La vetrina di Facebook, quella di “Patti partecipata”, diventa un buon presidio per dare uno sguardo alla vita sociale e a quel che avviene nella città.
Così Enzo Russo, punta l’indice sul malcostume imperante, dei cani senza paletta.
E continua a scrivere Russo “Ma è possibile che non si rendano conto di quello che fanno – aggiungendo polemicamente …. e qualcuna saliva pure sui palchi in campagna elettorale? -.
E’ possibile che nonostante le nostre denuncie nessuno prenda provvedimenti?
Forse chi di dovere preferisce che ci sia una “sana rissa” tra cittadini, come stava accadendo l’altra sera in piazza Mario Sciacca per lo stesso motivo?
E infine, in Via Fontanelle c’è cacca secca che si trova lì almeno da 5-6 giorni: ma ogni quanto viene spazzata questa via?
O forse non vengono spazzati i marciadiepi in questa città?”
Un denuncia sociale importante che insieme ai “mi piace” trova commento in un attento lettore, Franco Zanghì, che aggiunge “Enzo hai ragione. La gente è esasperata e già un paio di volte ho sentito parlare di polpette avvelenate e cose di questo genere.
Chiaramente atti di questo tipo sono da condannare ad ogni costo, ma credo che, in qualche modo, anche l’esasperazione delle persone sia da tenere in debita considerazione.
Ieri sera un signore mi raccontava che il parco giochi di Patti Marina era pieno di cacca di cane e i bambini che giocavano a piedi nudi l’hanno più volte pestata.
Allora a questo punto scatta l’impulso di giustificare perfino la polpetta, ma la fare mangiare ai proprietari del cani e vigili urbani che non hanno mai fatto rispettare la legge”.
Lo stesso Zanghì è autore di un irriverente quanto arguto manifesto che pubblichiamo.