Ha certamente pesato la presenza in squadra di Giuseppe Costantino, con cui ho avuto un buon rapporto a Sora”. L’atleta cubano vanta anche un’esperienza triennale in Qatar.
Alexeis Argilagos è il grande colpo di mercato del Volley Brolo e di conseguenza è diventato anche uno dei personaggi più attesi nel prossimo torneo di B1. Una categoria insolita per lui, che ha sempre calcato i parquet della serie A, ed una sfida nuova da affrontare senza paure ma con tanta voglia di rimettersi alla prova.
Al secondo squillo del cellulare risponde una voce calda e, a pelle, il primo impatto per chi ascolta è quello di una simpatia immediata, solare: “La trattativa di mercato è stata seguita, per quanto mi riguarda, dal mio procuratore, per cui non ho avuto la necessità di interloquire con la dirigenza. Sapevo, naturalmente, che c’era Giuseppe Costantino a spingere affinché io firmassi con il Brolo. Con lui ci conosciamo dai tempi di Sora, abbiamo stretto un buon rapporto.
Là lo chiamavano “il sindaco” per la sua importanza nello spogliatoio. Lui mi ha parlato benissimo della società del Brolo, della località, delle ambizioni e dei compagni che troverò. Ho fatto poi un giro di telefonate fra gli amici e tutti mi hanno confermato quanto già mi era stato detto”.
L’atleta caraibico ha ammesso di aver scelto la provincia di Messina nonostante proposte giunte anche da categorie superiori: “Posso affermare di aver rinunciato a delle offerte in A2 perché ho voluto sposare in pieno il progetto del presidente Messina. Scendo a Brolo non in vacanza ma certamente per raggiungere degli obiettivi precisi.
Ho anche visto sul sito alcuni filmati della Ciesse e, posso dire che, sono stato particolarmente colpito dal pubblico e dal tifo caloroso con cui vengono seguite le partite. Sentirsi incitati ed acclamati dai tifosi che stanno lì, a qualche metro da te, è il massimo che un atleta possa volere. Spero, anche per questo, di poter ripagare nel migliore dei modi la fiducia che è stata posta in me”.
“Per quello che riguarda la mia storia posso dire di essere in Italia dal 1998. Attualmente vivo a San Donà di Piave – ecco spiegato l’accento veneto, che certamente adesso sarà insidiato da quello siciliano -, ma vengo da Cuba, dove vige un sistema completamente diverso da quelli che ci sono nel mondo; anzi il “sistema cubano” è l’unico rimasto al mondo.
Ho iniziato a fare sport da piccolino ma nel mio paese se volevi fare sport dovevi per forza andare a scuola e studiare tanto, e io l’ho fatto. Ho avuto la fortuna di giocare per 10 anni con la nazionale cubana che a livello di esperienza sportiva mi ha fatto crescere tanto, come persona, caratterialmente, ma soprattutto a livello sociale e umano, facendomi vivere moltissime esperienze che mi hanno formato. Sono tanti anni che gioco in Italia, intervallati da tre stagioni nella serie A del Qatar, ed in ogni stagione mi è capitato di avere in squadra compagni delle più diverse nazionalità: brasiliani, albanesi, russi e italiani naturalmente. Una cosa posso dire con assoluta certezza: se hai uno spogliatoio unito, se tutti remano nella stessa direzione, insomma se c’è il gruppo, i risultati arrivano di sicuro”.
Un pensiero Alexeis lo ha rivolto anche al tecnico del Volley Brolo: “So che il mister Lorenzoni è molto valido anche e soprattutto nel cementare i rapporti fra i giocatori, in modo da formare un gruppo granitico e ho la sensazione che è quello che riusciremo a fare a Brolo”.
di Massimiliano Andò by messinasportiva.it