La questione delle carte di Nino Pino sembrava chiusa con l’impegno dell’Universitàdi Messina di prendersene cura direttamente. Ora si fanno vivi i Democratici di Sinistra e rivendicano ciò che non spetta loro. Il Pdci diffida il Rettore a far valere i diritti dell’Ateneo.
Riportiamo sotto il testo della lettera inviata al Rettore avente per oggetto il rispetto delle volontàtestamentarie del Prof. Antonino Pino.
Questa Segreteria della Federazione provinciale del Partito dei Comunisti Italiani, facendo seguito alla propria del 21 settembre 2009, avente per oggetto “Testamento di Nino Pino Balotta e iniziative per il centenario della nascitaâ€Â,
TRASMETTE
fotocopia dell’articolo pubblicato, a pag. 9, sul n. 24 (Novembre-Dicembre 2009) del periodico della Pro Loco di Barcellona P.G. , «Simùn», nel quale si annunciano iniziative a cura del presidente del Comitato “Pro Nino Pino Balottaâ€Â, sig. Antonino Costa, che – a giudizio della scrivente – configurano violazione dei diritti di codesta Università, derivanti dal testamento del Prof. Antonino Pino.
In particolare, si segnala una mostra di “documenti, foto, ecc. sulla vita e le opere di Pino†e la rappresentazione dell’atto unico “U Tamburu†di Nino Pino Balotta, su cui gravano i diritti di autore – e gli altri diritti ad essi connessi – spettanti all’ateneo.
Nello stesso articolo si comunica che il detto sig. Costa è stato delegato dall’on. Ugo Sposetti, tesoriere del Partito dei Democratici di Sinistra, “a prelevare e conservare il materiale documentale che si trova nei locali di proprietàsiti nell’immobile giàdi Nino Pino Balottaâ€Â. Il Sig. Costa, sempre secondo il resoconto giornalistico, avrebbe chiesto altresì di essere autorizzato dall’Universitàdi Messina ad accedere nei locali di pertinenza della stessa, siti anch’essi nello stabile giàdi proprietàdella famiglia Pino, non si precisa bene a quale scopo.
Questa Segreteria provinciale ricorda che, con contratto stipulato in data 12 maggio 1965, l’allora Partito Comunista Italiano ha acquistato, per la cifra simbolica di 9.000.000 di lire, buona parte dell’abitazione di Nino Pino, due fondi rustici, gli arredi della casa e la biblioteca, con numerosi libri, esistenti al momento della stipula. Nel suddetto contratto non si fa menzione delle carte di Nino Pino (documenti, epistolario, materiale fotografico ed audiovisivo, ecc.), che, per testamento, spettano all’Universitàdi Messina, trattandosi, chiaramente, di beni e diritti personali.
Il PdCI confida, pertanto, in un pronto intervento di codesto Rettorato tendente a bloccare il perpetuarsi di abusi e a tutelare, in tutte le sedi necessarie, i propri diritti e il proprio ruolo, nel rispetto della legge e dell’interesse pubblico connesso all’ereditàdi Nino Pino Balotta, di cui l’Universitàdi Messina è unica titolare. E ciò in coerenza con l’annunciato proposito di procedere direttamente alla catalogazione e valorizzazione di tutto il materiale di cui essa detiene la proprietà.
Antonio Bertuccelli, segretario provinciale Pdci Messina