Categories: Cronaca Regionale

PATTI – Il punto sull’acqua. La relazione dettagliata dell’assessore Lena

Ecco la relazione prodotta dall’assessore comunale pattese all’acquedotto Antonino Lena e che è divenata l’oggetto della conferenza stampa di ieri del sindaco Mauro Aquino.

OGGETTO: RELAZIONE SULL’ACQUEDOTTO CITTADINO

PREMESSA

Immediatamente dopo l’insediamento della nostra Amministrazione si era già nella condizione di “emergenza acqua” caratteristica del periodo estivo.

Al fine di poter intervenire con razionalità ho chiesto all’Ufficio Tecnico una pianta aggiornata dell’acquedotto cittadino: sorgenti, serbatoi, condotte adduttrici, rete di distribuzione e relativi pozzetti.

Mi è stato riferito che non esiste una pianta aggiornata dell’acquedotto, ma soltanto i progetti degli ultimi interventi realizzati, insufficienti allo scopo.

Considerato che chi detiene la migliore conoscenza dell’acquedotto è il Sig. Tindaro Benedetti, ex fontaniere comunale in pensione, e che nessun altro dipendente comunale possiede tale conoscenza, non essendogli stato affiancato alcuno negli ultimi anni di attività, per avere notizie certe in merito all’acquedotto ho contattato il suddetto Benedetti, e ne ho ricevuto la collaborazione, prima nella forma volontaria e gratuita, ora in forma organica.
Vista la esiguità del personale tecnico, anche in riferimento alla molteplicità delle proprie competenze ed al periodo estivo, nel quale la preparazione degli spettacoli comportava l’approntamento di palchi, transennature e quant’altro, approfittando delle mie conoscenze tecniche e andando oltre il mio ruolo di Assessore, ho effettuato svariati sopralluoghi individuando gravi carenze e grosse perdite d’acqua nelle condotte principali, che perduravano da anni, concordando con l’Ufficio Tecnico l’esecuzione degli interventi.

In definitiva ho trovato l’acquedotto cittadino un “COLABRODO” ed in uno stato di grande trascuratezza e di quasi  “ABBANDONO”.

Nel contesto di questa “sconfortante” situazione e nel pieno periodo estivo, si sono verificati inoltre diversi guasti alle pompe di sollevamento che, per la loro frequenza, ho ritenuto “anomali” e per i quali ho chiesto al Direttore dell’Ufficio Tecnico, con lettera inviata anche a  Lei per conoscenza, di cercare di verificarne le cause.

Nel contesto del periodo estivo di emergenza acqua e di carenza strutturale di personale interno, ho dato indicazioni all’Ufficio Tecnico di eseguire, nel più breve tempo possibile e incaricando anche ditte esterne se necessario, tutti i lavori atti ad eliminare, nel più breve tempo possibile, gli inconvenienti riscontrati.

STATO DI FATTO

Si riferisce alla situazione di fatto esistente prima del mio insediamento e limitatamente a ciò che ho potuto verificare nel breve periodo a disposizione.

Acquedotto Muciotomo

Ho effettuato un sopralluogo, ancor prima della collaborazione del Sig. Benedetti, con il Geom. Nino Virgilia, in qualità di tecnico che ne ha seguito i lavori di ristrutturazione, e con l’idraulico Francesco Palmeri, intervenuti in forma volontaria e gratuita, in quanto preesisteva l’inconveniente che l’acqua della sorgente “Muciotomo” non perveniva al serbatoio “Santo Pietro”, il quale fornisce l’acqua alle frazioni di Gallo, Camera e porzione di S. Paolo e  Carasi.

Ho riscontrato inconvenienti nei due pozzetti delle sorgenti ispezionati, nonché, per quanto riferitomi dal Geom. Virgilia, difformità dei lavori rispetto al progetto; in particolare mancanza di uno sfiato e posizionamento più a valle dell’ultimo pozzetto di adduzione della condotta a gravità, con l’evidente inconveniente di riduzione della pressione e difficoltà dell’acqua ad arrivare al serbatoio, aggravata dalla mancanza dello sfiato, indispensabile per l’eliminazione dell’aria presente nella tubazione.

