di Ornella Fanzone
– Presso i locali della sala comunale in Piazza Mario Sciacca a Patti, la mattina del 7 maggio 2010, i ragazzi del liceo classico e scientifico di Patti hanno incontrato la scrittrice Lia Levi e il suo ultimo romanzo“La sposa gentile” pubblicato dalla casa editrice E/O (la stessa del romanzo “Amabili resti”).
Nell’ambito dell’iniziativa “Progetto lettura” fortemente voluto e diretto dal Professore Michelangelo Gaglio, e in collaborazione con la libreria “Linus”, alla presenza di un pubblico numeroso e attento, gli studenti liceali, apparsi subito ben organizzati e molto motivati, hanno egregiamente articolato un interessante e vivace dibattito sulle tematiche emerse dal romanzo.
Dopo il saluto della rappresentante del Preside Gambino impossibilitato a presenziare per impegni scolastici fuori sede, il Michelangelo Gaglio ha presentato la scrittrice piemontese Lia Levi, ed introdotto i lavori con una significativa premessa sul valore della lettura, riportando i dati scoraggianti dei sondaggi che vedono gli Italiani agli ultimi posti in Europa. Pare infatti che in tutto il 2005 più della metà dei cittadini italiani (57,7%) non abbia mai preso un libro in mano e che essi spendano mediamente in un anno per i libri quanto destinano per una cena in trattoria. Gaglio, nella qualità di docente, ma anche di uomo attento alle problematiche legate al sociale, al dialogo ed alla cultura, ha sottolineato così quanto sia importante abituare i giovani alla lettura, correggendo questa tendenza pericolosa a trascurarla, che isterilisce l’uomo, asfissiando la sua mente, impedendogli di comunicare con l’intera umanità. Un libro è infatti fonte di apprendimento sconfinato, è cibo per la mente e per l’anima, è un amico che ci fornirà tutta la vita ciò di cui abbiamo bisogno, allargando i nostri orizzonti, attraverso la conoscenza del pensiero dei saggi e dei nostri simili, fornendoci risposte e chiavi di lettura obbiettive, sul dispiegarsi della nostra vicenda umana.
I libri, oltre ad essere degli ottimi anti-stress, ci aiutano infatti a sondare la nostra anima, i nostri sentimenti, ad immagazzinare conoscenza e punti di vista che sempre costituiranno un forziere dal preziosissimo contenuto a cui attingere anche per comprendere i comportamenti umani. Un archivio indistruttibile della nostra memoria …
I ragazzi, che avevano già avuto modo di leggere il romanzo ed apprezzarne i contenuti, si sono alternati in una serie di esposizioni competenti, ricche di osservazioni ed interpretazioni personali, meditate e pertinenti, molto apprezzate dall’autrice, ponendo alla stessa, domande di approfondimento che hanno reso vivo e stimolante l’intero incontro. Hanno presentato relazioni e produzioni in power point di approfondimento ed un originale quanto saliente lavoro di sceneggiatura sulla nodale vicenda umana trattata nel romanzo, ossia la scelta della protagonista, Teresa, che per amore, con grande determinazione, decide di diventare ebrea, lei cristiana, per vincere l’ostracismo della comunità ebrea a cui il marito appartiene. Gli studenti si sono cimentati anche in altre espressioni artistiche, esibendosi nel canto, accompagnato dalla chitarra, ed hanno anche esibito un lavoro pittorico inerente l’argomento.
La scrittrice, con garbo e disponibilità ha dimostrato interesse ed apprezzamento per tutta l’iniziativa, ritenendosi davvero soddisfatta anche delle interpretazioni e dei parallelismi stimolanti forniti dai ragazzi in merito al suo romanzo, che le hanno permesso di approfondire importanti punti di vista sulla religione ebraica e su alcuni atteggiamenti estremi che lei stessa fermamente e coraggiosamente stigmatizza.
Se è vero, come dice Daniel Pennac che ”Il verbo leggere non sopporta l’imperativo, avversione che condivide con alcuni altri verbi: il verbo amare … e il verbo sognare …” è pur vero che iniziative illuminate, lungimiranti ed intelligenti come quella del “Progetto lettura” dovrebbero ampiamente proliferare in tutte le scuole, poiché permettono ai ragazzi, sin dall’inizio del loro percorso di crescita evolutiva, di avvicinarsi al piacere della lettura attraverso confronti, come questi, che comunque presentano i connotati di un approccio molto gratificante, tutto da sperimentare in prima persona.
Esperienze dalla straordinaria valenza culturale, suscettibili di avviare quel processo graduale e progressivo di attrazione per la lettura e capaci di permettere la nascita del piacere di non poterne più fare a meno per tutta la vita. Scintille che, una volta scoccate in menti duttili e recettive come quelle degli individui in crescita, non sarà facile spegnere.