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Picciolo – la Regione anticipi le somme per Giampilieri

Dare immediata risposta agli alluvionati di Giampilieri e San Fratello con un finanziamento di 42,5 milioni di euro, che la Regione è nella possibilità economica di anticipare allo Stato: questo il contenuto dell’interrogazione parlamentare presentata ieri mattina in Assemblea regionale dall’on. Giuseppe Picciolo (Pd) e indirizzata al presidente della Regione Raffaele Lombardo, commissario delegato per l’emergenza, e all’assessore regionale all’Economia Gaetano Armao.

“Non è più possibile – ha dichiarato Picciolo – in una situazione d’emergenza e con l’inverno alle porte, attendere ancora le decisioni romane, considerati i continui e ripetuti ritardi nell’assegnazione dei finanziamenti chiesti al Ministero dello Sviluppo Economico e il vergognoso diniego della Ragioneria statale in virtù del Patto di stabilità”.

Dopo la paralisi dovuta al parere contrario espresso dal Ragioniere generale di Stato in merito all’integrazione dei fondi, complessivamente 160 milioni di euro, richiesti dalla Protezione civile regionale, l’anticipazione di circa 40 mln di euro da parte del Governo siciliano consentirebbe il rapido ed efficace svolgimento delle azioni necessarie al ripristino delle normali condizioni di vita dei cittadini e di sicurezza dei luoghi colpiti dalle calamità; ma anche assicurare i primi rimborsi per il patrimonio edilizio danneggiato o distrutto, nonché il denaro utile a soddisfare i rimborsi connessi all’attività di assistenza alla popolazione.

“Ho verificato personalmente – ha proseguito il componente della commissione Lavoro – e grazie ad un’accurata analisi eseguita dal Ragioniere generale della Regione, su input del DG della Protezione Civile, la concreta disponibilità delle somme residue nei vari capitoli di bilancio, che potrebbero raggiungere l’ammontare delle attività più urgenti e indifferibili (circa 40 milioni); e quindi rendere di pronto utilizzo i fondi al Commissario delegato, in attesa del graduale rimborso da parte dello Stato”.

Detto fabbisogno minimo, per altro calcolato dall’Ufficio palermitano delegato per l’Emergenza, così come si evince dalla nota trasmessa il 3 novembre (prot. n. 4038) al Ministero dello Sviluppo Economico, è idoneo a garantire l’immediata prosecuzione degli appalti per le opere già avviate, oltre le attività assistenziali.

Dopo la perdita di fiducia nelle Istituzioni da parte delle comunità alluvionate, questa iniziativa dell’esecutivo regionale rappresenterebbe un altro schiaffo solenne per la politica anti-meridionalista del Governo Berlusconi.

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