Padre Marino – Il saluto di Salvo Messina: “E’ stato per Brolo e per tanti un punto fermo”

L’intensa commozione di chi l’ha visto per l’ultima volta, un prete non va mai in pensione, ufficiar messa; l’abbraccio della “sua” comunità; le emozione di un cambio di testimone, tra chi arriva, don Enzo e chi lascia , Domenico Donano Marino, da vent’anni pastore di fede a Brolo, è perfettamente interpretato dall’ex sindaco brolese, Salvo Messina, che in un post su facebook  rammenta anche il percorso fatto insieme.

Ho letto del nuovo Prete che è arrivato nel nostro paese, subito il mio pensiero è andato ai tanti anni passati con Padre Marino, da cittadino, da assessore , da sindaco…

Padre Marin (cosi mi piace chiamarlo) ha messo un impegno che spesso è andato e che continua ad andare oltre la tonaca.

Sabato ho avuto il piacere di assistere ad un matrimonio, poi lui ha celebrato l’ultima messa, da sacerdote di Brolo, il cambio del testimone con Don Enzo.

Padre Marino  prima della cerimonia mi diceva “sto impacchettando ben venti anni di vita parrocchiale e pastorale trascorsi nella Chiesa Madre di Brolo”.

Un impegno sacerdotale assunto il 19 giugno del 1964, e che l’ha visto a Brolo festeggiare i suoi primi cinquant’anni in abito talare.

Ora Donato Domenico va in pensione.

Ma tra me – scrive Salvo Messina – dicevo un prete va mai in “pensione”?

Un congedo dalla sua comunità che conoscendolo vivrà con estrema serenità, e la consapevolezza che non lascerà mai il suo gregge che in questi anni ha avuto con lui dialogo e punti fermi.

Venne a Brolo occupando un posto difficile, accogliendo l’eredità e la notorietà di padre Lo Presti.

Ma ben presto conquistò il suo diritto di rappresentatività, nelle mente e nel cuore.

Il prete del paese.

Lui non ha frequentato il circolo, poca anche la febbre del tifo, non tirava calci al pallone, nell’angolo della piazzetta… per carattere, per età. Ma è stato un punto di incontro, e negli anni abbiamo imparato ad accettare anche i suoi rimbrotti, come sabato quando in piena cerimonia “scambiatevi un bacio….il primo e ultimo”, o quando avverte “non buttate il riso in chiesa “ ma poi si scioglie in un sorriso, in una calda stretta di mano…

Ha sempre trovato il punto di incontro, non di mediazione ma di consapevolezza…

Ha fatto vita di incontri con le famiglie; di regole; aprendo le porte dell’oratorio a tutti. Ai meno fortunati, ai giovani, vivendo il rapporto con le “monache” sempre in maniera schietta serena, produttiva.

Parlare di padre Marino, della sua catechesi, al passato diventa allora una forzatura.

Lui è qui..

Un passo indietro sempre, mai protagonista, anche quando avrebbe potuto…

Primo solo in processione, e spesso siamo stati insieme. Quante processioni, discussioni durate per ore a parlare dei tanti problemi .. ma non lo ricordo per questo.

Rammento i suoi consigli, il suo chieder per gli altri, la sua voglia di regalare un sorriso di tranquillità a tanti.

Il suo essere presente anche nel momenti particolarmente difficili della mia vita, e per questo non finirò mai di ringraziarlo.

Padre Marino è stato per Brolo e per tanti un punto fermo.

Da subito “uno di noi”.

Rammento alcune sue omelie profonde, schiette, a volte anche dure, come quella volta al paletenda “una messa si può celebrare anche in una stalla”, testimonianza di una profonda conoscenza e vicinanza a Dio.

Mancherà come quando si volta la pagina di una storia importante, ma ci rasserena il fatto che lo vedremo ancora in paese, accanto a quella parrocchia che è stata casa sua per così tanto tempo

Ora c’è un prete giovane, giovanile, preparato, attento. Dicono così di lui è don Enzo Caruso.

Una sorta di passaggio del testimone, e come sempre è un momento davvero importante per tutti…

Auguri Don Enzo,  ti voglio bene Padre Marin.