PAOLO GULLA’ – A Brolo, il campetto di calcio nel suo ricordo. Il punto di partenza per rivedere e aggiornare la toponomastica del paese
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PAOLO GULLA’ – A Brolo, il campetto di calcio nel suo ricordo. Il punto di partenza per rivedere e aggiornare la toponomastica del paese

L’intitolazione sabato scorso. E dopo la decisione di dedicare la piazza del lungomare a don Vincenzo Agnello potrebbe essere l’avvio per rivedere e aggiornare tutta la toponomastica del paese.

L’area sportiva si trova nel quartiere Sottogrotte ed è stata recentemente oggetto di un intervento di recupero urbano-sportivo.

E’ sempre stato, visto che pubblico e senza oneri per giocarci, una campetto frequentatissimo da intere generazioni di giovani brolesi. compreso lo stesso Paolo Gullà, non per nulla, proprio di fronte al campetto, venne realizzato un murales – Indelebile –  che ricorda a tutti sia l’immagine Paoletto  che la sua triste vicenda.

Quindi quasi cogliendo una desiderio condiviso e popolare l’amministrazione comunale, inaugurando la struttura, dopo gli interventi ottimizzanti, gli ha dedicato il campetto di calcetto.

Alla cerimonia di intitolazione erano presenza dei genitori di Paolo, Nancy e Pippo, l’amministrazione comunale, rappresentata da Irene Ricciardello, il sindaco, e da Gaetano Scaffidi, il suo vice, che ha seguito l’iter di riammodernamento della struttura e che ha detto:“siamo orgogliosi di ridare al paese di Brolo, e soprattutto ai nostri giovani, una struttura sportiva totalmente ripristinata e messa in sicurezza. Uno spazio da regalare ai nostri ragazzi, siamo altresì felici di poter intitolare questo luogo di sport ad un ragazzo che non è più tra noi ma che tanto ha amato il calcio e lo sport”.

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Tra le tanti voci di soddisfazione per questa intitolazione anche quella di Cono Condipodero. “manifesto viva soddisfazione, in primis come cittadino e poi come consigliere comunale per il completamento dei lavori del campo di calcetto di via Santa Barbara – già oggetto di una mia interrogazione nel dicembre scorso – che sarà quindi finalmente restituito alla fruizione degli sportivi brolesi” d ha aggiunto – “Ma ciò che più mi riempie di orgoglio e di commozione è la decisione di intitolare il campo di calcetto a Paoletto Gullà”. Evidenziando che lo stesso avanzò questa proposta con una lettera aperta, formalizzata al protocollo del comune nel luglio di quest’anno.

A parte la velata polemica è un episodio importante quanto fatto, che assicura memoria e ricordo anche al giovane passato del paese.

Ricordando Paolo se ne ricorda la sua vicenda ma diventa anche un simbolo.

Da quest’intitolazione, ma anche dall’avviata procedura di designazione della piazza del lungomare a Vincenzo Agnello, sarebbe opportuno varare un piano di intitolazioni di slarghi e piazze di Brolo, oggi senza nome.

Un percorso condiviso che dovrebbe coinvolgere diversi ambiti della società civile del paese, e che individuate le aree da denominare, potrebbe veder più soggetti deputati, anche a formulare proposte e suggerimenti attingendo alla storia, ai fatti, alla memoria di Brolo, m anche in altri ambiti. r luoghi e slarghi diventino anche simboli e testimoniaze.

Gioco facile, ma mai fatto, anche se al tempo c’è chi mise i soldi per realizzare un busto marmoreo, è quello di pensare alla villa comunale che porti il nome del dottor Giacinto Garofalo.

Una promessa fatta da tanti e mai onorata.

Ma altri, vedi un altro medico condotto, Carmelo Catano, e poi i sacerdoti, don Nino Lo Presti, padre Pietro Randazzo hanno rappresentato storie condivide del paese, e poi gente più modesta, sindacalisti e politici, uomini in divisa, bimbe cadute sotto i colpi del “padrone” , ma anche operai, gente dalla mete fine, artigiani, simboli di operosità e altruismo.

La storia di Brolo ne è piena.

Ma anche ci sarebbe spazio per vittime di mafia, e simboli di impegno civile e sociale.

Sarebbe un bel modo per onorarli.

 

 

 

 

19 Settembre 2018

Autore:

redazione


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