PD MESSINA – Contributo primarie devoluto in favore degli alluvionati
Comunicati Stampa

PD MESSINA – Contributo primarie devoluto in favore degli alluvionati

Il Partito Democratico di Messina devolve agli alluvionati il contributo per le Primarie
logo_pd
Il Partito Democratico di Messina ha deciso di devolvere il contributo di due euro degli elettori delle Primarie, destinati ai propri circoli, ad iniziative in favore degli sfollati dell’alluvione del 1 ottobre.
“Abbiamo voluto dare un segnale concreto di attenzione nei confronti della popolazione che andasse anche oltre l’azione politica”, ha commentato il Segretario regionale e deputato nazionale messinese del PD, Francantonio Genovese. “Questa iniziativa di solidarietà, fatta in un giorno così importante come quello delle Primarie del Partito Democratico, speriamo che contribuisca anche a mantenere accesi sulla tragedia di Messina i riflettori, che già si stanno spegnendo, dell’intero Paese”.
L’annuncio è stato fatto oggi a Messina, nel corso di una conferenza stampa  sulla tragica alluvione del 1 ottobre, convocata dalla Segreteria provinciale.  Sono intervenuti i segretari provinciale e cittadino, Pippo Rao e Giuseppe Grioli; il vice segretario cittadino, Liliana Modica; i deputati regionali Pippo Laccoto, Filippo Panarello e Giuseppe Picciolo; i consiglieri comunali e provinciali del PD.
“Non vogliamo dare vita ad una ‘caccia ai colpevoli’ – ha detto Rao – e desideriamo collaborare con tutte le istituzioni per rimettere in sicurezza il territorio ed aiutare gli sfollati. Ma una cosa deve essere chiara: eserciteremo la nostra funzione di controllo con il massimo dell’attenzione perché vadano accertate tutte le responsabilità e se ci sarà bisogno di alzare la voce lo faremo. Non si può dare degli ‘sciacalli’ a chi sostiene che è assurdo parlare in questo momento di Ponte sullo Stretto, ma annunciare la data dell’inizio dei lavoro quando ci sono ancora i morti sotto il fango”.

