A quasi tre anni dalla scomparsa una canzone per lei: rifiutata da Sanremo perché “troppo impegnativa”. Il testo ed i “precedenti”.
Ecco il comunicato della sua Famiglia a seguito della vicenda.
Sono quasi passati tre anni da quando è scomparsa l’artista Pippa Bacca; era partita da Milano l’8 marzo 2008 per un viaggio-performance in autostop vestita da sposa, attraverso paesi colpiti da recenti conflitti. Ma a metà del viaggio, appena lasciata Istanbul il 31 marzo, ha preso il passaggio sbagliato ed è stata violentata e uccisa.
Dopo 10 giorni di ricerche la polizia turca ha trovato il responsabile, che è stato poi condannato all’ergastolo.
Nadia Impalà, cantante messinese, ha oggi inciso una canzone per Pippa Bacca, dal titolo “Correndo con le forbici in mano (Ode a Pippa Bacca)”, confrontandosi con la famiglia, che segue e promuove le iniziative dedicate all’artista scomparsa (ad esempio ha già raccontato il viaggio-performance in una mostra e seguito l’uscita di un libro sul viaggio stesso).
La vicenda di Pippa colpì molto Nadia e il suo team: la personalità complessa di Pippa, la sua vitalità creativa e il viaggio ricco di simbologie.
E dopo aver approfondito la vicenda ha chiesto ad Italo Zeus di scrivere un testo su quel tema, corredato poi da un video a cura di Roberto Raffaele.
La famiglia ha appoggiato il lavoro di Nadia: “La canzone ci ha fatto subito un buon effetto – e così anche il video – proprio perché più che raccontare qualcosa, che è difficile raccontare in poche righe, immagini o note, lancia invece degli spunti sulla storia di Pippa senza mai essere davvero cruda, né volgare, ma con una delicatezza tipica proprio del lavoro di Pippa.”.
Nadia ha inviato la canzone all’ente selezionatore del Festival di Sanremo 2011, ma è stata rifiutata perché: “il testo risulta impegnativo”.
Tutti molto stupiti da questo NO, che sembra essere una scusa: l’articolo 4, a cui si rifanno, infatti dice che verranno escluse subito le canzoni con contenuti osceni, offensivi e discriminatori, ma non si parla di “impegno”.
Inoltre in passate edizioni si sono sentite già canzoni che trattano di argomenti non facili, come l’omosessualità, l’eutanasia, lo stupro.
Alcuni esempi:
2008, “Il mio amico”, Anna Tatangelo (sull’omosessualità);
2010, “La verità”, Povia (sull’eutanasia);
1988, “L’amore Rubato”, Luca Barbarossa (sullo strupro).
Festival chiuso, dunque, con criteri poco trasparenti che possiamo solo immaginare.
Per protesta Nadia andrà davanti all’ingresso dall’Ariston all’apertura del Festival martedì prossimo vestita da sposa, invitando tutti a partecipare vestiti di bianco.
