Alle ore 11.00, presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Messina, si terrà una conferenza stampa per illustrare l’operazione. I nomi degli arrestati e degli altri indiziati tra periti, medici e avvocati. L’operazione è stata condotto tra ieri e stanotte dai carabinieri nella provincia dello Stretto. Smascherata un’organizzazione che con un preciso tariffario attestava finte patologie. Coinvolti anche dipendenti degli uffici giudiziari. L’inchiesta era in atto da mesi. A margine di questa anche una serie di indagini parallele per accertare responsabilità diffuse ed il paventato trasferimento di un magistrato , cosa che venne smentita da parte della Procura di Reggio Calabria.
Su ordine del gip Eugenio Aliquò, i carabinieri hanno notificato 33 misure cautelari e 69 avvisi di garanzia ai componenti dell’associazione accusati a vario titolo di corruzione in atti giudiziari, truffa ai danni dello Stato, falsa perizia e falso in atto pubblico.
In carcere sono finiti quelli che gli inquirenti ritengono i grandi registi del business, l’avvocatessa Anna Ricciardi, di Brolo,già vicepresidente del consiglio comunale di Brolo, e il medico Francesco Piscitello. Arresti domiciliari per un’altra avvocatessa di Sant’Agata di Militello, Teresa Notaro, per i gestori di uno studio di consulenza fiscale Vincenzo Princiotta e Ilenia De Luca, per Maria Di Gaetano e Rosaria Lo Presti, che gestiva un patronato.
Diversi i medici coinvolti, il gip ha deciso la misura dall’interdizione della professione per periodi che vanno dagli otto mesi a un anno: i cardiologi Giovanbattista Bruni e Rosario Germanà, gli ortopedici Antonino Furnari dell’ospedale di Sant’Agata di Militello e Pippo Spatola di Patti ma anche per altri otto medici che avrebbero firmato dubbie consulenze tecniche: Iole Donzì, Maria Giovanna Barbitta, Giuseppe Di Santo, Marianna Faraci, Bruno Fazio, Giuseppe Fulco, David Fazio, Rosario Di Stefano e Giorgio Giannitto.
Interdizione anche per il direttore dell’Inps di Barcellona Pozzo di Gotto Antonino Ventura e la funzionaria dell’Inps di Patti Margherita Salpietro.
Coinvolti nella truffa anche tre cancellieri e un assistente giudiziario del tribunale di Patti accusati di aver incassato somme proporzionali agli importi delle indennità ottenute indebitamente. Sui loro conti, la guardia di finanza di Patti ha operato un sequestro preventivo per equivalente di oltre 300.000 euro.