Riceviamo e pubblichiamo.
Spiace particolarmente l’intervento del Presidente dell’Arcigay makwan di Messina, in risposta alla mia personale presa di posizione inerente l’opportunità di eliminare la commissione provinciale per le pari opportunità, considerata la palese distorta interpretazione del contenuto della mia nota in merito.
Nello specifico appare chiaro che la provocazione nasce dalle scarse risorse affidate alla gestione dell’attività della commissione, che non mettono assolutamente le componenti nelle condizioni di poter programmare una seria attività, essendo l’organo di supporto consiliare costretto a convocarsi con scarsa frequenza.
Inoltre, è d’obbligo precisare, che l’iniziativa dell’istituzione della suddetta commissione non ha niente a che vedere con la volontà né del Presidente della Provincia regionale on. Giovanni Ricevuto né tantomeno con l’assessore delegato al ramo Mariella Perrone, come da voi sostenuto, ma bensì esclusivamente dipendente dalla volontà del Consiglio Provinciale, essendo la commissione organo di supporto allo stesso, che ha visto il sottoscritto insieme ai colleghi della legislatura 2003 – 2008, quali fautori della regolamentazione ed istituzione della commissione provinciale per le pari opportunità, strumento che doveva servire per promuovere iniziative mirate alla realizzazione delle reali condizioni di parità tra i sessi e le minoranze sociali nella provincia messinese.
Per quanto sopra, non sfuggirà che le volontà politiche degli ultimi 39 mesi, hanno fatto sì che fossero destinate alla gestione della commissione risorse non adeguate e che di fatto hanno vanificato i propositi istitutivi della stessa.
Pertanto ribadisco, in assenza di una reale presa di posizione da parte della politica di Palazzo dei Leoni in supporto e sostegno delle attività della commissione provinciale per le pari opportunità, la volontà di proporne la sua soppressione, considerato inoltre, il doppione rappresentato dall’esistenza a garanzia delle pari opportunità alla Provincia Regionale di Messina di un apposito assessorato per le pari opportunità retto dall’assessore Mariella Perrone, con analoghe e in taluni casi superiori opportunità d’intervento nel settore.
Spero che la presente sia servita a fugare ogni dubbio in merito alla mia posizione, soprattutto facendo comprendere le reali criticità di un organo di supporto consiliare, che dal suo rinnovo ad oggi, ovvero giustappunto nell’epoca Ricevuto, non è mai stato messo dall’Amministrazione provinciale nelle opportune condizioni tecniche ed amministrative per poter adempiere al meglio alle proprie prerogative istituzionali.
Il Consigliere Provinciale Roberto Cerreti
Capo Gruppo M.P.A.