Categories: Cronaca Regionale

PIRAINO & PERTINI – Ricordando il partigiano Cusmà.

 

Nella mattinata, con il coinvolgimento dei ragazzi delle scuole locali, si è registrata anche l’intitolazione di una piazza al partigiano pirainese Antonio Cusmà.

Un atto ufficiale sancito dal sindaco Giancarlo Campisi, mentre padre Carlo Musarra ha dato la benedizione alla targa commemorativa che d’ora in poi intitolerà la piazza che è situata di fronte alla scuola Civica di Musica, a Piraino centro a questo siciliano che combattè nelle langhe piemontesi con il raggruppamento “Italia Libera” che operava nel Cuneese agli ordini di Duccio Galimberti, Piero Cosa e Aldo Sacchetti.

Dopo, sempre in mattinata, c’è stato l’incontro-testimonianza all’interno dell’aula consiliare pirainese, dove i rappresentanti dell’Acib di Brolo e dell’associazione culturale “Peppino Impastato” sempre di Brolo, promotori ed organizzatori di questa manifestazione hanno dibattuto sulla figura di Sandro Pertini il Presidente partigiano.

Nel pomeriggio sempre di sabato 3 marzo, al cineteatro “Don Pino Puglisi” di Gliaca di Piraino, si è svolto un convegno “alla presenza di un pubblico più vasto e variegato ….presente l’amministrazione comunale al gran completo” sul tema dei valori della resistenza e sulla figura di Sandro Pertini, a 22 anni dalla sua morte.

Tra gli interventi oltre a quelli istituzionali guidati dal sindaco Campisi, da rammentare quelli di Lillo Oceano, segretario provinciale CGIL, del presidente dell’ACIB, Carmelo Ioppolo,  del presidente della Peppino Impastato, Sonny Foschino, del professore Tindaro Bellinvia, sociologo dell’Università messinese e del docente Salvatore Crisafulli. I lavori, al cinema, sono stati moderati da  Gianluca Rossellini.

“Le associazioni – si legge in una nota redatta dagli organizzatori –  pienamente soddisfatte per la riuscita della manifestazione, hanno ringraziato l’amministrazione comunale che ha collaborato attivamente sin dal primo momento e coloro i quali hanno supportato il team organizzativo”.

Paolo Cusmano, tra i promotori ha così commentato su facebook: “è stata una giornata straordinaria da tutti i punti di vista; è stato dato un forte segnale: insieme con le persone e le istituzioni pronte a patrocinare e a partecipare attivamente, si può ricordare e far conoscere alle nuove generazioni, persone che vale la pena di ricordare con i propri ideali e principi. Ricordare e testimoniare senza logiche di schieramenti politici e biechi interessi di parte per regalare alle nuove generazioni veri esempi di lealtà, di civiltà, di coraggio e di attaccamento ai valori più alti e nobili della democrazia e della libertà”.

Ignazio Natoli della sezione del Pd di Piraino ha scritto subito dopo le celebrazioni “Effettivamente tante cose si potrebbero fare basterebbe mettere in pratica la frase del nostro carissimo Presidente o se volete ne aggiungo qualche altra “perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all’azione” oppure ” Il mondo va a rotoli per colpa dei governanti malfattori che ci governano e la responsabilità è delle persone oneste che stanno a guardare e non intervengono” potrei continuare ma farei solo sermoni; credo che potremmo incominciare semplicemente a razzolare per come predichiamo, giusto o sbagliato che sia, forse sarebbe un esempio di lealtà e di azioni concrete per questi giovani”.

Assente alle manifestazioni l’Anpi, l’associazione dei partigiani italiani.

“Non siamo stati invitati e sconoscevamo l’evento – ha detto il responsabile per la provincia di Messina, Teodoro La Monica”.

Sandro Cusma, attuale presidente del consiglio pirainese, e figlio di Antonio – il combattente per la libertà oggi noto a tutti dopo anni di oblio –  ancora visibilmente soddisfatto per il riconoscimento conferito al padre ha voluto sottolinerae e ricordare “l’aiuto ricevuto del comandante Aldo Sacchetti, che dalla sua Carrara, dove ultranovantenne vive a tutt’oggi, ci ha fornito diverse testimonianze scritte e firmate di suo pugno, oltre che un libro scritto sempre da Sacchetti parecchi anni addietro nel quale cita tra i tanti nomi dei partigiani sotto il suo comando, anche il “capo squadra” Antonio Cusmà e le armi che ha avuto in dotazione e gli uomini della squadra”.

Afferma Sandro Cusmà “Sicuramente prezioso è stato il riconoscimento che il Presidente Sandro Pertini ha voluto inviare a mio padre sotto forma di “diploma d’onore al combattente per la libertà” – e conclude – “noi familiari volevamo semplicemente mantenere vivo il ricordo e trasmettere un messaggio positivo ai nostri giovani.

Penso che siamo riusciti nel nostro intento, organizzando una bella giornata che chi era presente ricorderà a lungo”.

 

 

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