Attraverso un successivo sopralluogo col Sig. Benedetti, finalmente decisosi a collaborare, durante il quale vengo portato a conoscenza del posizionamento della condotta distributrice per la fraz. Gallo rispetto a quella forzata, dò indicazioni all’Ufficio Tecnico di predisporre un collegamento diretto fra la condotta forzata e quella che porta alla distribuzione.

Il lavoro, immediatamente eseguito, ha consentito di approvvigionare la fraz. Gallo attraverso la sorgente di “Muciotomo”, eliminando il grave inconveniente dell’uso delle autobotti, già intervenute per alleviare i problemi idrici della frazione, e che venivano distolte da altre impellenti emergenze, nonché dalle frazioni dove l’approvvigionamento idrico avviene esclusivamente attraverso le autobotti comunali.

L’acqua, che prima si perdeva in prossimità dell’ultimo bottino di presa, dopo l’intervento viene completamente utilizzata dai cittadini della frazione Gallo.

Successivamente ho dato indicazioni all’Ufficio Tecnico di eseguire lo sfiato mancante, che è già stato realizzato attraverso incarico a ditta esterna. Con detto sfiato si otteneva il risultato di un aumento della pressione dell’acqua, consentendo alla stessa di raggiungere la fontanella posizionata nel serbatoio a livello terra, ma non il serbatoio stesso a quota più alta.

Si rendeva pertanto indispensabile un secondo intervento consistente nel  bypassare l’ultimo bottino di presa a cui è attualmente allacciata la condotta per effettuare l’allaccio al bottino situato più a monte, aumentando così la pressione dell’acqua nella condotta e consentendo alla stessa di arrivare, con idonea pressione, al serbatoio Santo Pietro.

Questo lavoro è già stato avviato e sarà ultimato nella prossima settimana dalla stessa ditta esterna, la quale attualmente è impegnata in altri interventi ritenuti prioritari.

Sorgenti “Ferrara”

Trattasi delle sorgenti site nel territorio comunale di Montagnareale, che convogliano l’acqua al serbatoio “Santo Pietro”, nel quale dovrebbero essere convogliate anche le acque provenienti dalle sorgenti “Muciotomo”.

In seguito alla segnalazione di una perdita d’acqua da un pozzetto ho effettuato un sopralluogo, assieme agli operai comunali Sigg. Gaglio e Siracusa.

Individuato il problema (otturazione della tubazione causata da radici), l’indomani veniva effettuato dagli stessi operai un intervento, che risultava vano, in quanto occorreva l’utilizzo di un escavatore.

Successive informazioni mi indicavano come conoscitore delle sorgenti, in quanto se ne era occupato precedentemente, il geom. Raffaele Aliberto.

Con lo stesso effettuavo un sopralluogo conoscitivo, visitando zone impervie dove erano situati altri pozzetti. In totale il geom. Aliberto mi informava che esistono  trentadue  pozzetti, fra sorgenti e pozzetti d’ispezione e collegamento.

I pozzetti visitati si trovavano in completo stato di  abbandono, alcuni con acqua che si perdeva nel terreno, senza porte di chiusura o senza lucchetti.

La maggior parte dei pozzetti risultavano coperti dalle sterpaglie, per cui non è stato possibile ispezionarli.

E’ in corso l’incarico a una ditta esterna per il ritrovamento, la pulizia, lo spurgo, la sterilizzazione e la chiusura con idonee porte e lucchetti, di tutti i trentadue pozzetti.


Serbatoi

Ho visitato i serbatoi di “Segreto- San Giovanni”, “Segreto”, “San Giovanni”, “Monte Giove”, “Pizzo dell’Uovo”, di Scala, riscontrando, per quanto ho potuto osservare o mi è stato detto, quanto segue:

– Serbatoio “Segreto- San Giovanni”

Occorre rimettere in funzione una saracinesca, il cui mancato utilizzo nella circostanza della riparazione di una pompa, ha creato un disservizio.

Occorre provvedere inoltre alla sua pulizia.

