Colazioni con uova, torte dolci o salate, salumi e formaggi, e poi ancora pranzi a base di agnello e timballi, colombe e uova di cioccolata. Una vera e propria maratona a tavola che si prolungherà fino a Pasquetta e che rischia di regalare agli italiani 1,5 kg in più.
A mettere in guardia i connazionali che hanno affrontayo le feste pasquali è Michele Carruba, direttore del Centro di studio e ricerca sull’obesità dell’università degli Studi di Milano. “I rischi maggiori – dice l’esperto all’Adnkronos Salute – riguardano proprio le persone già in sovrappeso, oppure obese”.
Ed è “un problema serio, se consideriamo che metà della popolazione del Belpaese è obesa o in sovrappeso. Il fatto è – spiega l’esperto – che un individuo normale riesce a compensare uno stravizio a tavola abbastanza facilmente, cosa che invece è più difficile che accada per obesi e persone in sovrappeso.
Quando poi gli eccessi si concentrano in diversi giorni di seguito, gli effetti rischiano di farsi sentire sulla bilancia”.
Un problema decisamente moderno: “Nella tradizione, infatti, i pasti più abbondanti delle feste pasquali – sottolinea Carruba – venivano compensati dal digiuno del venerdì e da tutti i ‘venerdì di magra’ quaresimali”.
E anche i dolci erano una prerogativa delle feste e della domenica, mentre oggi “basta andare al ristorante per chiudere il pasto col dessert, in barba alla frutta”.
Insomma, quel che è fatto e fatto.
Ma ora cerchiamo di trattenerci, perché i risultati sono rotolini, gonfiore e chili di troppo al rientro in ufficio.
Cosa fare allora? “Il mio consiglio – dice Carruba – è quello di trasgredire sì, ma con saggezza: concedendosi dunque qualcosa di goloso, ma in piccole quantità.
Sì a un pezzetto di cioccolata, ma “no all’uovo intero. Via libera anche a un assaggio di colomba. Insomma, le tradizioni vanno rispettate, ma senza strafare”.
Soprattutto, sia durante le feste che dopo, “è bene bere molta acqua e camminare di più, almeno mezz’ora al giorno.
Per iniziare a bruciare le calorie extra”. Infine, per chi ha ‘sgarrato’ troppo, “è utile ridurre per qualche giorno nella settimana successiva le porzioni a pranzo e a cena, per non rinunciare al gusto salvaguardando la linea”.
Il problema dell’obesità può anche essere affrontato secondo le nuove vie della medicina, la biomedicina integrata, A Brolo in Sicilia) recentemente si è aperto un apposito centro presso il quale è possibile essere seguiti dal punto di vista nutrizionale per il ripristino del proprio benessere.
Per informazioni e “scoprire” il centro brolese: 09411901037 – 0941060054 Poliambulatorio Medico AAGMS – via G. D’Annunzio 1\c
da: http://affaritaliani.libero.it/cronache
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