La signora Angela Cincotta titolare dell’“HOTEL CINCOTTA” e proprietaria di un immobile a Panarea dove ha sede una cabina elettrica della società ENEL DISTRIBUZIONE S.P.A. ora E-DISTRIBUZIONE S.P.A. ha da oltre 20 anni un contenzioso giudiziario interminabile, conclusosi con una condanna di pagamento a carico dell’ Enel di un importo di 289.000,00 e con un atto di pignoramento…. ma la signora avrà veramente mai giustizia e riavere finalmente ciò che le spetta?
Ma ecco la vicenda raccontataci dalla stessa signora Cincotta: “Nel lontano 1996 iniziavo una controversia legale contro l’Enel Distribuzione spa, dopo il primo grado di giudizio, l’appello e la Cassazione finalmente mi viene data ragione dalla suprema corte che ordina una riassunzione in corte d’appello per applicare i principi emanati dalla corte e quantificare il tutto.
La corte d’appello di Messina il 09/06/2016 deposita la sentenza che condanna l’Enel al pagamento del canone di locazione a decorrere dal 30/07/1987 fino ad ora e comunque fino a quando ci sarà l’occupazione dell’immobile, inoltre condanna la società elettrica al pagamento dei due terzi delle spese processuali.
Dopo oltre 20 anni pensavo che finalmente la storia era giunta al termine, MAI PENSIERO FU COSI’ SBAGLIATO.
Nonostante la richiesta dell’esecuzione della sentenza ai legali dell’Enel, la notifica della stessa, le telefonate del mio legale ai colleghi della controparte per chiedere delucidazioni, l’Enel tace.
Tutto questo mi ha costretto a presentare un atto di pignoramento presso terzi al tribunale civile di Roma per un importo di € 289.000,00. Che dire la storia continua e ormai penso proprio che non finirà mai.
Mi permetto di fare solo una piccola considerazione , non so quanto sia costata in Euro all’Enel Distribuzione SPA tutta questa storia ma ritengo che dal punto di vista economico forse conveniva pagare il canone di locazione e non arricchire l’avvocato di turno con soldi in parte di tutti gli italiani.
Vi ringrazio anticipatamente per avermi dedicato il vostro tempo e ascoltato lo sfogo di un cittadino esasperato dalla lungaggine della giustizia civile italiana.
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.