– Serbatoio “Segreto”

Ho constatato, con grande meraviglia e disappunto, che non è mai entrato in funzione.
Occorre metterlo in funzione al più presto, previa esecuzione di piccoli lavori di adeguamento.

Il suo funzionamento, oltre a costituire un ulteriore accumulo e riserva d’acqua, risolverebbe molti problemi, soprattutto nella zona alta del paese, in quanto è il serbatoio cittadino situato a quota più alta.

– Serbatoio “San Giovanni”

Le vasche di accumulo dell’acqua sono inaccessibili.

Occorre renderle accessibili attraverso la realizzazione di una scala e relativo pianerottolo;  risulta opportuno inoltre creare una struttura a quota più alta dove collocare il quadro elettrico onde anche evitare, come già verificatosi nella circostanza di una anomalia che venga invaso dall’acqua e distrutto.

– Serbatoio “Monte Giove”

Occorre la dotazione di una pompa di riserva che agisca in automatico in modo da assicurare la continuità della fornitura d’acqua al serbatoio “Pizzo dell’Uovo”di Scala.

Per tutti i serbatoi funzionanti non esiste un sistema automatico che stacchi la pompa adduttrice quando il serbatoio è pieno; questo comporta, soprattutto nei periodi invernali, lo sversamento dell’acqua dal troppo pieno con conseguente pericolo di danni nei terreni circostanti,  spreco di acqua ed energia elettrica.

Per quanto riguarda il serbatoio “Santo Pietro”, che viene alimentato con acque a gravità  dalle sorgenti “Muciotomo” e “Ferrara” e che d’inverno presenta il problema dello sversamento dell’acqua dal troppo pieno nel terreno circostante, si ha, analogamente agli altri, oltre allo  spreco d’acqua anche uno spreco indiretto di energia; infatti, se l’acqua persa fosse immessa nell’acquedotto cittadino, la stessa quantità non sarebbe pompata dai pozzi del Timeto.

PERDITE PREESISTENTI NELLE CONDOTTE PRINCIPALI

1-    Perdita nella condotta passante nella via Rasola, sopra P.zza Stazione, dopo la Caserma  di Finanza.

A detta dei locali, detta perdita risale ad oltre dieci anni addietro.

Dai condomini del condominio “Gramsci” (ex condominio Muscarà),  nel cui cortile si riversava l’acqua, ho appreso di una richiesta di intervento fatta al Comune in data  10  Giugno 2006  .

In considerazione del mancato intervento da parte del Comune il condominio, al fine di salvaguardare le fondazioni del fabbricato, ha realizzato, a fianco del muro di sostegno, una canaletta  in cemento per la raccolta e lo smaltimento dell’acqua proveniente dall’acquedotto comunale.

Ho ritenuto urgentissimo effettuare la necessaria riparazione per eliminare la perdita.

A questo scopo, e anche per eliminare altre perdite che descriverò appresso, Le ho chiesto l’affidamento a ditta esterna del nolo di un escavatore, cosa che Lei ha fatto con grande prontezza attraverso Ordinanza Sindacale.

La perdita è stata individuata ed eliminata; si trattava di una grossa perdita, dell’ordine di centinaia di migliaia di litri di acqua al giorno.

2-    Perdita della condotta passante nella via Agliastri di Patti Marina, in prossimità del sottopassaggio della Ferrovia.

Trattasi di una perdita non recente, da me scoperta nella circostanza di un guasto alle pompe di sollevamento della fognatura in prossimità del parco giochi di Patti Marina, quando monitoravo personalmente l’avvenuta risoluzione del problema fognario.

Il guasto era all’interno di un pozzetto dell’acquedotto nel quale era situata una “T”  con tre saracinesche, completamente nascosto dalla sovrastruttura stradale e scoperto nella circostanza della riparazione della perdita.

Ho dato indicazioni all’Ufficio Tecnico per un immediato intervento di riparazione, che è stato effettuato in una prima fase tramite gli operai del Comune, utilizzando l’escavatore a nolo, e successivamente, vista la complessità dell’intervento e l’insufficienza del personale interno dedicato anche ad altri interventi minori e ad altre attività, con l’ausilio della ditta esterna.

