“Grazie a Fabrizio, per non essersi voltato dall’altra parte, per aver agito, per aver protetto”
prese di posizione dopo i fatti di Brolo
Sul caso di cronaca di ieri, sul Branco, interviene il Centro Antiviolenza Pink Project. Una riflessione attenta, accorata, un monito che, volentieri, condividiamo con i lettori
Apprendiamo con sgomento che, di nuovo, il nostro territorio si tinge di violenza e brutalità, questa volta ai danni di due giovani ragazze, in pieno giorno ed in un piccolo comune tirrenico.
Presso una villetta comunale di Brolo, ieri pomeriggio, due ragazze sono state aggredite verbalmente e fisicamente da un gruppo di giovani ragazzi. Solo grazie al tempestivo intervento di un cittadino si è probabilmente scongiurato il peggio.
Noi la vediamo, la viviamo e la tocchiamo con mano e cuore ogni giorno questa violenza, attraverso le storie delle donne che sosteniamo. Sopraffazione e sopraffazione, agita anche dai più giovani.
Ci ritroviamo purtroppo a denunciare di nuovo il fallimento. Si, falliamo ogni giorno, ogni volta. Tutti e tutte. Nel non riconoscere, nel non fermare, nel banalizzare atti violenti e reati.
E se è vero che molti e molte giovani di oggi portano avanti consapevolezze, saperi, valori importanti di lotta alla discriminazione e alle disparità, è altrettanto vero che esiste anche la realtà opposta, e che questa non è una casualità, né una condizione che non ci riguarda.
I giovani sono lo specchio, senza filtri, della società attuale, intrisa di violenza, sopraffazione, mancanza di rispetto e di valori morali, fondata su relazioni, costruite sull’esercizio del potere, da cui derivano i privilegi degli uni a discapito degli altri. Una cultura, una società che ognuno ed ognuna di noi costruisce e tesse, giorno dopo giorno, con le parole, i comportamenti, l’esempio. Quindi, siamo tutti responsabili.
E’ ora di fermarci, di chiederci dove vogliamo andare, cosa vogliamo essere, come persone e come collettività. Quale è il mondo che vogliamo e come lo vogliamo ricostruire, ma soprattutto cosa non vogliamo.
Due ragazzine, due giovanissime. Potrebbero essere sorelle, figlie, zie, amiche, vicine di casa di ognuno di noi , ma soprattutto sono persone.
Come Centro Antiviolenza, sentiamo il dovere di ribadire, sottolineare ancora, che qualcosa deve cambiare, la cultura deve cambiare. Noi tutti e tutte dobbiamo cambiare! La violenza non sempre appare in tutta la sua ferocia. Passa per il linguaggio, l’educazione stereotipata, i ruoli fissi, per il gender gap e la mancanza di riferimenti.
Qualcuno si augurerebbe di trovare un Fabrizio ad ogni angolo, pronto a difendere e proteggere. Ma questo non risolverebbe il problema. Dobbiamo agire creando apertura e disseminando una “nuova” cultura del rispetto, destrutturando il modello culturale attuale permeato di prevaricazione.
Con il senso di fallimento che accompagna le nostre parole, vogliamo chiedere scusa a queste due giovani, perché, ancora una volta, non abbiamo saputo evitare la violenza. Come Centro Antiviolenza, vogliamo anche, però farci sentire vicine e pronte ad accoglierle e ad ascoltarle, insieme alle loro famiglie se volessero.
E vogliamo dire grazie a Fabrizio, per non essersi voltato dall’altra parte, per aver agito, per aver protetto.
Alle Istituzioni, alle famiglie, ai giovani e alle giovani, a tutti e tutte, vorremmo invece arrivasse il senso di responsabilità. La violenza non è un fenomeno episodico, ma un problema reale, concreto, radicato è un modello che si perpetra. E una responsabilità sociale e condivisa.
Crediamo nelle giovani generazioni e nella loro forza e capacità di cambiamento, per questo investiamo tempo e risorse nella prevenzione e nell’educazione, con progetti a loro dedicati. Per questo ci mettiamo a disposizione anche di tutta la comunità educante, con la nostra equipe mutiprofessionale e la nostra esperienza, per intervenire anzitempo, prima che la violenza si radichi e si manifesti, perché la violenza non sia mai la scelta. Per lavorare su un modello culturale duro da smantellare.
A Brolo, tra il 2019 ed il 2021 abbiamo lavorato con uno sportello antiviolenza, grazie ad una collaborazione con il Comune, abbiamo realizzato presso alcuni Istituti scolastici, attività rivolte alla studentesca e finalizzati alla prevenzione della violenza, di bullismo e cyberbullismo, ma sappiamo ci vuole continuità ed una programmazione lungimirante con investimenti mirati ed una scelta chiara.
Ricordiamo che siamo contattabili allo 0941 054182, tutti i giorni.
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