Atto di buon senso? Intervento dell’amministrazione? Indignazione collettiva?
Non ha importanza… il risultato è quello voluto. La parabola satellitare “imbullonata” tra i merli della torre di cinta medievale, a Brolo è stata immediatamente rimossa.
Certamente un gesto che corregge un errore, per non parlare di abuso.
Ieri avevamo pubblicato la foto della nuova “padella” satellitare che era stata incastonata tra le antica mura del castello brolese.
Una foto emblematica tratta da facebook, dove era scattata la denuncia-protesta.
Tanti i post di protesta.
Stamani quell’obbrobrio – tecnologico si ma deturpante esteticamente – è stato volontariamente rimosso.
Un piccolo passo per la tutela del bello, la salvaguardia della memoria e dei luoghi di un centro storico brolese troppe volte offeso, danneggiato, imbruttito, impoverito, mai sfruttato.
Un patrimonio collettivo.
Da difendere, tutelare, ingentilire, proteggere.
A volte si inizia da qui.
ED è illuminate il commento di Alderigo, postato su facebook “Il problema è che alle volte le cose si fanno non per furbizia o per cattiveria ma solo per inconsapevolezza!
Il centro storico meriterebbe molte più attenzioni di quelle che finora sono state dedicate e chissà se si è ancora in tempo per recuperare quello che è stato distrutto o trasformato.
Bisogna lavorare soprattutto nel rendere consapevoli la gente che la zona Castello è un tesoro che pochi hanno, soprattutto i paesi costieri, ed estirpare quel modo comune di intendere i vincoli dei Beni Culturali come inutili lacci e laccioli.
Naturalmente una autocritica costruttiva dovrebbe essere elaborata anche da quegli apparati amministrativi che devono dare un indirizzo a chi intende recuperare tali beni”.
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