di Marco Letizia –
Dopo lotte, occupazioni, speranze ancora un nulla di fatto per la costruzione del nuovo istituto che dovrebbe ospitare il Liceo Scientifico di Patti. Il presidente Nanni Ricevuto, in occasione dell’apertura delle buste del bando di gara lo scorso 4 Gennaio, alla quale aveva preso parte una delegazione di studenti docenti e genitori del comitato, aveva assicurato la sua presenza per oggi all’assemblea promossa dal comitato nell’attuale sede del Liceo Scientifico di Patti, per comunicare l’esito del bando di gara. Ma il presidente ha preferito non mantenere la parola e non si è presentato anche se si trovava comunque in zona, a San Piero Patti, per partecipare ad un funerale.
Molto probabilmente il Presidente pensava che l’esito della gara sarebbe stato diverso: infatti, ieri un infausto verdetto ha deluso le speranze di un’intero territorio. Il bando di gara, ancora una volta è andato in fumo.
Nonostante la ” necessità di assumere in locazione con patto di riscatto nell’ambito del Comune di Patti, edificio indipendente con ingressi separati, o due edifici separati, da adibire a Liceo Scientifico e I.P.A” – cosi si legge sull’avviso di reperimento locali pubblicato dalla Provincia Regionale di Messina – “gli uffici della provincia – si legge sul comunicato stampa dell’assemblea del comitato per la realizzazione del liceo – hanno decretato che le due offerte pervenute non corrispondono alle esigenze della stessa, in quanto si richiedevano dei locali già esistenti da cedere in locazione con l’opzione d’aquisto esercitabile in 3 anni dalla dalla consegna dello stabile, mentre queste prevedevano la costruzione di nuovi locali ancora non esistenti e successivamente da locare con diritto di riscatto da parte della provincia”.
Ma lo stesso avviso non specificava, in maniera perentoria, che i locali dovessero essere “già esistenti”: questo si limitava a dire che “Si invitano i proprietari di immobili che fossero interessati a cederli in locazione a presentare la loro offerta per iscritto, in carta semplice, corredata di planimetrie. Nell’offerta i locatori dovranno dichiarare la loro disponibilità, il canone annuo e l’impegno ad adattare i locali alle esigenze della Provincia Regionale, a loro cura e spese secondo le norme vigenti per l’edilizia scolastica D.M. 18/12/1975”. In più, in occasione dell’apertura delle buste il 4 gennaio, le due offerte pervenute alla Provincia sono state dichiarate idonee dagli stessi uffici.
Ora, siccome “saranno totalmente a cura e spese della ditta proprietaria: il progetto di adeguamento locali, redatto sulla base delle indicazioni dall’U.T.P.; quanto necessario per il rispetto delle normative vigenti in materia di edilizia scolastica, anche se non espressamente indicato dall’U.T.P.; la richiesta e l’ottenimento di tutta la documentazione previste per legge, compresa la certificazione antimafia”, non si capisce cosa cambi tra un locale già esistente e un locale da costruire interamente.
E’ solo una questione di tempo: costruire un locale nuovo sarebbe un processo più lungo. Ma avrebbe i suoi vantaggi. Infatti questa soluzione risolverebbe definintivamente il problema fornendo il territorio di una struttura innovativa moderna e, soprattutto, sicura. Inoltre, se i dirigenti della provincia avesse operato una seria indagine del territorio, si sarebbero resi conto che strutture idonee a Patti ce ne sono ben poche e nessuna di queste sarebbe in grado di accogliere degnamente un istituto scolastico determinante come il liceo Scientifico che raccoglie centinaia di iscritti ogni anno da tutto il territorio.
“L’assemblea di oggi – si legge nel comunicato del comitato studentesco – è stata determinante in quanto sia i professori che gli alunni hanno pubblicamente espresso il proprio dissenso nei confronti degli organi istituzionali della provincia, relativamente all’assegnazione della gara andata a vuoto: domani irromperemo al consiglio provinciale a manifestare la nostra contrarietà all’operato della Provincia”.
Cronaca Provinciale