Brevemente un riepilogo sui fatti (I due comunicati sno presenti negli articoli precedenti).
Il Sindaco Enzo Sindoni, che nei giorni scorsi aveva portato a conoscenza dei cittadini di una ingiunzione di pagamento da parte dell’Enel parlando di strane tariffe.
Enel Energia affida la sua replica ad un comunicato stampa fatto pubblicare sulle colonne del Giornale di Sicilia e sua altri media, di fatto sminuendo quanto affermato dal sindaco, che non demorde e torna sull’argomento che sicuramente avrà altri seguiti.
Di seguito la dichiarazione del Sindaco di Capo d’Orlando.
”La reazione scomposta e sproporzionata con la quale il <
Vivo in Provincia di Messina, il luogo dove si montano cabine elettriche che al nord sono dismesse da anni, e dove si tenta tramite altri tentacoli dello stesso mostro, elettrodotti che annientano il diritto alla salute ma garantiscono lauti guadagni in tempi rapidi.
Capo d’Orlando è un paese amministrato con attenzione e paga l’energia elettrica il miglior prezzo che il mercato offre e quindi non ha nulla di cui lamentarsi ed ha accantonato in bilancio le somme relative ai consumi effettuati.
Ma non per questo pagherà un solo euro in più di quanto è dovuto e dimostreremo in Tribunale le nostre ragioni, con buona pace anche dei consueti oppositori disfattisti che pur di attaccare me, sarebbero felici di vedere il paese in dissesto. Si rassegnino, i debiti fuori bilancio non abitano a Capo d’Orlando.
Tornando invece ai signori dell’Enel ed al loro comunicato, dopo avere riconfermato ognuna delle cose dette da me e dal Vice-Sindaco Aldo Leggio alcuni giorni fa, chiedo di dichiarare pubblicamente che ai Comuni di tutta Italia garantisce le stesse tariffe, al sud come al nord, a Barcellona P.G. come a Lissone (MB), nelle Province di Parma e Trento come nei Nebrodi o nella Valle del Mela.
Perchè se emergesse che un Comune (non Capo d’Orlando) ha pagato il 700% più di un altro per lo stesso servizio, si tratterebbe di una truffa ai danni dei cittadini e le eventuali spiegazioni non dovrebbero essere date a me, ma ai cittadini che hanno pagato di più e, forse, alla Magistratura”.