Sono in corso, anche oggi, al Tribunale di Patti gli interrogatori di garanzia delle persone poste agli arresti nell’ambito dell’operazione “Pathology”, per le paventate truffe all’Inps.
Molti fascicoli di imputati “minori” al momento sono stati secretati e nei prossimi giorni quando questi saranno sentiti i magistrati comprenderanno meglio come si sviluppava quest’intreccio tra ammalati, veri e falsi, avvocati, medici in quelle cause di previdenza sociale oggi al centro dell’inchiesta e gli stessi indagati e i loro legali sapranno meglio di cosa sono accusati.
Di fronte al Gip Eugenio Aliquò ed al Procuratore Capo della Repubblica Rosa Raffa, è stata sentita per prima l’avvocato Anna Ricciardi, brolese, già vicepresidente del consiglio comunale, che insieme al medico Franco Piscitello e l’altro avvocato, Teresa Notaro, di Sant’Agata Militello viene considerata figura apicale dell’inchiesta che ha portato all’iscrizione nel libro degli indagati – a vario titolo -di un centinaio di soggetti.
La Ricciardi, da subito ristretta in carcere, difesa dall’avvocato Nino Favazzo, rispondendo alle domande dei magistrati, ha respinto ogni accusa.
Sulla stessa linea difensiva si è posto il dottor Piscitello, difeso dall’avvocato Claudio Gallina Montana.
Il legale Nino Favazzi, che difende Anna Ricciardi, ha dichiarato – si legge sulla stampa – che il suo assistito ha fornito la propria versione dei fatti respingendo le accuse che le sono state mosse.
Sono stati ascoltati anche altri soggetti raggiunti da obbligo di dimora.
Nello specifico il GIP e il Procuratore Capo hanno sentito Antonino Pino, Genoveffa Scaffidi Chiarello, Giusi Mincica, Genoveffa Cadili, Giuseppe Armeli e Sebastiano Conti Nibali.
Oggi, sabato, dovrebbero essere ascoltati Vincenzo Princiotta, Ilenia De Luca, Rosaria Lo Presti, Teresa Notaro e Mariella Di Gaetano tutti agli arresti domiciliari.
Successivamente toccherà a Stefano Marra, Nuccio Mangano, Daniela Calabrese e Francesco Di Giorno sottoposti all’obbligo di dimora.
Quindi davanti ai giudici sfileranno i medici specialisti ed i due funzionari dell’INPS raggiunti da sospensione dell’esercizio delle funzioni ed ancora tutti i veri o presunti malati “seguiti” nelle pratiche di rimborsi dai soggetti oggi sottoposti al fermo da parte delle autorità.