E’ stato eseguito un primo intervento di riparazione dalla ditta Bari, non completamente risolutore però del problema a causa della vetustà della condotta, per cui è stato necessario sostituire la “T” , che è stata montata ieri;  successivamente sarà eseguita la soletta del pozzetto con botole che rendano agevole l’ispezione e le manovre.

3-    Perdita nella condotta adduttrice a pressione che porta l’acqua dai pozzi del Timeto al serbatoio “Segreto” nella zona San Giovanni.

Trattasi di una grossa perdita esistente da molto tempo, come ho potuto rilevare nei due sopralluoghi effettuati, il primo con il Sig. Caruso Basilio, che mi aveva segnalato l’anomala presenza di una enorme quantità d’acqua, ed il secondo con gli operai del Comune Sigg. Gaglio e Siracusa.

Ho constatato che, a valle della perdita, si era formato un vero e proprio ruscello, con un’ampia zona acquitrinosa caratterizzata da fitta vegetazione, tipica dei torrenti. Qualcuno sostiene  che  l’acqua è servita negli anni anche per annaffiare l’orto.

Attraverso una misurazione empirica, fatta eseguire dagli operai del Comune, ho riscontrato una perdita superiore a 2 litri al secondo, corrispondente a 180.000 litri d’acqua al giorno, in grado di soddisfare le esigenze idriche di un quartiere di circa 800 persone.

Questa perdita è stata già riparata, l’ultimazione dei lavori risale al 23 settembre scorso.

4-    Perdita presunta (ancora da accertare) esistente da molto tempo, in corrispondenza del semaforo di Ponte Provvidenza, a fianco della casa del Dott. Luigi Gullo e frontistante la “Chiesa Provvidenza”.

Dietro segnalazioni ho accertato personalmente l’esistenza di un “piccolo ruscello” che sgorga nel cunettone  sottostante l’incrocio di Ponte Provvidenza”.

Si interverrà, per le opportune verifiche e successive riparazioni, in questa settimana.

5-    Perdita nella zona Catapanello.

E’ stata segnalata da un funzionario delle Ferrovie dello Stato, a detta del quale trattasi di una grossa perdita che sfocia sulla volta della galleria.

Si interverrà in questa settimana.


PERDITE D’ACQUA PER ROTTURE DI TUBAZIONI DELL’ACQUEDOTTO CITTADINO.

Trattasi di perdite che si verificano periodicamente, soprattutto nel periodo estivo, a causa della vetustà dell’acquedotto e dei continui sbalzi di pressione dell’acqua nelle tubazioni causati dalla chiusura e riapertura delle saracinesche, operazioni necessarie per un’equa distribuzione della ridotta quantità d’acqua.

I maggiori guasti si sono verificati nella via Luca della Robbia di Patti Marina, in prossimità della Cattedrale, in P.zza Silva, in via A. De Gasperi.

Sono stati tutti riparati; si dovrà solo intervenire di nuovo nella zona della Cattedrale per il completamento dei lavori.

ULTERIORI INTERVENTI URGENTI DI ADEGUAMENTO E MIGLIORAMENTO DA ESEGUIRE

Oltre agli interventi precedentemente richiamati, al fine di migliorare il funzionamento dell’acquedotto, occorre eseguire con urgenza i seguenti lavori:

– Realizzazione di una condotta di collegamento tra la C/da Carasi e la C/da San Paolo, in modo da immettere nella rete cittadina l’acqua proveniente dal serbatoio “Santo Pietro”, che oggi si ferma in C/da Carasi ed eventualmente, da valutare dopo l’acquisizione dell’effettivo stato di fatto, effettuare analogo collegamento fra la condotta di S. Paolo proveniente dal serbatoio “Santo Pietro” e la sottostante condotta a pressione proveniente dal serbatoio “Segreto-San Giovanni”.

