PATTI – Vittorio Emanuele III “Le discriminazioni di genere nel mondo antico”
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PATTI – Vittorio Emanuele III “Le discriminazioni di genere nel mondo antico”

La prof.ssa Eva Cantarella ha relazionato sul tema delle discriminazioni di genere nel mondo

Ancora un’interessante iniziativa del Liceo Vittorio Emanuele III di Patti dove, giovedì 15 aprile, è intervenuta la prof.ssa Eva Cantarella, la quale ha relazionato sul tema delle discriminazioni di genere nel mondo antico. Hanno partecipato alla videoconferenza gli alunni della classe II A dello Scientifico, coordinati dalla prof.ssa Antonella Molica Franco, i quali si sono particolarmente impegnati in attività di ricerca e approfondimento; le classi I A del Liceo Classico, II C Scientifico e II E Scienze Applicate, guidate dalle docenti Anna Milici, Carmelina Fazio e Dolores Cozzo.

La Dirigente Scolastica, prof.ssa Marinella Lollo, ha accolto con grande entusiasmo Eva Cantarella, Docente di Diritto romano e Diritto greco all’Università di Milano e global visiting professor alla New York University Law School, nonché Grande Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana. Dopo una breve presentazione dell’attività della studiosa e la citazione di alcune tra le sue numerose opere,” I supplizi capitali. Origine e funzione della pena di morte in Grecia e a Roma”, “L’amore è un dio. Il sesso e la polis”, L’ambiguo malanno”,” L’importante è vincere. Da Olimpia a Rio de Janeiro”, “Come uccidere il padre. Genitori e figli da Roma a oggi”, a cura degli alunni dell’Istituto, la prof.ssa Cantarella ha affrontato l’argomento cui ha dedicato la sua ultima fatica, “Gli inganni di Pandora”, opera in cui ha studiato l’origine delle discriminazioni di genere in Grecia. Ai greci dobbiamo l’idea di democrazia, la storiografia, la filosofia, la scienza e il teatro, tuttavia anche il modo in cui consideriamo il rapporto tra i generi fa parte di questa eredità, ha sottolineato la studiosa. A partire dal mito di Pandora, la prima donna, mandata da Zeus sulla terra come punizione per la colpa commessa da Prometeo, male e inganno, rappresentante di un’alterità incomprensibile agli uomini, genere maledetto. La differenza di genere così si codifica, il mito giunge ai medici e ai filosofi che hanno fondato il pensiero occidentale. Attraverso lo studio di Parmenide, Ippocrate, Platone, Aristotele, Eva Cantarella scopre l’origine delle “convenzioni sociali, delle teorie filosofiche e delle pratiche giuridiche che ripropongono visioni essenzialistiche delle diverse identità personali”.

Segue l’approfondita prolusione una serie di domande cui la Cantarella risponde con la generosa competenza della docente di Diritto, la precisione e il rigore della storica di scuola legoffiana, l’appassionata preparazione nella letteratura greca e latina, l’amore antico per le lingue classiche (preziosa trasmissione del padre, il grecista e bizantinista Raffaele Cantarella). Apprezza le riflessioni degli alunni, li esorta a prestare attenzione al fatto che l’inferiorità di genere è purtroppo un’idea diffusa, la parità ancora lontana e costantemente minata da una progressiva riduzione dei diritti in molte regioni del mondo, dall’aumento dei casi violenza contro le donne e dalla frequenza dei femminicidi. Ragazzi, docenti e la Dirigente ringraziano la professoressa Cantarella per il suo indefesso impegno, la schiettezza, l’onestà intellettuale, la disponibilità e la sympatheia  con cui ha ulteriormente arricchito un momento di alto valore formativo, un’opportunità di crescita culturale e umana.

17 Aprile 2021

Autore:

redazione


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