Una lettera aperta firmata dai segretari provinciali delle Federazioni Pensionati di Cgil, Cisl e Uil è stata inviata al sindaco di Patti per protestare contro la sospensione del servizio di assistenza domiciliare agli anziani.
“Sorpresa e costernazione” scrivono Giuseppe Locorotondo, Carmelo Raffa e Carmelo Catania rivolgendosi al sindaco…. ed i sindacalisti sono preoccupati perchè “questo è solo l’inizio di una serie di tagli alla spesa sociale e, tanto per cambiare, quando si presentano difficoltà più o meno oggettive di carattere economico, i primi a subirne le conseguenze sono i più deboli, cioè i meno abbienti e gli anziani”.
Cgil, Cisl e Uil credono e scrivono che “sarebbe stato più utile intervenire nei tagli sulle manifestazioni e sui costi per i nuovi dirigenti che incidono per circa 140 mila euro all’anno, evitando di operare tagli in servizi essenziali per la classi più svantaggiate” – aggiungendo – “Sicuramente il taglio dei 140 mila euro non sarebbe stato sufficiente. Per questo abbiamo chiesto una convocazione urgente al sindaco di Patti per discutere il problema, riconoscendo che la situazione degli Enti Locali, per via della continua decurtazione dei trasferimenti da parte dello Stato è sicuramente difficile, ma riteniamo che la strada maestra sia un confronto serio e costruttivo con le parti sociali, per trovare assieme possibili soluzioni”.
Forse, aggiungiamo, i soggetti dell’incontro dovrebbero allargarsi coinvolgendo anche il consiglio comunale, chiamandolo per spiegare proprio a quelle classi più deboli, cioè i meno abbienti e gli anziani, i motivi delle ultime scelte adottate.