A scrivere è un’azienda pirotecnica di Brolo, che adesso ha veramente paura del futuro.
la lettera
Le scrivo io Rodolfo piccolo piccolissimo imprenditore, insieme al mio socio Filippo Scorza che da quando siamo nati abbiamo dedicato la nostra vita dietro questa meravigliosa arte, ma sono sicuro gli amici, i colleghi, chi lavora in questo settore che si uniscono al mio pensiero.
In Sicilia che estate é senza le serate di festa e senza i bummi. Noi ci siamo ad allietare processioni e fine spettacoli di grandi eventi. Noi ci siamo per tradizione, perchè siamo l’essenza della festa, perchè ci siamo sempre stati… una sorta di tradizione di famiglia.
Presidente Conte, Presidente Musumeci la nostra Nazione sta attraversando uno dei periodi più difficili della sua storia, impegnata a fronteggiare un’emergenza priva di precedenti, è un periodo di preoccupazione diffusa e anche noi rappresentanti del settore pirotecnico ci siamo uniti alla battaglia contro questo male invisibile che, ci auguriamo, presto, possa essere sconfitto con un ritorno pieno alla normalità; apprezziamo ed attuiamo con grande senso di responsabilità tutte le misure di contenimento previste dai provvedimenti governativi che si sono succeduti, siamo consapevoli che oggi, più che mai, l’interesse della collettività e per la salute debba essere anteposto a quello del singolo e dell’interesse economico.
L’emergenza sanitaria gode, dunque, di priorità assoluta, tuttavia, come Lei stesso ha responsabilmente ribadito in occasione dei suoi interventi, bisogna contestualmente attuare delle misure volte a garantire la tenuta economica del nostro Paese, consentendo a tutti il superamento delle oggettive difficoltà contingenti;
Le imprese pirotecniche italiane (fabbriche, depositi ingrosso, negozi di minuta vendita e allestitori di spettacoli pirotecnici), sono migliaia e distribuite su tutto il territorio nazionale, rappresentando un settore economico tutt’altro che marginale, un settore a forte connotazione stagionale, con particolare concentrazione nel periodo intercorrente tra maggio e settembre, mesi durante i quali si registra il picco del fatturato, raggiungendo, per alcuni, la soglia del 90% di esso; tuttavia, come facilmente desumibile, la preparazione del settore al picco stagionale, implica inevitabili ed importanti investimenti economici già con largo anticipo rispetto al periodo d’interesse, attingendo in gran parte a finanziamenti bancari, per sostenere, tra l’altro, anche gli altissimi costi di gestione di un settore estremamente delicato e che abbisogna di innumerevoli interventi volti a garantire la massima sicurezza di operatori ed utenti; investimenti che, con le correnti misure di contenimento, non potranno essere in alcun modo recuperati, data la sostanziale impossibilità ad operare nel maggiore periodo di effettiva attività, con ripercussioni pesantissime sul sistema, tali da compromettere la sopravvivenza delle stesse aziende ed il sostentamento economico di migliaia di famiglie che vivono grazie ad esso.
Le nostre attività produttive e commerciali potrebbero anche essere riaperte a breve, ma fin quando resterà la necessità del distanziamento sociale, sarà impossibile realizzare spettacoli pirotecnici che sono lo sbocco finale di tutte le nostre attività.
Sentire che attività simili alla nostra che prevedono assembramento di persone come concerti, discoteche, ecc.. (e prevedibilmente anche gli spettacoli pirotecnici) potrebbero riprendere solo dal prossimo anno, ci preoccupa non poco e ci getta in grande sconforto; come potremo superare un intero anno di fermo obbligato, facendo fronte oltre ai costi già sostenuti per essere pronti alla stagione estiva anche a tutti i costi gestionali che continueranno ad essere indispensabili anche per continuare a garantire la sicurezza dei nostri insediamenti? Come faranno imprenditori e lavoratori dipendenti a mantenere le famiglie per un intero anno senza possibilità di ricavi?
Alla luce di tanto, quanto sopra premesso, appare quantomai attendibile ritenere che, in assenza di interventi mirati e tempestivi, la pirotecnia possa arrivare al collasso determinando la scomparsa non solo di un settore economicamente rilevante, ma anche la perdita di una forma d’arte che da sempre, regala momenti di gioia, stupore e meraviglia, grazie alle straordinarie competenze di tecnici e maestranze ad altissimo profilo di specializzazione; un tale patrimonio non può, dunque, essere dimenticato ed è per questo che chiediamo con forza, un impegno del Governo ad adottare provvedimenti ad hoc di natura economica che possano aiutarci a fronteggiare la grave crisi in cui, nostro malgrado, siamo coinvolti e che ci permetta di superare il periodo di inattività che viene imposto per l’emergenza sanitaria e di cui non siamo responsabili.
Abbiamo bisogno:
• Di liquidità immediata, non a debito ma a fondo perduto;
• Della sospensione del pagamento di tutte le imposte o ritenute dovute e dei contributi, delle bollette per energia, telefoni e collegamenti internet almeno sino a 3 mesi dopo la possibilità di ritorno alla normalità per la realizzazione degli spettacoli pirotecnici, con possibilità di rateizzare gli importi dovuti in almeno 60 mesi;
• Dell’annullamento o sostanziale riduzione di IMU, TARI e TASI per il periodo di obbligata inattività;
• Della possibilità di accedere alla cassa integrazione straordinaria sino al permanere di limitazioni alla realizzazione di spettacoli pirotecnici;
• Un contributo mensile adeguato sino al permanere delle limitazioni per gli operanti nel settore iscritti alle casse artigiani e commercianti e anche agli iscritti alla gestione separata;
• Disposizioni che ci aiutino a riproporzionare costi, per noi obbligatori, come quelli dell’assicurazione RC, ai rischi effettivi conseguenti alla sospensione forzata dell’attività, molto diversi rispetto a quelli sottoscritti alla stipulazione del contratto;
• Incentivi per dotare di collegamento internet dedicati le fabbriche e i depositi di articoli pirotecnici, posti, per ragioni di sicurezza in zone isolate molto spesso senza una copertura valida;
• Che vengano previste misure agevolative per le nuove assunzioni Presidente, con l’auspicio che Lei possa assumere presto determinazioni concrete in merito, ci rendiamo disponibili ad eventuali tavoli di concertazione al fine di meglio precisare lo stato di bisogno del nostro settore.
“Nessuno sarà lasciato solo”, queste furono le sue apprezzate e rassicuranti parole a cui noi oggi ci appelliamo affinché, il nostro settore non venga dimenticato dalle Istituzioni.
Fiduciosi in una benevola considerazione della presente, voglia gradire i sensi della nostra più alta stima.
Precisiamo che lettera che i due pirotecnici stanno veicolando anche sui social è curata dall’associazione “assp” presieduta da Viviano Nobile come gli stessi ci pregano di sottolineare.