per vedere il video:
Per informazioni:
Nadia Impalà – nadiaimpala@hotmail.it
Italo Zeus – zeusitalo@hotmail.com
La famiglia di Pippa Bacca – rosaliapasqualino@gmail.com
CORRENDO CON LE FORBICI IN MANO
(Ode a Pippa Bacca)
Con le forbici in mano
Non mi ferma nessuno
Cambio tutte le cose del mondo
Faccio a pezzi le foto le ritaglio le incollo
Sono gli uomini che incontro per strada
Io vestita da sposa sono sola e decisa
Da quel ramo del lago di Como
Ai confini dell’ultimo stato
Gerusalemme
Che uccidi i tuoi profeti
Perché dovrei crederti
Perché dovrei arrendermi
Se Dio dice se Dio tace
Se David o Maometto o soltanto una croce
Purchè sia pace
È la stessa luna che mi illumina il volto
Qui in questo bosco
Tra le gambe perdo sangue
Come da ragazzina
Mi sorprendo alle stelle
All’amore, alla voglie
Mentre spengo la luce
Per sempre
Con le forbici in mano
Non mi ferma nessuno
Cambio forma alle foglie al vento
Parto in viaggio nel tempo con il velo e la moto
Dentro il bianco sprofondo per strada
Io vestita da sposa
Senza sposo preciso un qualunque sorriso
Ai confini dell’ultimo stato
Testo: Italo Zeus
Musiche: Italo Zeus / Sergio Lipari
Arrangiamenti: Gemiti
Videoclip by Viewfinder Production: Italo Zeus / Roberto Raffaele
Ecco la mail del “rifiuto”
Gentile Sig. Zeus,
siamo spiacenti di informarla che all’esito dei lavori ad oggi, del comitato di controllo, ex articolo 4 del regolamento del 61° Festival della Canzone Italiana, la sua domanda è risultata non valida perchè IL TESTO RISULTA IMPEGNATIVO. Nel richiamare, comunque la Vostra attenzione sulle previsioni di cui all’articolo 29 del suddetto regolamento. inviamo cordiali saluti. ORGANIZZAZIONE “61° FESTIVAL DELLA CANZONE ITALIANA”
ART. 4
Tutte le canzoni non dovranno contenere elementi: osceni, pornografici o pedopornografici, ingiuriosi, diffamatori o comunque offensivi dell’onore, decoro, reputazione, dignità ed immagine di qualsiasi soggetto o in contrasto con gli interessi
materiali e/o morali dello stesso;
• discriminatori in ragione di età, sesso, orientamento sessuale, condizioni personali e sociali, razza, lingua, nazionalità, opinioni politiche e sindacali, credenze religiose e di quant’altro;
• che incitino alla violenza o all’odio, comunque motivati;
• che possano in qualsivoglia modo ledere, turbare o minacciare la personalità psico fisica e/o morale dei minori; in particolare i contenuti dovranno rispettare le disposizioni di cui al Codice di autoregolamentazione tv e minori;
• di pubblicità, sia essa diretta, indiretta e/o subliminale o in genere di natura promozionale o comunque a scopo commerciale;
• che si pongano comunque in violazione o elusione della legge o lesivi di diritti, anche di terzi.
Tutte le canzoni “nuove” in gara dovranno avere una durata che rientri nei 3 (tre) minuti e
40 (quaranta) secondi 13
La durata delle esecuzioni delle canzoni “storiche” sarà indicata agli artisti dalla Direzione Artistica e dall’Organizzazione
Argomenti “impegnativi” nelle passate edizioni
Omosessualità:
– Anna Tatangelo, 2008 con “Il mio amico”.
– Federico Salvatore, 1996 con “Sulla porta”, (canzone che tra l’altro subì, a Sanremo, una modifica: il verso “sono un diverso mamma / un omosessuale” fu cambiato in “sono un diverso mamma / e questo ti fa male”).
– Povia, 2009 con “Luca era gay”, la storia di un ragazzo reso omosessuale da un pedofilo e che raggiunge la felicità da eterosessuale. Il protagonista è omosessuale e infelice. Una lei lo fa innamorare e diventa “uomo”. C´è un po´ di autobiografia. Il cantante: “Sbaglia chi crede che gay si nasce”.
Eutanasia:
– Povia, 2010 con “La verità”, una ballata molto intesa, scritta in forma di lettera, sul caso di Eluana Englaro. Il testo rispecchia quello che scriverebbe una giovane ragazza morta ai propri genitori.
Mafia:
– Fabrizio Moro, 2007, con “Pensa”, contro la mafia; ha vinto la sezione giovani e assegnato il premio della critica “Mia Martini”.
Stupro:
– Luca Barbarossa, 1988 con “L’ amore rubato”, brano che parla di uno stupro, mettendo in bocca ai violentatori versi come: “Adesso muoviti fammi godere, se non ti piace puoi anche gridare, tanto nessuno potra’ sentire, tanto nessuno ti potra’ salvare”. Canzone arrivata terza.
Prostituzione:
– Albano, 2011, con “Amanda è libera”, canzone dedicata a una 28enne prostituta nigeriana (Doris Iuta) ammazzata nel marzo del 2008 su una strada provinciale vicino a Livorno.