizioni ambientali palesemente violate, il mancato riconoscimento dell’area ad elevato rischio di crisi ambientale della Valle del Mela, il mancato rispetto delle disposizioni del piano di gestione della “zona di protezione speciale dei monti Peloritani”
“Ci chiediamo a questo punto – afferma il deputato del Movimento Cinque Stelle all’Ars, Valentina Zafarana – quale sia la ragione di esistere del Parlamento regionale, se ciò che delibera, e per cui impegna il governo, viene costantemente ignorato, rimandato, posticipato, mentre i lavori di costruzione di un’opera, contro la quale, almeno nel progetto attuale, si è espressa nella sua quasi totalità l’Assemblea, vanno avanti più spediti che mai. A cosa serve la competenza “diretta ed esclusiva” della Regione siciliana sugli aspetti paesaggistici, quando chi dovrebbe esercitarla, nell’unico interesse dei cittadini, non ritiene opportuno sottolineare le interferenze non sanabili di progetti che violano i piani paesaggistici realizzati dalla Regione stessa?”.
“Non vorremmo – affermano i componenti del gruppo parlamentare M5S– che l’inerzia dell’assessorato rispondesse ad un a precisa strategia dilatoria, mirata a portare i lavori ad una fase di avanzamento tale da rendere impossibile qualsiasi retromarcia e a mettere tutti davanti al fatto compiuto. Sarebbe un’intollerabile mancanza di rispetto non solo per l’Assemblea, ma anche, e soprattutto, per le migliaia di cittadini che attendono azioni reali e concrete a salvaguardia dei propri diritti, e che invece sono costretti a restare inermi di fronte allo spettacolo di ruspe e gru che giorno dopo giorno si alternano nell’opera di sconvolgimento del loro territorio”.
“Voglio ricordare – dice il presidente della commissione Ambiente, Giampiero Trizzino – che è stata fatta un’audizione nella quale il governo ha preso l’impegno di portare avanti i tavoli tecnici per risolvere questa importante questione ambientale. Ci auguriamo che l’assessore Lo Bello mantenga la parola”.(nuovosoldo.it)