PIACEVOLI VISIONI – L’arte di Barbara Cammarata in una delle “vetrine” di Ficarra
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PIACEVOLI VISIONI – L’arte di Barbara Cammarata in una delle “vetrine” di Ficarra

Passeggiando per Ficarra, a ridosso del museo\frantoio dell’olio d’oliva, una finestra d’arte, dove “brillano” le opere di Barbara Cammarata

Da un’idea di Mauro Cappotto, la creazione delle vetrine espositive che punteggiano diversi angoli del paese
Anche così c’è l’opportunità di scoprire, ammirare, lasciarsi cattura da spunti d’arte. come quelli della Cammarata.
Lei vive e lavora a Catania e attraverso il mezzo principale della pittura, ricerca forme e texture che vanno oltre la semplice amalgama di smalti, frutto di una pratica pittorica che si potrebbe meglio definire come una “immersione cromatica” metafisica e alchemica.
Plumelia è un progetto, sviluppato con una residenza d’artista nel luogo di origine della famiglia Piccolo, il borgo medievale di Ficarra.
La duchessa Teresa Mastro Giovanni Tasca Filangeri di Cutò e i suoi tre figli Casimiro, Agata Giovanna e Lucio Piccolo, non sono solo illustri membri di una famigerata famiglia, ma ognuno di loro possiede grandi elementi di suggestione che riecheggia tra le vie di un centro storico appena scalfito da una sottile pelle di intonaco moderno.
Lei era stata protagonista di una residenza artistica, svolta presso la Stanza della Seta (dall’ultima poesia del poeta Lucio Piccolo). Un’esperienza che le  ha consentito di percepire ed esperire la forte identità della comunità che vive e lavora nel paese, nutrendosi dei racconti della gente quanto di un luogo che vive tra i freddi venti di montagna e le temperate brezze marine.
Il flusso ectoplasmatico e alchemico della famiglia Piccolo, dal forte potere persuasivo influisce di voce in voce in modo soggettivo sull’identità di un contesto e di un passaggio che trova in Barbara Cammarata una straordinaria interprete della magia siciliana e delle complesse articolazioni di cui è costituita.
Sull’artista:

La ricerca dell’artista si basa sull’indagine preliminare di un dato contesto, una esperienza che le consente di analizzare le componenti e le dinamiche presenti e quindi di interpretarle con una narrazione personale. Un metodo transdisciplinare che ha nella pittura il medium principale. Ella traduce e restituisce un personale e immaginifico racconto del quotidiano visto con una prospettiva in cui uomo e natura costituiscono sistemi che non possono essere spiegati semplicemente come sommatoria dei singoli componenti, ma come organismi superiori frutto di una metamorfosi, immaginaria nei fatti, ma reale nelle potenziali conseguenze. Come detto è prevalentemente una pittrice che tuttavia si esprime anche con opere tessili e installazioni tecnologicamente avanzate (collaborazione studio architettura Analogique).

La pittura pur apparendo ricca di variazioni cromatiche, è frutto di stesure più o meno materiche di grigio e quindi dei tre colori primari che per sovrapposizione e accostamento rendono la superficie dipinta vivace e spazialmente organizzata. La complessa iconografia figurativa nello svolgersi del processo diviene sempre più ricca di tonalità e segni che paradossalmente rendono astratta la visione che si ricompone in figurazione grazie ad una lenta e attenta osservazione.

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11 Novembre 2024

Autore:

redazione


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