– di Saverio Albanese –
Roma – Dopo circa 200 anni Palazzo Venezia, prima sede dell’Ambasciata D’Austria in Italia, ha rivissuto in una notte, le magiche atmosfere dei Balli Viennesi: 28 giovani fanciulle a fianco dei loro cavalieri vivranno l’emozione vibrante del loro primo valzer. Un evento di grandissimo prestigio che si propone di far rivivere le splendide atmosfere della Vienna dei valzer di Strauss, è anche un’importante serata charity. Passato e presente si sono fusi per coinvolgere tutti gli ospiti in una serata indimenticabile.
La serata presentata dalla navigata 33enne conduttrice italo–francese Veronica Maya, ha avuto come ospiti personalità del mondo dello spettacolo come le stupefacenti Cristina Chiabotto e Manuela Arcuri, Barbara De Rossi, Cecilia Capriotti, il Principe Emanuele Filiberto di Savoia, Andrè De La Roche Massimiliano Ossini, Laura e Silvia Squizzato, Uto Ughi, Benedetta Valanzano, Chiara Giallonardo, Matilde Brandi, Marta Marzotto, Danny Mendez, Sabrina Brazzo (etoile della Scaladi Milano).
Questo evento, organizzato in maniera certosina e meticolosa dall’Ambasciata d’Austria con la Città di Roma, la Città di Vienna ed in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, ed ogni anno questa importante organizzazione del “Gran Ballo Viennese” sposa una causa di forte impegno sociale e dopo i progetti legati all’Unicef e alla campagna “Giovani per l’Abruzzo”, quest’anno il Gran Galà sostiene la Fondazione per Ricerca sulla Fibrosi Cistica– Onlus (FFC), l’onlus che in Italia promuove e finanzia progetti innovativi destinati allo studio di nuove e radicali cure per sconfiggere la malattia genetica grave più diffusa. Nata nel gennaio 1997, su iniziativa di Matteo Marzotto, Vicepresidente e testimonial, di Vittoriano Faganelli, Presidente, e del Prof. Gianni Mastella, Direttore scientifico, per assicurare al mondo della ricerca scientifica un ambiente culturale e metodologico idoneo, con strutture, mezzi e investimenti economici adeguati, la FFC ha finora finanziato 163 progetti di ricerca, coinvolto oltre 400 ricercatori provenienti da 130 gruppi clinici e laboratori. Tutti i progetti sono selezionati, a seguito di appositi bandi annuali, dal Comitato Scientifico della Fondazione con il contributo di esperti internazionali, secondo il metodo “peer review”, per una valutazione rigorosa, obiettiva e indipendente.
La FFC riserva interesse particolare al mondo delle Aziende, dell’Industria, degli Enti pubblici, sensibili ai temi sociali e all’impegno etico, perché ritiene che il loro contributo sia importante per l’avanzamento della ricerca scientifica.
Soprattutto, rispetto al tema della malattia cronica, vuole trasmettere il principio dell’attenzione al malato come persona e della centralità della persona malata rispetto alle cure e alla ricerca, per riconoscere e rispondere ai suoi bisogni, per un’umanizzazione della medicina, indispensabile in tutti i campi di salute e fondamentale in questa malattia.
La Fondazione per Ricerca sulla Fibrosi Cistica – Onlus è fortemente interessata a coltivare la fidelizzazione dei suoi donatori, vale a dire a contare su un numero – ci si augura sempre più vasto– di donatori e di volontari che condividano la sua mission, convinti della qualità della sua opera e che intendano sostenerla in maniera continuativa. Nella regione Lazio la FFC è rappresentata dalla Delegazione di Roma con il suo responsabile dott. Francesco Minervini.