PINO GALLUZZO SU MANCATO RINNOVO DELLA LIBERTY CARD AI “PENDOLARI DELLE EOLIE”
La Liberty Lines, società di navigazione che con i suoi mezzi garantisce lo spostamento marittimo da e per le isole Eolie, dai porti di Messina e Milazzo, con l’arrivo del nuovo anno appena entrato, non concederà più la Liberty Card, cioè la tariffa agevolata che consente di pagare la stessa somma scontata che è prerogativa dei residenti delle isole Eolie, ai pendolari che quotidianamente si spostano per lavoro a Lipari ed in tutte le altre isole dell’arcipelago. Su questa vicenda che vedrà esborsi onerosi a quanti devono lavorare ad esempio all’ospedale di Lipari, interviene il deputato regionale di Diventerà Bellissima e presidente dell’intergruppo all’Ars “Continuità territoriale e sviluppo per le infrastrutture”,
Pino Galluzzo: ” È un problema cogente che riguarda centinaia di pendolari tra cui tanti medici e docenti che si vedranno privati della possibilità di transitare sui mezzi della Liberty Lines allo stesso costo dei biglietti degli scorsi anni ed ai quali veniva applicata la stessa tariffa dei residenti. Mi sembra proprio un’ingiustizia. Certo è pur vero che hanno loro proposto in sostituzione, un abbonamento agevolato – continua Galluzzo – che hanno denominato Liberty exress, ma ovviamente non è la stessa cosa. Ricevo dunque le molte segnalazioni di coloro i quali da oggi per recarsi al lavoro alle Eolie, dovranno mettere in conto un bel po’ di euro per le spese di trasporto che ridurranno inevitabilmente i loro stipendi. Mi farò dunque subito tramite con
l’Assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità, Marco Falcone, per risolvere al più presto questo problema. Tra l’altro non capisco perché la tariffa agevolata parificata ai residenti, sia stata mantenuta agli appartenenti alle forze dell’ordine ma solo a loro”.
il comunicato stampa a dei docenti pendolari in servizio alle Isole Eolie
Nel nostro Paese si parla spesso di diritti e doveri, soprattutto in un momento difficile di portata storica come quello che stiamo vivendo. Un momento in cui spesso ci sentiamo privati di libertà che in realtà non avremmo mai pensato di dover difendere, per le quali non abbiamo mai dovuto lottare perché acquisite sin dalla nostra nascita e per le quali in passato hanno lottato “altri” al nostro posto. Quante volte abbiamo evocato o citato in un nostro post sui social media innumerevoli articoli della nostra Costituzione? Eh si, mai come ora l’abbiamo liberata dalla polvere della dimenticanza, la sentiamo “nostra” e la difendiamo! Tra i banchi di scuola, a dire il vero, non l’abbiamo mai snobbata né abbandonata; anzi abbiamo sempre letto, analizzato e dibattuto su quegli articoli che nutrono ogni giorno le nostre menti, che ci ricordano da dove proveniamo e soprattutto quanta strada abbiamo ancora da percorrere. Di strada ne abbiamo davvero ancora tanta da percorrere. Dice l’art. 4 della Nostra amata Costituzione “La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto”. Quanti lavoratori sentendo riecheggiare queste parole staranno facendo un sorriso beffardo? Probabilmente tanti, troppi. Tra questi ci siamo noi, i docenti pendolari delle Isole Eolie. Proveniamo da tutta la provincia e ogni mattina, con un carico non indifferente di idee, passione, ansie e parole, ci ritroviamo al molo del porto di Milazzo pronti alla traversata verso le Nostre scuole, dislocate lungo tutto l’arcipelago eoliano. Siamo in possesso di una card che dall’inizio dell’anno scolastico ci permette di acquistare i biglietti del viaggio con qualche agevolazione fiscale. Nessuna scontistica eccezionale, ma per noi è pur sempre un valido aiuto in relazione alle spese esose da affrontare. Eppure la compagnia di navigazione “Liberty Lines S.p.A” ha così a cuore la condizione di noi, lavoratori pendolari, che ha ben pensato di sostituire la precedente card con i nuovi abbonamenti, che di vantaggioso hanno ben poco. La Compagnia ha dato l’avvio ad una nuova politica commerciale, a nostro parere, non solo scellerata ma anche profondamente ingiusta nei confronti di lavoratori che con miseri stipendi esercitano ogni giorno il diritto/dovere allo studio. Sembrerebbe così profilarsi una illegittimità che apparirebbe ancor più inammissibile se rapportata al fatto che la Liberty Lines S.p.A., nell’adempimento di un servizio essenziale, opera in regime contrattuale con la Regione Siciliana, fornendo di fatto un servizio pubblico.
Regime contrattuale, a quanto è dato sapere, a causa della crisi epidemiologica COVID – 19 è stato prorogato di un altro anno rispetto alla prevista scadenza del 31.12.2020, ed in virtù del quale la Liberty Lines S.p.A. continua a percepire annualmente altre ingenti sovvenzioni pubbliche dal Ministero dei Trasporti.
Fa specie dunque che una compagnia che svolge un servizio pubblico in forza di contratti stipulati con la Regione e grazie a cui percepisce sovvenzioni statali sembrerebbe operare in maniera illegittima nei riguardi degli utenti, soprattutto quelli pendolari, che nell’esercizio di un loro diritto costituzionalmente tutelato contribuiscono a garantire il corretto funzionamento della macchina amministrativa pubblica nelle Isole.
Diritto che oggi più che mai rischierebbe di essere negato da tali comportamenti, a discapito del singolo lavoratore e di riflesso della comunità.