A Piraino sono in tanti a chiederselo, anche perchè alcuni mezzi sostano “abbandonati” in slarghi del piazze del territorio per lungi periodi. Ma l’interrogativo diventa occasione per allargare il raggio d’azione su questa problematica anche su altri comuni nebroidei
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Un autoparco è un bene considerevole per ogni comune.
Rappresenta servizi e potenzialità di interventi.
Spesso raffigura anche numeri importanti e anche rilevanti costi di gestione, manutenzione ai quali si assommano le assicurazioni e i bolli “di possesso”.
Ma a volte, rovescio della medaglia, – per una serie di problematiche – l’autoparco altro non è che una realtà appena sufficiente a espletare i vari compiti dell’istituto tanto che i responsabili parlano di organizzazione obbligatoria per poter coordinare tutte le attività che necessitano di spostamenti.
Di questo problema solo pochi enti locali sono immuni.
A volte anche l’utilizzo di una semplice auto di servizio deve essere programmata per tempo perchè lo stato dei mezzi non è proprio ottimale.
Quindi nell’ordine le problematiche possono ravvisarsi nella carenza o esosità della manutenzione, anche quella ordinaria, nella vetustà dei mezzi, nei controlli, a volte anche far la revisione di un mezzo è un problema vista la carenza di liquidità degli enti locali, e quindi – in ultimo – anche dai costi derivanti dagli oneri assicurativi e fiscali.
Molti comuni hanno dismesso, venduto, posto in congedo l’auto blu, Dove c’è un meccanico si arriva a smontare e rimontare le auto e gli altri mezzi di continuo, riutilizzando un gran numero di pezzi, dove questa figura non esiste, spesso le auto rimangono parcheggiate nei garace delle autorimesse e dei meccanici, accumulando debiti.
Così, mentre è chiaro che la situazione non è per nulla rosea per tanti, a Piraino ci sono consiglieri comunali che hanno voluto affondare il dito nella piaga chiedendo di conoscere gli importi dettagliati “del danno arrecato al comune, in termini penali e di interessi, dal pesante ritardo del pagamento dell’imposta di proprietà sui veicoli dell’autoparco”.
Così si fa la conta dei mezzi giacenti nei garace, vedi delegazione comunale di Gliaca di Piraino; e si arriva a presumere che ci siano anche mezzi da rottamare, chiedendosi se alla fine questi risultino tra quelli per i quali è stata fatta la gara per le stipule assicuarative.
E per i consiglieri che hanno fatto la nota ispettiva l’interrogativo che viene posto è semplice: Stante che ancora la targa è in bell’evidenza su quei mezzi, a ragione si ritiene che non sono stati depennanti dalla motorizzazione, quindi qualcuno a stretto giro nei richiederà il pagamento dei corrispettivi per i bolli con le relative more.
Un’analisi impietosa quella fatta da chi, nella qualità di consigliere comunale, ha l’obbligo\dovere del controllo sulla gestione della “res pubblica” che divenuta documento ispettivo, che rammenta – alla fine – come esistano veicoli ” in stato di abbandono ed esposti alle intemperie” – asserendo che si determina così “Uno stato che crea i presupposti per l’insorgere di ruggine e decadenza strutturale”.
Un atto che ora vuole risposte, dati, fatti e sopratutto i nomi di chi, anche in maniera omissiva, potrebbe aver responsabilità ma che punta anche – aspetto prioritario – alla sicurezza di chi, un domani, dovrebbe guidare quei mezzi.
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