Questi collegamenti, oltre a comportare un risparmio di energia elettrica, in quanto l’immissione d’acqua a gravità nella rete di distribuzione cittadina, eviterebbe la perdita del prezioso liquido dal serbatoio “S. Pietro”, eliminerebbero definitivamente i disagi nelle zone S. Paolo e Sant’Antonio- Cattedrale causati dai frequenti guasti alle pompe, una volta che l’acqua arriverà a gravità.

– Collocazione in tutti i nodi significativi dell’acquedotto, sia interno che esterno, di misuratori di portata e manometri al fine di consentire un controllo delle perdite.

– Controllo delle sorgenti “Muciotomo” e lavori di sistemazione e chiusura ermetica di tutti i pozzetti.

– Espurgo dei due pozzi di Lunardo.

– Escavazione di un terzo pozzo a Lunardo e di un ulteriore pozzo al Timeto, dopo averne verificato la fattibilità attraverso la consulenza di un geologo.

La necessità dell’escavazione dei due pozzi sopra citati nasce dalla acclarata carenza d’acqua nel periodo estivo, che, in caso di prolungata siccità come accaduto quest’anno perdurerà anche nel primo periodo autunnale, nonché dalla necessità di un maggior apporto d’acqua per rifornire il serbatoio “Segreto”, oggi inattivo.

INTERVENTI SUCCESSIVI

Riguardano gli interventi finalizzati alla dotazione dell’acquedotto in tutte le frazioni del territorio comunale.

Ritengo infatti che sia anacronistico e da “paese sottosviluppato” fornire l’acqua in alcune frazioni, come condizione di ordinarietà, con le autobotti.

E’ un’offesa alla dignità di questi cittadini che, di fatto, sono stati considerati fino ad oggi “cittadini di serie B”. Fra l’altro la fornitura dell’acqua tramite autobotti rappresenta un costo notevole per la collettività ( personale, carburante, mezzi e relativa manutenzione), per cui il costo dell’acquedotto verrebbe ampiamente ammortizzato negli anni.

L’idea progettuale della realizzazione dell’acquedotto nelle frazioni consiste nella ricerca d’acqua ed escavazione di diversi pozzi, anche uno per frazione, nelle zone a monte, in modo che l’acqua possa arrivare, se possibile, per gravità, con la realizzazione di piccoli serbatoi e limitate condotte.

Tutti gli interventi sopra descritti sono stati esposti e condivisi dall’Ingegnere idraulico chiamato come consulente tecnico, con il quale ho già effettuato un sopralluogo nei punti più significativi dell’acquedotto.

Spetterà a quest’ultimo operare un approfondimento dello studio al fine di trovare, grazie alla sua consolidata esperienza professionale, tutte le soluzioni tecniche necessarie a razionalizzare l’acquedotto cittadino con auspicabile futuro telecontrollo, provvedendo anche ad indicare eventuali canali di finanziamento.

Premessa indispensabile per operare uno studio più approfondito dell’acquedotto, nonché per la futura gestione dello stesso, è la puntuale conoscenza dello stato di fatto.

A tale scopo, occorre dare incarico all’ex fontaniere comunale, Sig. Benedetti, di collaborare con l’Ufficio Tecnico al fine di riportare su delle planimetrie lo stato di fatto dell’acquedotto, atraverso l’indicazione delle sorgenti, dei serbatoi, dei pozzetti con relative saracinesche e delle condotte.

Considerato infine l’imminente pensionamento del Sig. Merlo, attuale addetto al funzionamento dell’acquedotto, occorre formare un fontaniere in grado di gestire con competenza l’acquedotto comunale.

A tale scopo, visto che non è stato fatto prima del pensionamento del Sig. Benedetti, è necessario individuare un giovane dipendente comunale, da affiancare,  per un congruo periodo di tempo, al Sig. Benedetti, in modo da ricevere le necessarie informazioni ed istruzioni.

Si ribadisce infine l’insufficienza dell’attuale numero di operai addetti all’acquedotto, soprattutto nel periodo estivo in cui, fra l’altro, vengono legittimamente richieste le ferie, per cui occorre incrementare e formare altro personale.

