SCOPERTO A MILAZZO UN PANETTIERE CHE ESERCITAVA ABUSIVAMENTE L’ATTIVITÀ DI “DENTISTA”, DENUNCIATO PER ESERCIZIO ABUSIVO DI PROFESSIONE MEDICA. SEQUESTRATO UN AMBULATORIO ILLECITAMENTE ATTREZZATO.
In passato, aveva svolto l’attività di carrozziere, commerciante di sementi, ristoratore, antiquario oltre che panettiere
I Finanzieri del Comando Provinciale di Messina, dopo numerosi appostamenti ed attività tipiche di polizia giudiziaria, hanno scoperto uno studio medico privo di qualsivoglia autorizzazione e dalle precarie condizioni igienico-sanitarie, presso il quale un “finto dentista”, di 66 anni , effettuava visite ed interventi in totale assenza del previsto titolo abilitativo.
non è pane per i tuoi denti
Le indagini, coordinate dal Procuratore Capo della Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, Dott. Emanuele Crescenti, hanno avuto inizio a seguito dell’attento controllo economico del territorio posto in essere dai militari della Compagnia di Milazzo.
In particolare, le Fiamme Gialle mamertine venivano insospettite da un anomalo viavai di numerosi pazienti che accedevano allo studio del sedicente medico, il quale risultava invece intestatario di una partita IVA avente ad oggetto l’attività di prodotti di panetteria. Quindi veniva disposta la perquisizione, trovando immediato riscontro a quanto ipotizzato: al momento dell’accesso, il falso dentista veniva colto in flagranza nell’atto di visitare una paziente, già seduta sulla poltrona medica ed inconsapevole dell’abusivo ruolo del “titolare” dello studio, attivo nell’esecuzione di prestazioni ortodontiche più varie: dalla installazione di protesi sino all’estrazione di denti.
Durante il controllo, si appurava quindi come il soggetto avesse allestito un vero e proprio studio dentistico, attrezzato della necessaria strumentazione, composto da un locale e perfino da un laboratorio odontotecnico, peraltro non sanificati ed apparsi, sin da subito, in condizioni igienico-sanitarie inammissibili. Sul punto, anche i Funzionari dell’ASP di Messina, intervenuti su richiesta degli investigatori, ispezionavano i locali, esaminavano il materiale rinvenuto e confermavano la violazione delle più elementari norme igienico-sanitarie.
Erano anni che il “falso dentista” esercitava indisturbato la sua attività, fidelizzando una platea di clienti che accedevano allo studio solo previo appuntamento telefonico, magari attratti dai prezzi concorrenziali praticati. Il responsabile è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria per esercizio abusivo della professione medica e, conseguentemente, è stato sottoposto a sequestro l’ambulatorio, unitamente a tutta l’attrezzatura rinvenuta. Parimenti, il medesimo è stato altresì sanzionato per il mancato rispetto dei previsti protocolli di contenimento della diffusione del virus COVID-19.
La posizione del “finto dentista” è ora al vaglio delle Fiamme Gialle anche sotto un profilo tributario, non avendo mai presentato alcuna dichiarazione sui redditi illeciti percepiti.