Categories: Cronaca Regionale

PALERMO – Un anno di stop per la metro, nessuna notizia di un servizio sostitutivo

Mancano pochi giorni all’inizio dei lavori di raddoppio della linea ferroviaria Palermo-Punta Raisi. Dopo anni di attesa il prossimo lunedì 4 ottobre si darà inizio alla prima parte dei lavori che porteranno all’interruzione del servizio metropolitano tra le stazioni di Palermo Centrale e Palermo-Notarbartolo.

Un intervento necessario di cui beneficeranno nel prossimo futuro tutti i passeggeri, ma che ad oggi non è stato accompagnato dall’individuazione di un altrettanto necessario servizio sostitutivo per tutti quei pendolari che ogni mattina utilizzano la metropolitana per spostarsi in città. Un’omissione che potrebbe gettare nel caos la città di Palermo creando notevoli disagi ai cittadini e alla mobilità urbana, già di per sé problematica, alla quale è necessario rimediare immediatamente. Questa la denuncia lanciata dal Comitato dei Pendolari “S.Agata-Palermo-Punta Raisi” di cui Siciliaway ha intervistato il Presidente, Giamo Fazio.

La chiusura della tratta ferroviaria Palermo Centrale-Palermo Notarbartolo prevista per il 4 ottobre prossimo è un operazione necessaria per consentire il raddoppio dell’intera linea Palermo Centrale-Punta Raisi, un intervento che Palermo attende da alcuni decenni. Si tratta di lavori che devono essere fatti, ma che, in un paese civile, dovevano essere preceduti dalla predisposizione per tempo di un servizio di trasporto sostitutivo. Giornalmente, sono migliaia i cittadini che si servono della metropolitana per spostarsi da Palermo Centrale in direzione di Punta Raisi verso le stazioni intermedie e viceversa. Considerando che oltre ai lavoratori ci sono anche le scuole aperte, immaginate cosa potrà succedere. Non è possibile che non sia stato ancora previsto nulla: un servizio sostitutivo andava individuato già prima dell’estate, invece le persone, ad oggi, non sanno ancora assolutamente nulla. Quello che ci stupisce è che la politica sembra non essersi resa conto di tutto questo.

Giacomo Fazio, Presidente del Comitato dei pendolari “S.Agata-Palermo-Punta Raisi”

Quali sono state le risposte da parte di Trenitalia e degli Enti locali alla richiesta di un tavolo di confronto avanzata dal vostro Comitato?

Dalla parte di AMAT, Regione, Provincia, Comune e Prefettura di Palermo non abbiamo ricevuto nessuna risposta, Trenitalia, invece, ci ha convocati per oggi stesso. Accogliamo positivamente questo invito e ne approfitteremo per far valere le nostre esigenze, ma senza la collaborazione di Regione ed Enti locali sarà difficile trovare una soluzione al problema. Sappiamo che a causa della ennesimo cambiamento del Governo regionale non si potranno avere risposte concrete da Palazzo dei Normanni fino alla nomina ufficiale degli assessori, ma intanto i cittadini necessitano una soluzione al problema. Al di là di questa circostanza bisogna dire che la nostra è l’ultima tra le regioni italiane a non aver firmato il contratto di servizio con Trenitalia dimostrando costantemente di non volersi interessare del trasporto pubblico locale. Nonostante ciò, ai fini della realizzazione del servizio sostitutivo metropolitano, chiederemo all’Assessorato competente di utilizzare anche le risorse che saranno evidentemente disponibili in seguito al ridimensionamento del servizio passeggeri tra Notarbartolo e Punta Raisi annunciato di recente.

Quali sono, dunque, le vostre richieste per ovviare ai possibili disagi?

Quello che noi chiediamo è che ci siano dei “bus navetta” che colleghino velocemente e con frequenza elevata le due stazioni Palermo-Centrale a Palermo-Notarbartolo. I mezzi potrebbero essere anche quelli esistenti dell’AMAT, come per esempio la linea 102 che andrebbe, però, notevolmente potenziata. Un intervento, qualunque esso sia, è indispensabile in quanto la mattina arrivano in città una decina di treni da Messina, S’Agata ed Agrigento che portano migliaia di pendolari e non è proponibile che da giorno 4 queste persone si riversino, come noi temiamo, sui mezzi AMAT, già normalmente affollatissimi. Chiederemo anche dei chiarimenti sulla questione relativa al tipo di abbonamenti da acquistare: chi viene da Messina, per intenderci, non sa ancora se dovrà fare un abbonamento ai treni per arrivare a Palermo, un abbonamento AMAT per raggiungere Notarbartolo ed un altro abbonamento treni per proseguire il proprio viaggio, andando in contro così ad un cospicuo esborso di denaro. Questo problema è fra l’altro dovuto al fatto che a Palermo non esiste più da un anno neppure il cosiddetto “biglietto unico” sul quale Trenitalia e AMAT litigano ed il Comune come al solito latita.

Quali azioni intendete intraprendere per portare avanti le vostre istanze?

Se non verranno presi dei provvedimenti per evitare  il disservizio e giorno 4 i pendolari non potranno usufruire di un servizio sostitutivo adeguato partirà certamente una protesta spontanea con tutti i pendolari rimasti eventualmente bloccati nelle stazioni. Non abbiamo nessuna intenzione di andare contro la legge, ma, in quel caso, manifesteremo il nostro disagio nelle forme più adeguate. Se non arriveranno delle risposte concrete entro oggi provvederemo ad inviare immediatamente un comunicato stampa in cui, oltre a rendere noti tempi e modi della protesta, allerteremo anche Prefetto, Questura e Digos in vista dei disagi che potranno verificarsi lunedì mattina nei pressi delle stazioni.

Alfio Scandura

(siciliaway.it)

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