Convegno internazionale contro il G7 di Taormina: “né terra, né mare, né aria per gli imperialisti”.
“Né terra, né mare, né aria per gli imperialisti” questo il tema del Convegno Internazionale lanciato dal Partito Comunista (PC) in occasione del G7 di Taormina e che vedrà la partecipazione di rappresentanti dei partiti comunisti di paesi del mediterraneo che si battono unitariamente per l’uscita dei propri paesi dall’UE e dalla NATO. Il Convegno Internazionale si svolgerà in contrapposizione al Vertice, sabato 27 maggio alle ore 11, presso l’Assinos Palace Hotel di Giardini Naxos (Me), in via Consolare Valeria 33, con l’intervento, tra gli altri, di: Eduardo Corrales del Partito Comunista dei Popoli di Spagna (PCPE), Sotiris Zarianopoulos eurodeputato del Partito Comunista di Grecia (KKE) e l’On. Marco Rizzo, Segretario generale del Partito Comunista (Italia).
L’iniziativa organizzata dal Partito Comunista -si afferma in una nota stampa -ha l’obiettivo di mettere in evidenza la natura antipopolare del G7 e denunciare le linee politiche di sfruttamento, ineguaglianza e guerra contro i lavoratori e i popoli del mondo che saranno ulteriormente definite in questa riunione tra i capi di stato e di governo di 7 potenze imperialiste assieme all’Unione Europea e al Fondo Monetario Internazionale per promuovere gli esclusivi interessi dei grandi gruppi industriali e finanziari. Questo, in una terra, la Sicilia, trasformata da anni in piattaforma di guerra strategica al centro del mediterraneo mentre subisce pesantemente la precarietà lavorativa, disoccupazione di massa, distruzione dell’agricoltura locale e taglio dei servizi fondamentali.
Il Partito Comunista parteciperà inoltre al corteo anti-G7 che partirà alle ore 15 dal terminal bus di viale dionisio. “Saremo a Giardini Naxos – dichiara Alessandro D’Alessandro, segretario regionale del PC -per dimostrare che il G7 è espressione di un sistema marcio che non è in grado di garantire alcun futuro al progresso dell’umanità generando solo sfruttamento, guerra, disuguaglianza sociale e territoriale, miseria, profughi. Il nostro popolo ha già dimostrato di non accettare passivamente servitù militari, così sarà anche per le vessazioni e soprusi del G7. Lanciamo – conclude -il contrattacco per un’alternativa fuori dall’UE e dalla NATO basata sugli interessi reali dei lavoratori e dei popoli che necessitano di metter fine alle antipopolari linee politiche a favore del grande capitale promosse dal Vertice e al sistema che rappresenta”.
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