Salvatore Mastrolembo parla della situazione politica che si è creata a Piraino.
E’ ovvio dice che sono considerazioni personali ma condivise da tutto il gruppo che mi sostiene. Un’analisi che fa riflette.
dal blog “rimanere a piraino”.
E’ recente la notizia secondo cui il famoso accordo Condipodero-Terranova-Ruggeri ha avuto luogo.
In questi giorni frenetici di fine campagna acquisti, siamo stati avvicinati più e più volte da emissari del gruppo perchè salissimo anche noi su questo carro.
Il risvolto politico evidente a tutti è che il nostro gruppo potrebbe permettere all’alleanza di prendere vantaggio sulla coalizione della dott.ssa Maniaci, dal momento che, oltre al fatto puramente matematico, distoglierebbe un elettorato considerato “libero”.
Di seguito pubblichiamo quindi una serie di motivazioni per le quali non intendiamo allearci con l’alleanza Condipodero, perchè un domani non possano originarsi malintesi o mistificazioni.
Motivi di ordine politico/programmatico: sin dall’inizio della campagna abbiamo sottolineato come motivo di aggregazione, se si intende perseguire davvero il bene di Piraino, siano preferibilmente le cose che si intendono fare.
Non siamo così ingenui dal non capire che senza voti non si vince, che i “pacchetti” di voti dei soliti noti o le velleità di questi o quell’altro a fare il primo cittadino, non abbiano un loro peso.
Ma la coalizione della dott.ssa Maniaci e quella dell’avv.Condipodero non ci convincono allo stesso modo perchè, nel gioco a chi prende consiglieri più pesanti (secondo il principio che la politica la fa solo chi ha grosse famiglie o i consensi confezionati alle spalle alla faccia delle eccellenze e delle competenze) hanno tralasciato del tutto o quasi il collante del programma.
Nella coalizione della Maniaci, che ha accolto tutto e tutti, troviamo idealità che spaziano dal progressismo a visioni ultra conservatrici, da gente che ci abituato alla fermezza politica a chi da anni si dedica alle più grandi acrobazie politiche per inspiegabili tornaconti.
Alla nostra richiesta di sapere cosa si intende fare a Piraino, quali siano i programmi, da quella parte abbiamo scoperto che all’80-100% abbiamo gli stessi programmi. Peccato che noi li abbiamo scritti e fatti assaggiare al pubblico mentre altri ce li hanno ancora in testa (è anche per questo che ci siamo fermati ad otto pillole).
Allo stesso modo non ci piace la coalizione Condipodero nonostante ci offra “la qualunque” purché diamo con la nostra presenza quel marchio di legalità, competenza e controllo che la nostra storia, le nostre battaglie e proposte ci riconoscono.
Ma la coalizione Condipodero non intende superare le contraddizioni che hanno limitato le amministrazioni precedenti, e mantiene insieme il populismo inconcludente ed autoreferenziale del Partito Libero con la politica dell’impegno e della serietà dei democratici, l’unirsi contro una persona di alcuni e l’unirsi per un’idea di altri, il tutto nel nome di un solo principio ispiratore : “Io voto Condipodero perchè altrimenti non si ha la certezza di prendere nemmeno l’opposizione”.
Caro avvocato e cara dottoressa, noi la pensiamo in maniera differente e spostiamo il giusto compromesso tra programmi e peso elettorale un po’ più verso i primi. Armate Brancaleone sono state e sono utilissime solo a vincere le elezioni; solo un filo di coraggio politico in più permetterebbe al paese di muoversi in una qualche direzione.
Motivi di ordine numerico: la legge elettorale con cui andremo a votare distribuisce al candidato sindaco vincente un premio di maggioranza nell’ordine di dieci consiglieri su quindici, se non vi sono altre liste di consiglieri che superano il 50% dei voti validi, e di sei su quindici se questo dovesse accadere. Il carisma e la credibilità del candidato sindaco sono , piaccia o meno, importantissimi ai fini della vittoria finale e l’indicazione del legislatore di dover esplicitare con un segno obbligatorio il voto al sindaco va proprio nella direzione di far riflettere su questo aspetto l’elettore.
Riteniamo che in una “sfida a due” Maniaci-Condipodero il secondo avrebbe ben poche per non dire nulle possibilità di vittoria. Condipodero, al di là di ogni valutazione umana, risulta poco credibile dal momento che ha troppe volte cambiato profilo politico negli ultimi anni/mesi (di lotta ed antisistema dieci anni fa con crociate contro lecchini e galoppini, in maggioranza con i suoi più grandi antagonisti e accusati cinque dopo, incendiario solo qualche mese fa, pompiere da qualche giorno) e dal momento che per la sua “singolarità stilistica” si è fatto conoscere a Piraino e nel circondario più per il modo comico con cui espone la sua proposta che per la proposta stessa. La lista che sta costruendo è, per sua stessa formazione, tarata per una sconfitta elettorale che permette ai consiglieri di più lungo corso di raggiungere il ruolo di opposizione e nulla più.
Tutto ciò perchè la ratio politica è assente o si riduce ad una convinzione del fatto che per fare il sindaco sia sufficiente essere una brava persona. Unirsi a questa scelta non avrebbe probabilmente altro senso che quello di esprimere un consigliere che in maniera dissonante verrebbe zittito per cinque anni in consiglio comunale. Ma non potremmo mai appoggiare una soluzione che non voteremmo nemmeno da elettori.
E’ per questo che, in questi giorni, abbiamo continuato a costruire una lista con lo spirito di avvantaggiarci delle possibilità che il voto disgiunto offre a chi, come noi, ha da tempo una proposta che viene giudicata non più che un “pacchetto di voti” da chi continua a pensare che la politica si limiti alla gestione di un ordinario fatto di burocrazia e numeri.
Noi ci vediamo qualcosa in più. Al momento non è nostra intenzione accodarci alla logica di chi ripropone camuffandoli di nuovo i vecchi clichè fallimentari (tutto cambia affinché tutto rimanga tale) o di chi pur di mantenere posizioni politiche espone Piraino a ridicoli tatticismi.
Intanto un primo risultato il progetto “rimanere a Piraino” lo ha ottenuto.
I nostri programmi e le idee hanno elevato il livello della pre-competizione elettorale, abbiamo costretto gli altri a parlare di programma con le evidenti difficoltà e smarrimenti di chi si trova di fronte a qualcosa che non conosce. Le nostre idee programmatiche sono piaciute ed hanno entusiasmato anche i candidati a sindaco dei comuni vicini, tanto da ricevere moltissimi apprezzamenti e richieste di poter inserire le nostre idee nei loro programmi.
Questo ci riempie di orgoglio perché abbiamo dato un’immagine positiva e matura della politica di Piraino. Del resto “Nemo propheta in patria” e questo lo sanno bene le tante eccellenze di Piraino, giovani e meno giovani che fuori paese spiccano nel campo della musica, della cultura, delle scienze e nella propria professione.
Una cosa pertanto è certa.
La competizione elettorale di Piraino si svolgerà con tre liste.
E’ per questo che continuiamo nel potenziamento di una lista che possa vedere il più possibile vicini uomini e donne liberi da logiche d’interessi personali o di bottega, perchè domani dovremo rimboccarci le maniche per ridare dignità e rimanere a Piraino.