Relatori: Filippo Amoroso (docente di drammaturgia dell’arte Università di Palermo), Antonio Silvia (regista) Pietro Marchese (direttore artistico e del coro) Elena Saviano (scrittrice). Coordina: prof. Mimmo Campisi
Il debutto a novembre presso il teatro Savio
“L’opera di Lino Piscopo narra la storia del trattamento dello Stato italiano che ha riservato alle popolazioni del meridione e nello specifico a quelle siciliane. La dittatura feroce che ha messo a ferro e fuoco l’Italia meridionale e le isole, squartando, fucilando…
La drammaturgia di Rapsodia siciliana, iniziata nel 2004, poggia su alcuni spunti letterari, facilmente individuabili e su altri, più ricercati che, per esigenze sceniche, hanno dovuto subire un processo di filtrazione che non ha modificato,però, l’originario intendimento dell’autore e, cioè: da Quarto al Volturno.
La rappresentazione scenica di “Rapsodia siciliana”, cerca di restituire il senso della reale verità che si viveva negli anni in cui si tentava di formare l’unità d’Italia, afferma la presidente dell’associazione socio-culturale Cycnus la prof.ssa Elena Saviano.
Questa volta abbiamo voluto riprendere temi sociali, politici, culturali e di generazione che rappresentassero la voce di un passato che certamente non può e non deve essere ignorato. Siamo oggi il frutto di un seme andato a male”.
Ingresso LIBERO