Raccontiamo una storia. Due consiglieri comunali, Salvatore Cipriano Pina Saggio e come di solito tanti cittadini hanno fatto, trovano dei randagi, questa volta sette, nell’area del campo sportivo, segnalano la presenza, poi consegnano il “pacco” all’Urp, e si scatena un macello istituzionale, con scambi verbali, poco sereni, tra l’avvocato Cipriano e la dottoressa Maniaci, il sindaco. Al di là della vicende che riguarda i cuccioli, ora affidati ad un canile etneo, è il sintomo di “nervosismo ” politico e amministrativo.
Partiamo dalla fine: “Io sono il sindaco” ….”e io il consigliere comunale”, per poi continuare ancora con il diapason che vibrava con più intensità.
Un diverbio, ad alta voce, sotto lo sguardo di impiegati e curiosi.
Cipriano era stato reo di aver consegnato i “cuccioli” trovati all’IUrp, con apposita nota al protocollo, che dopo qualche ora sono stati affidati e consegnati ai responsabili di un canile catanese, portandosi appresso l’ordinanza emessa dai vigili.
A Pirano è quasi una prassi – evidenzia il capogruppo dell’opposizione “semplicemente Piraino” che i randagini trovati venissero consegnati all’Urp.
“In due anni sarà successo 5 o 6 volte – afferma Salvatore Cipriano – non e non si era scandalizzato nessuno, chissà mai perchè questa volta si è sfiorato l’attentato alla salute pubblica”.
E sorride aggiungendo “In un’ora chissà cosa hanno potuto fare a fare quei cuccioli di poco più di 1 mese di vita”.
In altri tempi, il passaparola o tramite facebook, sarebbero stati affidati, andati in adozione, visitati e microcippati, con costi minimi o nulli per la comunità e per il comune.. e poi dicono la crisi”.
Aggiunge poi sconsolato: “E li abbiamo tolti dalla strada..che stavano per essere investiti..con tanto di segnalazione. Inseguivano le macchine che passavano, diventando un pericolo per se stessi e per chi transitava, noi come sempre li abbiamo portati ai vigili, questi erano fuori per servizio e allora li abbiamo consegnati, come prassi, all’Urp.
Visto che hanno tagliato i soldi per questo servizio, da marzo paghiamo di tasca nostra.. stavolta li abbiamo affidati all’istituzione.
Morale della favola: Ora i costi del canile lieviteranno, almeno di 10 volte tanto, 5 euro al giorno a cane. Eppure c’era chi aveva organizzato un servizio finalizzato alle adozioni che ha permesso di adottare 40 cani in due anni e nel contempo costituire una anagrafe canina reale”.
Poi Cipriano affonda il colpo: in precedenza le consegne erano state fatte da cittadini “normali” e nessuno aveva mai detto nulla.. stavolta li abbiamo portati noi, due amministratori, e si è scatenato l’inferno, Forse in ragione del fatto che nell’ultimo consiglio comunale, quello di un mese fa, fu approvata una mozione proprio per arginare questo problema a cui l’Amministrazione non ha dato seguito?”.
Ecco la domanda alla quale Cipriano ora attende risposta.
Nel tempo a Piraino – epoca Campisi – si era registrata un’importante iniziativa nella lotta e prevenzione del randagismo che, così come nella maggior parte dei comuni dell’isola, rappresenta un serio problema oltre che igienico-sanitario, anche di ordine e sicurezza pubblica.
Dopo aver tentato, senza risultato, in numerose occasioni di reperire strutture pubbliche disposte a ricoverare i cani e non essendo presenti nella zona canili pubblici, l’amministrazione del centro tirrenico, seguendo le recenti disposizioni dell’Asl, per limitare il fenomeno dei cani senza padrone che si aggirano sulle strade e nelle campagne del comune, aveva deciso di conferire incarico ad un veterinario esterno per la cattura, il ricovero e la sterilizzazione dei randagi.
Allora il compito della prevenzione del randagismo, a seguito di selezione pubblica effettuata dal comandante della Polizia Municipale, Nino Scaffidi, era già stato affidato al dottor Carmelo Luzio dell’ordine dei veterinari della provincia di Messina, il quale, dopo la cattura, dovrà censire, identificare e registrare i cani mediante l’applicazione di un microchip.
Dopo il ricovero in ambulatorio i randagi, controllati e sterilizzati e, se in buone condizioni di salute, erano riammessi sul territorio, così come previsto dalla normativa in materia.
Ora per un pugno di cuccioli si arriva allo scontro istituzionale.
Ed intanto si cerca il padrone del cane abbandonato o perso nella zona del “vurparu”. E’stata visita dal veterinaria Domenica Cardaci che si é recata sul posto. Il cane è microcippato ( ma non registrato!!!?), senza collare, è molto socievole, buonissimo di carattere. Qualcuno lo riconosce?
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