Domani, 30 ottobre 2010, a Palermo si svolgerà una grande manifestazione per richiedere il rispetto della legalità costituzionale in Sicilia, violata dalla mancata applicazione dello Statuto siciliano.
La manifestazione è organizzata da singoli cittadini che si sono incontrati su facebook grazie all’evento creato da uno di essi, il catanese Santo Trovato. Dopo aver costituito un Comitato Organizzatore spontaneo, hanno coinvolto gente da tutte le parti della Sicilia ed anche dall’estero ed in alcune città sono sorti dei comitati locali.
La manifestazione consisterà in un corteo che da Piazza Politeama, dove è previsto il raduno, alle ore 15.30 si metterà in marcia percorrendo via Ruggero Settimo, via Maqueda, corso Vittorio Emanuele, sino ad arrivare al Palazzo Reale dove una bambina di 4 anni affiggerà sul portone del palazzo un foglio contenente l’appello dei manifestanti a tutta la rappresentanza istituzionale democraticamente eletta dai siciliani (in Sicilia, al Parlamento italiano e a quello europeo) per richiedere che finalmente si ponga fine alla situazione di illegalità costituzionale in cui versa la nostra regione da più di 60 anni.
L’applicazione dello Statuto, soprattutto nei suoi aspetti di tipo finanziario, consentirebbe alla Sicilia di gestire più risorse economiche (secondo i più prudenti studi, almeno 7 miliardi di euro in più all) e responsabilizzerebbe la sua classe politica perché nello Statuto non sono previste entrate provenienti dallo Stato (se non quella a titolo di solidarietà nazionale da impiegasrsi esclusivamente in opere pubbliche). “Adesso che per le regioni a statuto ordinario entrerà in vigore il federalismo fiscale, a maggior ragione, i siciliani hanno diritto a vedere il loro Statuto, che è legge costituzionale, applicato in tutti i suoi punti” affermano gli organizzatori della manifestazione.
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