Ma, assieme all’aumento del personale, evidenzio la necessità di una diversa e più razionale organizzazione del comparto acquedotto, così come di tutti gli altri settori relativi alla gestione del territorio.

Occorre che l’Ufficio Tecnico, oltre all’aspetto burocratico, ponga grande attenzione, dandovi assoluta priorità, alla fase esecutiva dei lavori, che devono essere seguiti e controllati, sia quelli realizzati direttamente  che quelli eseguiti da privati o enti regolarmente autorizzati.

Le squadre di lavoro comunali devono essere organizzate, seguite e controllate nello svolgimento dei lavori con programmi giornalieri disposti dall’Ufficio Tecnico il quale, oltre all’assistenza tecnica, dovrà assicurare ai lavoratori un’assistenza organizzativa, al fine di razionalizzare il lavoro ed eliminare i perditempo.

Inoltre, a lavori ultimati, da qualsiasi soggetto eseguiti, l’Ufficio Tecnico dovrà provvedere a riportare gli stessi su apposite planimetrie.

CAUSA DEI DISSERVIZI VERIFICATISI QUESTA ESTATE

Alcuni affermano che i disservizi verificatisi questa estate sono simili a quelli avvenuti nelle precedenti stagioni estive.

Altri affermano che i livelli di disservizio di questa estate sono superiori a quelli degli anni precedenti,

Le cause maggiori dei disservizi si possono così individuare:

– Stato di abbandono dell’acquedotto e delle sorgenti, che perdurava da molti anni;

– Acqua della sorgente “Muciotomo” che, improvvisamente ed inspiegabilmente, non arriva più al serbatoio “S. Pietro” ma si perde nell’ultimo bottino di presa;

– Grosse perdite nelle condotte principali che, oltre a ridurre considerevolmente  la quantità d’acqua nella distribuzione, comporta un cattivo funzionamento dell’acquedotto dovuto alla riduzione di pressione;

– Ripetuti ed anomali guasti nelle pompe di sollevamento;

– Probabili manomissioni, come quella verificatasi in C/da S. Paolo, la quale ha creato maggiori e più lunghi disservizi nella zona Sant’Antonio-Cattedrale; l’ipotesi di manomissioni giustificherebbe disservizi anomali nell’acquedotto, in particolare quello delle frazioni Scala e Tindari.

PROSPETTIVE PER LA PROSSIMA ESTATE

Realizzando entro la primavera prossima i lavori da me precedentemente elencati, ad esclusione dell’acquedotto delle frazioni, che potrebbe comportare tempi più lunghi, e senza tener conto dei notevoli miglioramenti che saranno raggiunti con l’apporto progettuale dell’Ingegnere idraulico, posso assicurare che, a meno di manomissioni o quant’altro, la prossima estate vi sarà una regolare erogazione dell’acqua nelle case dei cittadini, che farà dimenticare i disservizi e i disagi di questa estate e delle estati precedenti.

La regolarizzazione dell’acquedotto cittadino comporterà, indirettamente, un miglioramento anche del servizio nelle frazioni, se ancora fornite dalle autobotti, in quanto queste ultime sarebbero concentrate solo al loro servizio.

RICHIESTE PREESISTENTI DI FINANZIAMENTO

I lavori necessari per la ristrutturazione, l’adeguamento ed il completamento nelle frazioni dell’acquedotto avrebbero dovuto comportare la richiesta da parte delle passata Amministrazione di finanziamenti per svariati milioni di Euro.

Purtroppo ho constatato che l’unico finanziamento richiesto è compreso nel “POT 2010-2012 Comparto Acquedottistico 1a Annualità”, con la previsione soltanto del potenziamento acquedotto di Patti e Fraz. 1° lotto – opere comp. Alimentazione serbatoio, per un importo pari a €. 374.400,00.

È una somma irrisoria in confronto a quella effettivamente necessaria, paragonata anche alle somme richieste da altri comuni vicinori.

Questa circostanza rende più difficile la realizzazione di interventi radicali a breve termine, in quanto per essi occorrerà una progettualità con relative richieste di finanziamento che questa Amministrazione dovrà intestarsi.

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