L’Aula consiliare “Falcone e Borsellino” di Palazzo Europa, sede del Municipio di Capo d’Orlando, ha ospitato per la seconda volta la cerimonia di consegna del Premio antimafia “Salvatore Carnevale”, giunto alle settima edizione.
Al termine dei lavori è intervenuto anche Giuseppe Antoci,
Gli insigniti per il 2019 sono Piero Fagone, già presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia e a lungo firma del “Giornale di Sicilia”, dell’Agi e della Rai, ed Alessio Ribaudo, giornalista del “Corriere della Sera” e presenza fissa della trasmissione televisiva “Mi manda Raitre”. Entrambi i premiati sono particolarmente legati a Capo d’Orlando: Piero Fagone è stato a lungo promotore e anima della Mostra di arti visive “Vita e paesaggio di Capo d’Orlando” unitamente al fratello Vittorio, vive parte dell’anno nella città paladina e ne è dallo scorso anno cittadino onorario; Alessio Ribaudo, originario di Santo Stefano di Camastra, ha iniziato la sua carriera giornalistica presso la nota emittente locale Antenna del Mediterraneo, per poi stabilirsi a Milano negli anni dell’università.
Il Premio, organizzato dalla Fondazione socialista antimafia “Carmelo Battaglia”, ricorda il sacrificio di Salvatore Carnevale, sindacalista socialista nato a Galati Mamertino il 23 settembre 1923 e ucciso dalla mafia a Sciara il 16 maggio 1955. Nelle scorse sei edizioni, il docente universitario Antonio Matasso, che presiede la Fondazione, ha premiato personalità come gli ex ministri Claudio Martellli, Salvo Andò e Rino Formica, lo storico portavoce del Psi e già vice ministro Ugo Intini, Paolo Piccione, Guglielmo Epifani, Placido Rizzotto (nipote omonimo del militante socialista ucciso dalla mafia), lo sceneggiatore Nicola Badalucco (candidato al Premio Oscar), la cantautrice Oriana Civile, l’ex sindaco di Palermo Manlio Orobello, l’indimenticato direttore del Tg2 Alberto La Volpe, gli storici Giuseppe Tamburrano, Stefano Caretti e Antonio Baglio, il giornalista Nino Amadore, lo scrittore Gaspare Agnello, l’antropologa Olga Nassis, i sindacalisti Franco Spanò e Benito Caputo, la docente universitaria Sara Gentile, Fulvio Manno, il leader sicilianista Giuseppe Scianò e gli ex primi cittadini di Capo d’Orlando Nino Messina e Carmelo Giuseppe Antillo.
Grazie all’attività della Fondazione socialista, in occasione della prima edizione del Premio nel 2013, il Comune di Galati Mamertino, rappresentato dall’allora sindaco Bruno Natale e dal presidente del Consiglio comunale del tempo, Gaetano Emanuele, ha deciso di dedicare a Salvatore Carnevale la propria aula consiliare.
Secondo Antonio Matasso, il quale, oltre che per l’impegno nel mondo accademico e forense, è noto per il suo ruolo di leader dei socialisti dei Nebrodi, il Premio intitolato a Salvatore Carnevale «costituisce un riconoscimento a delle personalità che, a vario titolo, hanno contribuito alla lotta alla mafia, collegando così la storia del movimento contadino e socialista dei Nebrodi con le odierne battaglie di libertà contro Cosa nostra e ogni tipo di criminalità organizzata».
Sempre Matasso afferma che «ciò che distingue particolarmente questo premio è il coinvolgimento di persone note a livello regionale e nazionale, oltre che di dirigenti politici e sindacali che hanno avuto un ruolo nella storia del socialismo italiano e delle organizzazioni dei lavoratori. Il movimento bracciantile nebroideo, che ha espresso martiri come Salvatore Carnevale e Carmelo Battaglia, merita a nostro giudizio di essere conosciuto anche dalle nuove generazioni, che hanno bisogno di simboli ed esempi per dotarsi di anticorpi contro la prospettiva di vivacchiare in un mondo avaloriale».
La Fondazione socialista antimafia “Carmelo Battaglia” ha in passato offerto riconoscimenti alla memoria anche al parlamentare socialista Giuseppe Sapienza, padre della nota scrittrice Goliarda, ed all’ex vice presidente della Regione Siciliana Aldino Sardo Infirri, storico sindaco di Castell’Umberto a cui è stata dedicata anche una “Scuola della democrazia”, le cui attività riprenderanno presto, sempre su iniziativa dei socialisti nebroidei.
Al termine dei lavori è intervenuto anche Giuseppe Antoci, ex presidente del Parco dei Nebrodi, che ha rivolto un accorato ringraziamento alla Fondazione, complimentandosi coi vincitori.
Sempre Matasso ha annunciato che anche la prossima edizione, l’ottava, si terrà presso la sede del civico consesso orlandino, il cui presidente Carmelo Galipò ha rivolto un saluto iniziale durante la cerimonia con Ribaudo e Fagone.
Quest’ultimo ha voluto ricordare tutti i giornalisti uccisi dalla mafia e la battaglia dei commercianti orlandini contro il racket delle estorsioni.
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