Il video, “fatto in casa”, origina da un atroce femminicidio.
Ci hanno lavorato Graziella Starvaggi, cameramem dello studio amatoriale che supporta Pino Pullella,umbertino doc, non nuovo ad esperienze cinematografiche di successo.
Al suo attivo ha infatti ha tre “corti”: “Cosa Tinta” che ha vinto nel 2011 il “Taormina Film Festival”, “Con gli occhi di Mario” terzo classificato al “Torino film festival” e “L’uomo che visse e rivisse” Finalista all’Atlanta Film Festival” in Georgia.
Scrive Graziella Starvaggi: “Al Festival internazionale del cinema di Madrid, eravamo gli unici italiani in finale, il nostro cortometraggio “Artificio di coscienza”, ha vinto l’award al miglior montaggio!”.
Poi con in mano il premio aggiunge:”Ed eccolo qui il nostro premio! Quando Pino Pullella ci ha chiamati, circa due mesi fa, comunicandoci che eravamo in finale su 50.000 progetti presentati al Madrid International Film Festival, non ci sembrava vero.
Circa due settimane dopo, ci richiama dicendoci: “abbiamo due (alla fine erano tre) nominations”, beh increduli ci siano detti che forse era meglio partire.
Arriviamo a Madrid, in un evento di tale importanza, organizzato dalla Warner Bros, non credevamo di aver avuto, invece, ben tre nominations e meno che mai avremmo immaginato di vincere il premio come best editing e di essere gli unici italiani in gara. Un progetto la cui realizzazione è stata decisa parlando al telefono con Pino Pullella, un cortometraggio dal titolo “Artificio di coscienza” che tratta un tema di grande attualità come la violenza di genere.”
Gli altri artefici del cortometraggio: Claudio di Blasi: attore; Maria Giglia, attice; Emma Scaffidi: la piccola attrice; Gaetano Spagnolo; capo cameraman; Filippo Melita: musiche.
E tutti aggiungono:”Tutti abbiamo vinto il premio perché tutti abbiamo creduto in questo progetto.”