Documento

Il Partito Democratico di Messina esprime  vicinanza alle famiglie delle vittime dell’alluvione del I ottobre scorso.  L’evento atmosferico straordinario che si è abbattuto su Giampilieri, Altolia, Molino, Briga Marina, Briga superiore, Pezzolo, Scaletta Zanclea, ed Itala ha colpito la comunità messinese segnandola di dolore incommensurabile per la grave perdita di vite umane e per la distruzione di case, strade ed esercizi commerciali.
Il dolore della nostra cittadinanza è stato acuito dalla rappresentazione che alcuni esponenti politici e taluni commentatori hanno dato rispetto alle cause che avrebbero prodotto la tragedia del I Ottobre.
L’abusivismo e la cementificazione non sono in alcun modo le cause della catastrofe ed il PD condanna fortemente tutti coloro che ai vari livelli hanno tentato di addossare sui cittadini responsabilità che sono di altri.  Tale tentativo mistificatorio ha gettato sulla nostra comunità un’ ondata di pregiudizio in linea con la subcultura che alberga nelle file del Governo nazionale al cui interno la Lega ha spostato l’agenda politica del paese tutta sulle regioni del nord facendo venir meno la necessaria solidarietà nazionale che già in tempo ordinario viene sovente messa in discussione.
Il  grave evento calamitoso seppur di portata eccezionale ha messo a nudo l’inadeguatezza del sistema di protezione civile comunale.  Nonostante il grande lavoro delle forze dell’ordine, dei volontari,  degli operatori, è mancato un vero coordinamento.  Giampilieri superiore è rimasta isolata per 24 ore dall’evento calamitoso, senza che altra via alternativa venisse ricavata per l’accesso dei mezzi di primo soccorso.  La macchina degli aiuti e del sostegno alle popolazioni  non ha funzionato bene per gravi carenze di organizzazione. La generosità di tanti uomini e donne nei momenti di crisi non è sufficiente se non vi è una regia che coordina ed evita sovrapposizioni, iniziative estemporanee e disarticolate. 
Questo deve far riflettere sulla reale efficacia e conoscenza del Piano Comunale di Protezione Civile. L’UCL (unità di crisi locale) che avrebbe dovuto essere il primo fronte di aiuti e d assistenza alle popolazioni è stato abbandonato alla buona volontà del presidente della I circoscrizione privo di alcun mezzo per poter far fronte alle tante richieste cui doveva far fronte.
Tutto questo deve servire a prendere sul serio il governo della città. Nei momenti di crisi la protezione civile è la macchina amministrativa del Comune nelle sue varie articolazioni che deve funzionare.  La macchina comunale non funziona nell’ordinario e diventa disastrosa nelle emergenze.
1)Per  queste ragioni condanniamo fermamente il permanere di una situazione imbarazzante al governo della comune. Il Sindaco, il Vice Sindaco e l’Assessore alla Protezione Civile sono anche parlamentari regionali e pertanto amministrano la città a part time.  A questo si aggiunge una macchina amministrativa senza Direttore Generale né Capo di Gabinetto, funzioni apicali fondamentali per coordinare ed indirizzare la P.A. In merito non sortisce più effetto alcuno la suggestione secondo la quale il Sindaco e gli assessori con il doppio incarico possono assicurare risorse da parte della Regione per Messina. I fatti ci dimostrano che dal 2007 ad oggi a fronte delle tante richieste nemmeno un centesimo è stato stanziato per le zone colpite dalla calamità del 25 ottobre, dal governo nazionale né da quello regionale. Inoltre a fronte delle numerose sollecitazioni non vi è stata alcuna attenzione in questo anno e mezzo di governo in merito ad interventi di prevenzione e di manutenzione dei corsi d’acqua.
Viene da chiedersi: Chi governa la città? Come? Con quale strategia?
2) la Regione nonostante le numerose richieste e relazioni dettagliate, redatte ad opera del Genio Civile, nonostante le schede degli interventi predisposte dal geologo del Comune di Messina accompagnate dal computo delle risorse necessarie per mettere in sicurezza le zone colpite dall’alluvione del 2007, non ha stanziato un solo euro. E’ inaccettabile se si pensa che per un anno e mezzo il governo regionale è stato più impegnato a mettere in scena finte crisi di governo, ritorsioni interne alla coalizione tutto a danno della gente che aspetta di ricevere risposte concrete. Eppure la UE ha assegnato parecchi milioni di euro per la difesa del suolo alla Sicilia nel programma 2000/2006 ed altre ne sono previste nel programma 2007/2013. Queste risorse dove e come sono state spese?
3) Inoltre il Ministero per l’ambiente nel decreto di finanziamento del Novembre 2008 nel finanziare numerosi interventi per la Sicilia esclude proprio quello su Giampilieri a fronte di esplicite dichiarazioni di rischio e di necessità ed urgenza di interventi.
Il Partito Democratico ha volutamente mantenuto il silenzio per tutto questo tempo per il rispetto che meritano le vittime ed il lutto delle tante famiglie coinvolte dalla tragedia. Tuttavia il ruolo precipuo che gli elettori gli anno assegnato è quello di vigilare con severità sull’operato di chi è chiamato oggi a governare la cosa pubblica. Il PD ha da subito coinvolto i vertici nazionali e regionali del partito affinché ci fosse la più ampia convergenza in Parlamento, all’ARS e in tutti i consessi ove si devono prendere decisioni per addivenire nel più breve tempo possibile a soluzioni ottimali per gli sfollati.
1)Chiediamo lo stanziamento di risorse adeguate per la ricostruzione e per la messa in sicurezza delle frazioni colpite. Sessanta milioni di euro sono da considerare solo l’inizio per affrontare l’emergenza. Ci vorranno molte altre risorse che il territorio rivendica.
2)Siamo fermamente convinti che vada fatto ogni sforzo  per consentire il rientro delle popolazioni sfollate nei loro villaggi in piena sicurezza e proponiamo la sistemazione delle popolazioni, nelle more dei lavori di messa in sicurezza, presso alloggi comunali e privati temporaneamente attraverso provvedimenti speciali del commissario per l’emergenza. Rifiutiamo categoricamente l’ipotesi della costruzione di nuovi quartieri alloggio.
3)Nonostante il condiviso DDL presentato all’ARS finalizzato a sospendere le licenze edilizie nell’attesa che venga aggiornato il PAI, presenteremo in Consiglio Comunale una proposta di inserimento di un vincolo di in edificabilità  nel PRG per le aree considerate a rischio idrogeologico che dovranno essere perimetrale con precisione ed inserite in un’apposita tavola aggiuntiva che dovrà far parte integrante del  PRG. Tutto questo allo scopo di velocizzare un intervento a tutela della sicurezza dei cittadini anche perché l’individuazione delle aree a rischio sono sempre di competenza comunale.
4) Infine siamo fermamente convinti che oggi la priorità assoluta per la Sicilia e per la Calabria sia  la messa in sicurezza del suo territorio. Per questo risulta paradossale ed anacronistico parlare di Ponte sullo Stretto ed addirittura fissare una data per l’inizio dei lavori. Proponiamo pertanto la sospensione dell’iter per la realizzazione del Ponte e lo storno dei fondi per la sicurezza dei territori della Sicilia e della Calabria.

IL PARTITO DEMOCRATICO VUOLE DARE UN CONTRIBUTO CONCRETO IN FAVORE DELLE COMUNITA’ COLPITE DALLA CALAMITA’ E PER QUESTE RAGIONI ABBIAMO DECISO CHE  IL RICAVATO DELLE PRIMARIE DEL 25 OTTOBRE SARA’ DEVOLUTO  AGLI ALLUVIONATI.

19 Ottobre 2009

Autore:

admin


Ti preghiamo di disattivare AdBlock o aggiungere il sito in whitelist