“PARTITO DELLA SICILIA” – Per Mimmo Nania è un “film già visto”
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“PARTITO DELLA SICILIA” – Per Mimmo Nania è un “film già visto”

nania

Il senatore barcellonese, sull’idea di Totò Cuffato, ci argomenta sopra e conclude che LA SICILIA, necessita di “una democrazia SICILIANA” e non “ALLA SICILIANA”?

totò cuffaro libero
La proposta con la quale Cuffaro ricicla il “Partito Della Nazione Di Renzi”, sostenendo la necessità di un “PARTITO DELLA SICILIA” – ossia la solita teoria di una DC secondo cui VERDINI e SCHIFANI, RENZI e la  PRESTIGIACOMO, MATTEOLI e CASTIGLIONE, per come intendono la politica, possono e devono stare insieme nello stesso Partito – RIPROPONE LA VISIONE DI “UN FILM GIÀ VISTO”.

Il Partito della Nazione?

Il Partito della Regione?

So bene che di ogni tesi esistono “versioni nobili e versioni volgari”.

SONO CONVINTO CHE QUELLA DI CUFFARO sia la versione nobile di un Partito capace di assemblare tutti, dal PD a FI, nell’abbraccio.

Una visione coerente con l’idea che si porta dietro della DC e di ciò che ha rappresentato.

PER QUANTO MI RIGUARDA, RIMANDO DELL’IDEA DI UN PARTITO (cosa che non ha nulla a che vedere con una sigla o una coalizione provvisoria) COME DI “UNA COSA SERIA” che dovrebbe avvicinare “qui in idem sentium” (coloro che sentono le stesse cose).

Per questo non credo nella versione aggiornata della DC sub specie di Partito della Regione.

E neppure che i partiti “piglia-tutti” siano in grado di tenere insieme “chi sente e pensa le stesse cose”.

Questi partiti, semmai, tengono insieme CHI COLTIVA LE STESSE AMBIZIONI E GLI STESSI INTERESSI.

Prova ne sia E L’AMMONTARE del debito pubblico che pesa come un macigno sul groppone dei cittadini e delle nuove generazioni si ritrovano sul groppone E IL MANTRA – che ricordo bene – al quale ricorreva LA DC per adescare “i giovani fascisti”: “Ma chi sini babbu. Cu ta fa fari. Pensa a manciari. Cu campa, paga!”

JOSEF LA PALOMBARA alcuni decenni or sono ha scritto un libro con un titolo che dice tutto: “LA DEMOCRAZIA ALL’ITALIANA”.

Il contenuto, ridotto all’osso, spiega che poiché gli italiani (i siciliani) sono quelli che sono: trasformisti, opportunisti, disonesti… a loro si adatta una “democrazia all’italiana”. Come dire “da cialtroni”!

POSSO DIRE che i Partiti non dovrebbero nascere contro “qualcuno” ma “per qualcosa”?

POSSO DIRE che mi sembra debole la tesi di chi sostiene che occorre “un Partito della Regione” per evitare che qualcuno, il M5S, (il condensato delle frustrazioni gestito da una società privata: la CASALEGGIO ASSOCIATI) vinca le elezioni? POSSO DIRE che l’avversario si batte con argomenti e con l’esemplarità del comportamento?

POSSO DIRE che una cosa è “UNA COALIZIONE” tra diversi – che rimangano diversi – PER EVITARE “QUALCOSA” che si ritiene dannosa per l’interesse generale MENTRE UN’ALTRA È LA FORMAZIONE DI UN PARTITO che unisca “qui in idem sentium”?

POSSO DIRE che un Partito si fa per durare e una colazione per “uno stato di necessità”?

POSSO DIRE che l’Italia ha bisogno di partiti normali che uniscano coloro che la pensano allo stesso modo?

POSSO DIRE che l’Italia necessita di “una democrazia che funzioni come le altre”, dove c’è chi sta di qua e chi sta di là, condividendo regole comuni ma confrontandosi sulle valutazioni e sulle cose da fare?

POSSO DIRE che la Sicilia necessita di politici che siano “di parte” ma che amministrino nell’interesse di tutti, che abbiano dato buona prova di sé come amministratori e che possano presentare un “tessera di riconoscimento” ineccepibile?

POSSO DIRE, insomma, CHE LA SICILIA, necessita di “una democrazia SICILIANA” e non “ALLA SICILIANA”?

mimmo nania

domenico_nania

4 Aprile 2017

Autore:

redazione


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