Potranno votare tutti i simpatizzanti che sottoscriveranno una dichiarazione con la quale accettano di essere registrati nell’Albo degli elettori del PD
Domenica 3 marzo il Partito Democratico celebra le Primarie 2019. Tre i candidati selezionati dai circoli italiani del Partito Democratico, Nicola Zingaretti, attuale governatore della regione Lazio,
Nei giorni scorsi gli iscritti al partito hanno conferito 88.918 voti, pari al 47,38% a Nicola Zingaretti, per Maurizio Martina che si presenta in tandem con Matteo Richetti i voti sono stati 67.749, pari al 36,10%, 20.887 (11,13) sono le preferenze che Roberto Giachetti e Anna Ascani hanno ottenuto nella fase preliminare. Gli altri candidati erano: Francesco Boccia 7.537 voti (4,02%), Dario Corallo 1.266 (0,67%) e Maria Saladino 1315 voti (0,70%).
Saranno dunque Nicola Zingaretti, Maurizio Martina-Matteo Richetti e Roberto Giachetti- Anna Ascani, i protagonisti delle primarie del 3 marzo, votazione alla quale potranno partecipare tutti i simpatizzanti. A costoro, oltre ai due euro, ai gazebo verrà richiesto di firmare una dichiarazione “di riconoscersi nella proposta politica del Pd, di sostenerlo alle elezioni, accettando di essere registrati nell’Albo pubblico delle elettrici e degli elettori del Partito Democratico”. Per votare occorrerà, inoltre, presentarsi al proprio seggio con un documento di identità e con la tessera elettorale. Si vota dalle 08.00 alle 20.00.
MOZIONI CANDIDATI
ROBERTO GIACHETTI – ANNA ASCANI #sempreavanti
“Quella che stiamo vivendo è una “fase populista”. Compito dei riformisti è quello di operare per impedire che questa fase si trasformi in una vera e propria era populista, capace di minacciare l’esistenza stessa della democrazia liberale (Yasha Mounk).
Il Partito Democratico, come forza riformista e progressista di centrosinistra, ha di fronte a sé sfide enormi. I dilemmi che abbiamo affrontato insieme negli ultimi anni non erano da meno, ma oggi si è affacciato su scala globale un fenomeno completamente nuovo, almeno nelle dimensioni che ha assunto: il populismo. Si tratta di un problema di natura metapolitica. La sfida non è più soltanto sulle politiche, ma anche, forse soprattutto, sul modo in cui queste vengono selezionate, discusse, deliberate e comunicate. Il populismo è promotore e fautore di politiche obsolete, inappropriate o improvvisate, ma è dotato di una potenza propagandistica impressionante e rappresenta per questa ragione una minaccia al benessere di tutti ed in particolare proprio di quelle classi sociali da cui ottiene maggiore consenso. Una minaccia al popolo quindi, ma anche alle istituzioni, su cui le democrazie liberali sono state edificate. Il Partito Democratico oggi deve competere con soggetti politici populisti sia nella sostanza che nella forma. Per questo motivo, l’alleanza con i populisti è preclusa e ogni cedimento in questo senso sarebbe letale”.
Per chi volesse approfondire la mozione: www.sempreavanti.eu
MAURIZIO MARTINA – MATTEO RICHETTI #fiancoafianco ‘Cambiare il PD per Cambiare l’Italia’
“Noi e il mondo Diamoci una scossa. Noi democratici dobbiamo essere idealisti senza illusioni, per dirla con John F. Kennedy, o lasceremo il campo agli illusionisti senza ideali che stanno sfasciando il Paese. Il superamento delle ideologie forti del ‘900 non ha tolto alle persone una richiesta di senso, senza la quale la politica e l’impegno per un progetto collettivo perdono forza. Nel mondo, democratici e riformisti sono immersi in questa sfida, che spesso li fa sembrare timidi e sulla difensiva, sempre in bilico tra illusori ritorni al passato e mera gestione dell’esistente. La sfida è anche nostra. Va aggiustata la bussola del nostro impegno politico”.
Sul sito www.mauriziomartina.it/fiancoafianco.pdf sono disponibili documenti che contengono le proposte per il Paese.
NICOLA ZINGARETTI ‘E’ tempo di scegliere. Primalepersone’
È tempo di scegliere. Prima le persone.
“Ora è tempo di scegliere. Possiamo continuare a lamentarci, dividerci, isolarci fino all’irrilevanza, oppure decidere di combattere perché l’avvenire torni ad essere un luogo della speranza, della solidarietà, della giustizia, della libertà, delle opportunità per tutti. Il cuore del problema è come reagire, cambiare, offrire un futuro all’Italia e all’Europa. Non si può tornare indietro. Una lunga serie di errori, nel nostro campo, ha condotto a una sconfitta epocale e alla formazione del primo governo nazionalpopulista dell’Europa occidentale, egemonizzato culturalmente e politicamente dalla nuova destra. L’Italia rischia un declino inarrestabile, separata dall’Europa e divisa al suo interno, impaurita, incattivita e avvitata in sé stessa”.
Mozione e documenti su: www.nicolazingaretti.it/primalepersone
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