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PALMI – La cantante israeliana Noa si è esibita in Piazza Duomo

    

Palmi (Reggio Calabria)–  Oltre al piacere dell’ascolto, l’unico concerto nel Sud dell’Italia per questo 2014 della star Noa, nome d’arte di Achinoam Nini, è stato anche un gesto di amore tra musica e solidarietà, nella sua sublime esibizione in una Piazza Duomo, in occasione delle celebrazioni religiose e civili della Madonna della lettera che, nelle ultime due settimane, hanno reso ancor di più la città di  Palmi anche un polo di attrazione turistica e culturale.
Una vera Signora del palcoscenico dotata di una voce straordinaria, eclettica ed “educata” nel senso più ampio del vocabolo. E’ sua l’interpretazione del brano inserito nel film di Benigni “la vita è bella”, per intenderci sulla persona della quale il vostro cronista sta scrivendo.
Nel primo pomeriggio di sabato, comunque, l’artista israeliana, ha visitato il centro per bambini con disabilità e anziani, vera eccellenza della città di Palmi, collocato a ridosso del Chiesa del Duomo:  l’accoglienza di Don Silvio Mesiti, parroco della diocesi e dalla direzione della struttura, è stata a dir poco fragorosa. Noa_01_Concerto_Palmi_30.08.2014
La polistrumentista e cantante yemenita, nata in Israele ma cresciuta artisticamente a New York, è stata la “stella” di prima grandezza di un programma estivo palmese a dir poco deludente.
Con “Love Medicine”, ultimo lavoro dell’interprete del main theme de “la Vita è bella”, Noa ha curato tutti i cuori del numeroso pubblico che ha gremito Piazza Duomo, proponendo composizioni ed arrangiamenti realizzati insieme al compositore israeliano Gil Dor, chitarrista virtuoso e prezioso direttore musicale, Gadi Ser, fantastico percussionista di origini yemenite come Noa, e Adam Ben Ezdra, talentuoso contrabbassista nuova acquisizione del gruppo, che hanno toccato le le sonorità del jazz ma anche del rock e del pop, in un’unica, magica melodia.
Ci piace senz’altro ricordare in questa magnifica notte d’estate palmese l’emozione di “Eternity and Beauty”, brano scritto con Pat Metheny ed a lui dedicato;   “Little Star” , testo sull’olocausto, tema che per la prima volta e quasi per caso l’artista affronta, come parte di un più ampio progetto sulla vita di Karol Woytila, anch’egli passato attraverso l’esperienza dei campi di lavoro nazisti. Quest’ultima canzone, per questo spunto iniziale e per i rimandi che contiene, a partire dai primi versi, crea un cortocircuito emotivo che connette tra loro tempi, luoghi e genti tra loro distanti ma non lontani, come un condensato della capacità dell’arte di aprire porte inaspettate del nostro cuore e connetterci tutti su un livello più elevato.  
Con la sua grazia innata, Noa ha salutato il caloroso pubblico palmese con alcuni fuori programma finali, che sono omaggio alla nostra musica popolare, incantevoli interpretazioni di “Santa Lucia lontana” e “Alla fiera di mastr’André”, l’immancabile “Life is beautiful” ed una commovente Ave Maria finale, lasciando a tutti noi la fervida speranza che lo sguardo ed il respiro universale della musica possa farcela, dove, la politica, ha il fiato corto e gli occhi bendati.

4 Settembre 2014

Autore:

admin


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