La cronaca riporta la notizia dell’apertura della “Statale” bloccata dalla frana di Calavà, ma già acciaccata dallo smottamento nei pressi di Villa Giulia, e certamente, sostanzialmente a rischio.
Di fatto resterà per qualche giorno ancora il blocco semaforico che determina il senso unico alternato e i pesanti rigonfiamenti sotto le reti di protezioni, che si vedono anche nell’area del “Falconaro” denotano che tutta la tratta viaria è a rischio.
“Da madre di giovani studenti che frequentano il liceo a Patti e da lavoratrice pendolare, – scrive così Daniela – provo ancora una volta a proporre ai nostri Sindaci (Brolo e Piraino) che vengano istituite corse di bus che evitino ai viaggiatori di rischiare quotidianamente la propria incolumità percorrendo la SS.113.
Già da qualche mese gli autobus raccolgono i viaggiatori fino a Gliaca e imboccano l’autostrada da Brolo a Patti, a causa dell’ennesima frana avvenuta sulla SS113 in loc. Calavà, ed il servizio è veramente efficiente”.
Perchè smettere ora – aggiungiamo – anche se la Statale è stata riaperta …. “c’è in corso una frana sotto il manto stradale ad altezza Villa Giulia – dice sempre Daniela – che mette in pericolo i viaggiatori ed è indubbio che la situazione della SS113 tra Gliaca e Patti è assolutamente grave e che le frane si susseguono una dietro l’altra.
Vogliamo provare ad evitare tragedie già troppe volte sfiorate?
Con una motivazione così valida non credo che sia così difficile ottenere l’autorizzazione per rendere operativa, concreta, fattiva la variazione di una tratta di collegamento, di fatto rendendola di linea, tra la ditta che assicura il servizio e la Regione”.
Su facebook dove Daniela ha postatao il suo sfogo la risposta è immediata, tanti “mi piace” e subito anche il commento di un giovane pendolare:
“Da studente che percorre quella strada due volte al giorno, concordo pienamente con quanto detto da Daniela – scrive Gabriele – Siamo sempre più preoccupati, e con noi le nostre famiglie, ad ogni nuovo, anche se piccolo, smottamento della montagna.
È una strada pericolosissima, che non dovrebbe, in questo stato, essere percorsa da nessuno” sopratutto se c’è la possibilità di una via alternativa.
di Maria Grazia Gagliano
foto tratte da www.gioiosani.it