Intervengono Bonsignore, Melita, Aquino, Sidoti… Dopo che Comune di Patti, come già avvenuto a Messina, aveva aumento delle indennità per sindaco e assessori, ieri si era registrata una netta presa di posizione dell’opposizione, oggi registriamo anche le note di puntualizzazione dell’amministrazione.
I fatti
Con Determina del Responsabile del I Settore, la n. 691 del 5.12.2022, a Patti sono state rideterminate in aumento le indennità di funzione del Sindaco, del Vice Sindaco, degli Assessori e del Presidente del Consiglio.
Ciò si è fatto sulla scorta della previsione dell’art. 1, commi 583, 584 e 585, della L. n. 234/2021 (Finanziaria statale per il 2022), recepita in Sicilia dall’art. 13, comma 51, della L.R. n. 13 del 25.5.2022 (Finanziaria Regionale per il 2022).
Questa norma, in particolare, prevede che i Comuni siciliani possano applicare, ma con oneri a loro carico, la norma nazionale. In sostanza il comune di Patti aveva facoltà di aumentare le indennità di Sindaco, Giunta e Presidente del Consiglio Comunale, ma attingendo ai propri bilanci.
Cosa che ha fatto.
Le considerazioni dell’opposizione:
la richiesta del ritiro in autotutela della determina
La prima considerazione è relativa all’opportunità di questo aumento, che già nel 2022 peserà sui cittadini per quasi 11 mila euro e a regime per quasi 50 mila euro ogni anno, in questo preciso momento storico, in cui e famiglie e imprese pattesi, che hanno già dovuto sobbarcarsi il consistente aumento della TARI e che verseranno nei prossimi giorni il saldo IMU, vivono difficoltà eccezionali e faticano ad arrivare a fine mese.
La seconda considerazione era tecnica\politica: Cioè sul modo con cui le indennità sono state aumentate, retroattivamente a far data dal mese di luglio 2022,. Un passaggio che i consiglieri comunali di minoranza, Aquino, Bonanno, Cangemi, Costanzo e Pollicita criticano giudicandolo errato dal punto di vista amministrativo e inaccettabile dal punto di vista politico, denotando – quello che defininiscono con il termine goffo – il tentativo di apparire estranei (sindaco, esecutivo e presidenza del consiglio – ad una scelta politica discrezionale bella e buona.
Immediate le risposte e le repliche.
Quella del sindaco Gianluca Bonsignore
la scelta
un nuovo finanziamento
Quella di Salvatore Sidoti
La prime rinunce
Quelle di Gianni di Santo – assessore – e di Giacomo Prinzi – presidente del consiglio – come viene riportato dalla stampa locale
Mauro Aquino- Reazione scomposte
abbiamo solo scherzato! O no?
La nota di Lucio Melita
Una puntualizzazione dopo il post di ieri.
i complimenti per il mangiaplastica
riepilogondo e rivedendo gli atti richiamati nell’articolo.
la nota integrale dell’opposizione
COMUNICATO STAMPA
Con Determina del Responsabile del I Settore dott. Pietro Manganaro n. 691 del 5.12.2022, sono state rideterminate in aumento le indennità di funzione del Sindaco, del Vice Sindaco, degli Assessori e del Presidente del Consiglio.
Ciò si è fatto sulla scorta della previsione dell’art. 1, commi 583, 584 e 585, della L. n. 234/2021 (Finanziaria statale per il 2022), recepita in Sicilia dall’art. 13, comma 51, della L.R. n. 13 del 25.5.2022 (Finanziaria Regionale per il 2022). Questa norma, in particolare, prevede che i Comuni siciliani possano applicare, ma con oneri a loro carico, la norma nazionale.
In sostanza, ai Comuni siciliani è stata attribuita la facoltà di aumentare le indennità di Sindaco, Giunta e Presidente del Consiglio Comunale, ma attingendo ai propri bilanci.
Una prima considerazione che riteniamo doveroso fare è relativa all’opportunità di questo aumento, che già nel 2022 peserà sui cittadini per quasi 11 mila euro e a regime per quasi 50 mila euro ogni anno, in questo preciso momento storico, in cui e famiglie e imprese pattesi, che hanno già dovuto sobbarcarsi il consistente aumento della TARI e che verseranno nei prossimi giorni il saldo IMU, vivono difficoltà eccezionali e faticano ad arrivare a fine mese.
Forse, visto il momento e le ristrettezze del bilancio dell’Ente, era meglio evitare!
In secondo luogo, non possiamo non stigmatizzare le modalità con cui l’aumento delle indennità è stato disposto. Posto che evidente è che si tratta non di un atto dovuto ma di una scelta discrezionale, che presuppone una chiara scelta politica che, in quanto tale, non può che essere in capo alla Giunta Municipale e al Consiglio Comunale per ciò che riguarda la determinazione dell’indennità del Presidente, lo strumento prescelto (una Determina del Funzionario peraltro priva del parere contabile) è chiaramente errato. Né può soccorrere il riferimento (forzato e fuori luogo) all’approvazione del bilancio di previsione da parte del Consiglio Comunale quale manifestazione di volontà ed atto di indirizzo di cui si parla nella determina in questione, necessitando, piuttosto, una manifestazione di volontà specifica (che non c’è mai stata) di aumentare le indennità degli amministratori.
Ma v’è di più! Il modo con cui le indennità sono state aumentate, peraltro retroattivamente a far data dal mese di luglio 2022, non solo è errato dal punto di vista amministrativo, ma è inaccettabile anche dal punto di vista politico, denotando il (goffo) tentativo di apparire estranei ad una scelta politica discrezionale bella e buona, perché di questo si tratta, di aumentarsi le indennità!
Ci auguriamo che i nostri Amministratori vogliano immediatamente dare atto di indirizzo al dott. Manganaro di annullare in autotutela la Determina n. 691 del 5.12.2022 a sua firma e soprassedere, visto il momento così difficile, dall’aumentarsi l’indennità o, se proprio vorranno farlo, a provvedervi con l’atto amministrativo corretto approvando una specifica Delibera di Giunta.
Insomma cari Amministratori, se proprio volete farvi il regalo di Natale a spese dei cittadini…abbiate almeno il coraggio di metterci la faccia!
l’atto di determina