Le riflessioni del parroco ficarrese
… tra pochi giorni sarà Pasqua.
Con la Domenica delle Palme entreremo nella Settimana Santa. Ci apprestiamo a vivere il momento più importante dell’anno per noi cristiani, in un modo tutto particolare: senza celebrare insieme i sacri riti che ci hanno sempre raccolto nelle nostre chiese. Il dramma che stiamo vivendo e di cui il Santo Padre si è fatto interprete con un gesto di straordinario significato pregando, implorando il Signore e benedicendo tutto il mondo da una piazza San Pietro vuota, immagine di questi nostri giorni di angoscia, ci spinge a scelte coraggiose e responsabili.
Per la situazione di emergenza che stiamo attraversando, quest’anno non sarà possibile celebrare la Pasqua insieme, nelle nostre chiese, nelle nostre comunità. Ma non possiamo non celebrare la Pasqua! E’ il cuore della nostra fede! Anzi, proprio in questa situazione difficile, è ancor più necessario per noi cristiani vivere la Pasqua di Gesù, crocifisso e risorto, che è la nostra speranza. E dunque quest’anno la Pasqua la celebreremo nelle nostre case.
Lo spazio della casa è chiamato a diventare luogo della nostra liturgia, del nostro celebrare, dell’incontro con il Signore.
Le relazioni più intime, con le persone con cui viviamo in questo periodo, possono diventare tempio del Signore, cioè luogo in cui Dio viene ad abitare e si fa riconoscere. Accade già, ogni giorno, nella condivisione del cibo, nella cura del corpo, nella malattia, nell’amore Ma ora tutto questo può essere celebrato in memoria della Pasqua di Gesù. Per la Settimana Santa (naturalmente per chi lo desidera) in ogni casa e in ogni famiglia siamo chiamati a preparare la Pasqua, cioè a predisporre spazi, segni e altri elementi che richiamino la fede e ci aiutino a celebrare: la Bibbia o il Vangelo, un pane, un crocifisso, dei ceri, una tovaglia particolare, dei fiori, dei disegni dei bambini.
Nella Settimana Santa ci saranno le Celebrazioni di papa Francesco e del nostro vescovo Guglielmo e le nostre, trasmesse in diretta su Facebook.
Sarà bello poterci raccogliere tutti sacerdoti e fedeli attorno al nostro Papa Francesco in comunione spirituale, sentendoci uniti come fratelli e sorelle di una grande famiglia. Ma vera celebrazione della Pasqua quest’anno sarà anche quella di stare vicino a chi in questi giorni sente più pesante la croce: poveri, malati e chi se ne sta prendendo cura. Ribadiamo la nostra gratitudine a loro, a quanti, nel mondo della sanità come in quello del volontariato, si stanno sacrificando per coloro che sono nella malattia e nella sofferenza.
Incoraggiamo tutti a mantenere con fermezza comportamenti responsabili, evitando in particolare, per quanto possibile, di uscire dalle nostre abitazioni, come chiede l’autorità pubblica quale primo contributo per contrastare la diffusione del virus.
Nel manifestino vi presentiamo alcune essenziali indicazioni per vivere meglio la Settimana Santa e la Pasqua.
Così i fedeli, le persone, le famiglie, cioè il popolo di Dio, che non è un soggetto passivo che assiste a un rito che altri celebrano per lui, ma è un popolo sacerdotale, in grado di celebrare autenticamente come soggetto vivo della fede insieme ai loro pastori.
Colgo l’occasione insieme al Consiglio Pastorale Parrocchiale di augurarvi una Santa Pasqua nella salute e nella pace della Pasqua.