A Piraino, presso il Villaggio Turistico Calanovellamare, domenica 8 agosto 2021 si è tenuta la conferenza commemorata nel 62° anniversario della morte di don Luigi Sturzo (1871-1959)
Istituita dall’Associazione culturale L’Elefantino di Catania, martedì 8 agosto 2021, si è tenuta la X edizione del premio “Fratelli Sturzo” (difensori di onestà) con una conferenza commemorativa nel 62° anniversario della morte di don Luigi Sturzo (1871-1959). La conferenza, tipo salotto socio-letteraria, voluta dal già docente professore di religione catanese Angelo Consolo, con la gentile collaborazione dello storico lombardo Piero Airaghi, ha focalizzato l’opera e il pensiero del grande statista siciliano e del fratello vescovo. La premiazione è avvenuta dopo la s. Messa, delle ore 10:30, nella splendida sala congressi del Villaggio Turistico “Calanovellamare” in Piraino (ME) e in presenza di un ridotto numeroso di fedeli che muniti di mascherina e distanziati tra loro hanno partecipato con lodevoli interventi. Il meritato riconoscimento è stato conferito a don Salvatore Danzì, celebrante della s.Messa, per i suoi 65 anni di attività sacerdotale nel territorio nebroideo del circondario di Piraino e nel Comune di Gioiosa Marea (ME), accanito difensore di don Luigi Sturzo che ha lasciato questa testimonianza: <<oggi, in questo luogo, c’incontriamo per essere illuminati e incoraggiati da un grande uomo, don Sturzo, siciliano di Caltagirone. La sua attività politica era fondata su una questione centrale: “dare voce in politica ai cattolici”. Egli, in economia, non era un liberale classico, ma rimase fortemente critico verso lo Statalismo, difendendo posizioni sinceramente liberali riguardo alla proprietà privata. Mentre da un lato denunciava il Governo dilapidatore di risorse [che sperpera i beni], dall’altro era fermamente convinto con le sue proposte d’incoraggiamento a favore di interventi dello Stato in economia. Fu fautore dello Stato minimo e censurava, già all’epoca, l’eccessivo partitismo. Inoltre si dichiarava ostile a una concezione Statale panteistica>>.
L’altro premio è stato elargito alla dottoressa Enza Mola, presidente dell’Associazione “Pro Loco” di Sinagra, la quale ha documentato i suoi mille salotti letterari ed eventi culturali alla scoperta del territorio nebroideo e in particolar modo ha illustrato la mappatura di siti d’acqua sorgiva nel suo sorridente paese di provenienza, soprannominato “la perla dei Nebrodi”. A consegnare incorniciati i riconoscimenti e il libro “servire non servirsi” dello scrittore Giovanni Palladino, figlio di Giuseppe l’esecutore testamentario di don Sturzo, è stato chi ha istituito il premio, Angelo Consolo, che dal 1990 studia il messaggio pedagogico di mons. Mario (1861-1941), fratello maggiore di don Sturzo, nominato vescovo di Piazza Armerina (Enna) dal Papa Leone XIII. <<Mons. Sturzo intraprese un’ampia attività formativa rivolta a sacerdoti, seminaristi e laici, diffondendo il suo messaggio pedagogico alla famiglia cristiana, che è sempre attuale – ha asserito Consolo – . Con gli stessi principi s’ispirò don Sturzo in morale e politica – ha continuato Consolo –. La sua importanza nel pensiero politico è enorme, perché da lui ha inizio la critica allo Statalismo. Mi spiego meglio: nel 1954, per favorire un sano sviluppo socio-economico, Sturzo, già senatore a vita, a livello preventivo decise di schierarsi apertamente contro lo Statalismo, comparato al Leviatano, che è un mostro marino presentato nella Bibbia. Il Leviatano, dal punto di vista allegorico, rappresenta spesso il caos primordiale, la potenza priva di controllo. E quando il senatore Sturzo giunse al momento in cui la sua esistenza umana stava per concludersi, fu spossato per il compito di rendere concetti politici e sociali in forma comprensibile a tutti>>.