Giuseppe Antoci, Piera Aiello, il padre di Nino, e poi Leoluca Orlando, Nello Musumeci. Ecco alcuni commenti dopo la sentenza che inchioda il boss per l’assassinio del poliziotto antimafia.
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Vincenzo Agostino, il padre dell’agente ucciso, ha subito commentato: “Provo una grande gioia, ma questo è solo l’inizio della verità”. L’omicidio avvenne nel 1989 con lui morì anche la moglie incinta, Ida Castelluccio. ra cì’è dopo 32 anni la condannato all’ergastolo il boss Nino Madonia. “Le stragi sono partite dall’uccisione di mio figlio, ci sono tre persone con ruoli importantissimi che sanno e ora devono parlare”“
Giuseppe Antoci
Piera Aiello
Vincenzo Agostino – il padre.
“Oggi è un giorno di grande gioia per me, mi dispiace solo che non ci sia mia moglie con me”.”Mi auguro che anche i mandanti possano essere condannati – ha detto poi Vincenzo Agostino appena uscito dall’aula bunker dell’Ucciardone all’Adnkronos – mi auguro che gli esecutori parlino e dicano la verità così si toglierebbero un peso”. Per lui “questa sentenza è solo un inizio di verità, perché le stragi di Palermo sono partite dall’omicidio di mio figlio”.
Leoluca Orlando, sindaco di Palermo
“Come sempre e prima di tutto, un grande e affettuoso abbraccio al padre Vincenzo nel ricordo anche della compianta mamma Augusta. E’ infatti alle famiglie di Antonino Agostino e di Ida Castelluccio che oggi lo Stato, anche se con un colpevole ritardo durato oltre trent’anni, ha dato una prima risposta. Una risposta che riscatta in parte le responsabilità che tutte le Istituzioni hanno per i ritardi nell’accertamento della verità. Il Comune, che in questo processo era costituito come parte civile tramite la sua avvocatura, proseguirà con Enzo e con tutti i familiari a chiedere che piena luce sia fatta non solo su quel delitto, ma anche sui tanti misteri, i colpevoli depistaggi e le omissioni che hanno impedito fino ad oggi di colpire mandanti, esecutori e beneficiari di quel terribile delitto”.
Il Presidente Nello Musumeci: “Al fianco della famiglia”
“A 32 anni di distanza dall’omicidio dell’agente di polizia Nino Agostino e della moglie Ida Castelluccio, arriva finalmente una sentenza sulla strada per far luce su uno dei “misteri” della storia recente di Palermo e della Sicilia. È solo un primo passo, altri tronconi processuali sono in corso per chiarire chi e perché trucidò il poliziotto e sua moglie, incinta. Siamo, e sono, al fianco del genitore Vincenzo Agostino che, solo quando tutto sarà finito, e chiarito, taglierà la sua lunga barba. Aspetteremo, con pazienza e tenacia, questo momento al suo fianco”.