“Animalisti Siciliani e Ambiente”
Per l’associazione quell’ordinanza non solo limita la circolazione delle persone, ma compromette anche il legame tra il cane ed il suo proprietario.
L’associazione che ha sede proprio a Gioiosa Marea si è rivolta agli avvocati Maria Rita e Michele Mondello, per essere rappresentati al Tar di Catania.
il 15 settembre il dibattimento
Il sindaco di Gioiosa Marea, la dottoressa Giusy La Galia, aveva disposto il divieto di condurre cani o altri animali nelle ville, aiuole, parchi comunali, spiagge e negozi di generi alimentari e di contro, imponeva che negli altri luoghi o spazi pubblici, gli animali dovevano essere condotti al guinzaglio e muniti di museruola con l’idoneo occorrente per rimuovere le deiezioni.
L’associazione ha impugnato l’ordinanza nel suo dispositivo che impone il divieto di condurre cani o altri animali nelle ville, aiuole, parchi comunali, spiagge e negozi di generi alimentari, perchè, sostengono i responsabile di “Animalisti Siciliani e Ambiente” in tal modo si impedisce la libera circolazione alle persone. Un’ordinanza che se applicata comporterebbe, quale effetto immediato e diretto l’aumento degli abbandoni. Un deprecabile fenomeno che si registra specie nel periodo estivo con conseguente aumento del randagismo.
l pretesto per questo provvedimento è la tutela della sicurezza e della salute pubblica, a seguito di una presunta abbondanza di notizie di violenza a persone e danni a cose causati da cani non condotti al guinzaglio o lasciati del tutto liberi di vagare. L’altro pretesto è garantire il decoro pubblico, messo a repentaglio dalla mancata raccolta delle deiezioni degli animali da parte dei loro proprietari.
A protestare sulla decisione del sindaco, mentre sui social locali, si è aperto un ampio confronto anche la presidente di LNDC Animal Protection, Piera Rosati, ha scritto una lettera alla Sindaca invitandola a revocare tale ordinanza.
Il sindaco, Giusi La Galia, non ci sta a passare per una non animalista, ed evidenzia che quella che lei ha emesso è un’ordinanza che già in passato era apparsa all’albo pretorio del comune e tacci gli attacchi ricevuto di strumentalizzazione politica, dichiarandosi pronta al confroto con le associazioni animali anche per riscrivere una nuova ordinanza.