Le puntualizzazioni dell’opposizione consiliare brolese dopo la nota di Irene Ricciardello sul “caso Ricciardello\Cassazione”. Benzina sul fuoco… mentre si da ormai per scontato l’incontro tra le opposizioni consiliari, dentro e fuori dal consiglio comunale, in una grande conferenza stampa, per fine settimana.
“La nota del Sindaco Ricciardello di qualche giorno addietro sul provvedimento adottato dalla Cassazione in relazione alle esigenze cautelari per il padre, ci vede costretti a fare qualche puntualizzazione”.
Inizia così il comunicato stampa del gruppo consiliare “Per Brolo” che prosegue:”Abbiamo più volte precisato – e lo ribadiamo ancora oggi – come essere indagati non significhi affatto essere colpevoli. Prendiamo atto, allora, come la Cassazione abbia ritenuto insussistenti i presupposti per la custodia cautelare”.
Ma detto questo l’opposizione consiliare brolese aggiunge sottolineando e domandando al primo cittadino se “quella stessa Impresa di cui lei oggi è legale rappresentante, rimane ancora al centro della inchiesta Dama Nera ed a suo padre continuano ad essere contestati reati contro la pubblica amministrazione quali corruzione e turbativa d’asta?”.
Quindi nel documento diramato oggi si legge” Perché allora attaccare chi ha legittimamente reclamato le sue dimissioni da primo cittadino se Lei ha basato la sua campagna elettorale sulla vicenda giudiziaria dei mutui fantasma; se è stata Lei a definire il suo gruppo come il “cambio radicale”; se è stata Lei a rivendicare il sostegno alla sua candidatura dell’Impresa di famiglia; se è stata Lei a definirsi capo dell’Impresa edile fondata dal padre”.
Poi l’opposizione consiliare brolese allarga il tiro: “Ci rendiamo conto che i disastri amministrativi e le vicende giudiziarie di particolare gravità che direttamente o indirettamente hanno interessato componenti dell’amministrazione la portano a cavalcare provvedimenti giudiziari non definitivi per provare a riaccreditare il suo percorso presso i cittadini di Brolo. Ricordiamo le sue affermazioni in tema di legittimità del dissesto per il mancato accoglimento della sospensiva del Tar o, ancora, le esternazioni circa la legittimità dell’atto di trasferimento in occasione di una pronuncia nella fase sommaria del ricorso di una dipendente comunale”.
E quindi la considerazione: “Non sarebbe più opportuno e più serio evitare comunicati stampa sui provvedimenti giudiziari quando non affrontano il merito delle vicende sottoposte al loro esame ed attendere con… “fiducia nella giustizia” i provvedimenti definitivi? E se l’utilizzo delle “questioni” giudiziarie in corso appare “avventato”, il tema dell’amore appare oggettivamente incoerente con quanto sin qui praticato”.
Un passaggio, quasi conclusivo l’opposizione brolese lo lascia al comunicato stampa dell’amministrazione comunale dell’anno scorso quello dell’invito al suicidio collettivo del gruppo di minoranza – il karakiri dei mitici samurai – per sottolineare come sul profilo facebook istituzionale del Comune di Brolo “la sera in cui si è tenuta l’udienza preliminare dell’inchiesta “mutui” a spargere sale su un paese gravemente scosso utilizzando le parole: volare oh oh.. cantare oh oh oh”.
Per l’opposizione questi sono “solo due esempi di chi ha coltivato odio in questi due anni. Non sono stati certo quei cittadini che hanno inteso manifestare il loro dissenso politico sulla sua incoerente volontà di continuare a proporsi come guida del paese”.
Quindi l’appello del gruppo consiliare d’opposizione rivolto direttamente al sindaco che rimane il principale interlocutore di questo documento:”fa ancora in tempo a dimettersi. Non ripagherebbe il Paese di tanti danni amministrativi, ma recupererebbe forse coerenza personale”.
E ironicamente il documento chiude: “Lo faccia anche per… “amore” del Paese. Perché prima o poi l’amore… vince sempre sull’odio”.
Ovviamente immediato il riferimento al titolo del libro di Berlusconi.. ma questa è un’altra storia, mentre sarebbe bene aprire un serio dibattito su “giustizialismo e garantismo” in una Brolo che dovrebbe far i conti con il passato, riabilitando anche chi ingiustamente ha subito gogne mediatiche senza processi d’appello, in attuali presenti o non troppi lontani passati.
“Giustizialismo e garantismo” per rileggere la storia e la politica locale.
Utilizzando questi termini non a tempo o per moda, senza stagioni o svendite di fine anno, non per simpatia o antipatia, nè per ragion di stato o comodo vivere.. ma per scelte, anche se antipatiche, di vita… sempre!
Per coerenza di pensiero e non per bieche opportunità.
Sempre!
E comunque, tornando al comunicato di oggi, certamente questo è foriero di risposte e repliche e non cheta le polemiche, anzi apre nuovi fronti, mentre da indiscrezioni, comunque ben accreditate, i vari gruppi d’opposizione, sempre più pronti a far fronte comune, anche se non è ben chiara una strategia politica se non quella, al momento, di chiedere le dimissioni del sindaco e mettere alle corde l’attuale amministrazione, a Brolo sono pronti ad incontrarsi sabato prossimo, alla “multimediale”.
Un incontro con la stampa, ma non solo…
E sui punti in discussione prende corpo la – giustificata – curiosità di scoprire su cosa verterà l’incontro.
Di fatto questo doveva – dicono i bene informati – già svolgersi la settimana scorsa, ma poi, forse per la presentazione delle note del sindaco, in consiglio comunale, sullo stato del programma – praticamente il rendiconto di quanto fatto nell’anno passato – è stato aggiornato, prima ancora della sua definizione pubblica…
Giusto il tempo per rileggere le carte o per altro?
Tante carne sul fuoco.
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